Sochi, -9. Le grandi sorprese olimpiche (7). Ceccarelli, la... Kostelic-stopper!

Salt Lake City fu la località, nello stato dello Utah, in America, scelta per le Olimpiadi Invernali del 2002. In seguito agli attentati dell’11 settembre 2001, i Giochi furono messi sotto sorveglianza: vennero incaricate della sicurezza oltre 12.000 persone tra FBI, soldati, poliziotti e agenti dei servizi segreti.

Daniela Ceccarelli, simpatica velocista nata non in montagna, ma a 20' da Roma, cresciuta nella piccola cittadina di Rocca Priora, e poi trapiantata in Piemonte, in alta Val di Susa, in modo particolare a Cesana Torinese, frazione di Fenils, pendici del Monte Chaberton, per dedicarsi allo sci a tempo pieno dai 15 anni, è una specialista delle discipline veloci. Tesserata per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato, esordisce in Coppa del Mondo il 7 marzo 1996 con un ventunesimo posto nel supergigante di Kvitfjell, in Norvegia. Ed entra a far parte stabilmente della nazionale nel 1998.

Sei podi in Coppa Europa senza vittorie, tre titoli italiani (due in discesa), ottima tecnica, sempre molto bella da vedere, perfetta sui salti, brava a tirare le curve in velocità, Daniela si presenta ai Giochi di Salt Lake City 2002 senza aver mai vinto nel Circo Bianco, ma con un podio ottenuto nella disciplina che poi le darà la gloria, in superG, a St. Moritz, quasi due mesi prima della gara nelli Utah. Un outsider, insomma. L'andamento delle prove in superG di quella stagione, che trovate qua sotto, vi dà chiaramente il quadro della situazione alla vigilia, con Hilde Gerg favorita davanti a tante rivali, le più accreditate sono le austriache Dorfmeister, Meissnitzer, Goetschl, la francese Montillet e la nostra altoatesina Karen Putzer.  

--------------------------------------------------------------------------------

Alla vigilia della gara Daniela Ceccarelli è un po' turbata dalla neve, quella classica, americana, non troppo dura, magari un po' "aggressiva", che non piace alla ragazza romana. Sabato 17 febbraio, però, al cancelletto di partenza, l'italiana scende con il pettorale n.9, quando al comando c'è la compagna di squadra Karen Putzer, e disegna traiettorie perfette soprattutto nella parte più tecnica, quella centrale, su una pista, bella, difficile, con un salto in curva che si vede raramente in superG tra le donne, risultando poi velocissima per la sezione finale. Morale, si piazza davanti a Karen, osserva tutte le favorite finirle dietro e trema solo per la prova di Janica Kostelic, baciata dal talento e in stato di grazia a quei Giochi, già prima in slalom, gigante e supercombinata! La croata finisce però seconda per soli 5 centesimi e regala gloria eterna a Daniela. Che salirà nuovamente sul podio in Coppa, sarà competitiva ancora per qualche stagione, ma non vincerà più una gara...

-------------------------------------------------------------------------------- 

                                                                                        (7- CONTINUA)

SESTA PUNTATA (STOCK, LAKE PLACID 1980).

QUINTA PUNTATA (BURAAS, NAGANO 1998).

QUARTA PUNTATA (MANCUSO, TORINO 2006)

TERZA PUNTATA (OCHOA, SAPPORO 1972)

SECONDA PUNTATA (KIEHL, CALGARY 1988)

PRIMA PUNTATA (LEE-GARTNER, ALBERTVILLE 1992).