Abbiamo provato lo scarpone Fischer Vacuum 130 Pro sulle nevi di Pampeago, apprezzando sia la particolare termoformatura sia la precisione nella sciata. Ecco il nostro test.
Lunedì 23 Dicembre 2013
Durante i lavori di preparazione della nostra guida all’acquisto 2013-14 abbiamo avuto la possibilità di testare il complesso e completo procedimento di termoformatura degli scarponi Fischer, lanciato un anno fa ma venuto alla ribalta soprattutto in questa nuova stagione.
Solitamente non effettuiamo test scarponi, ma quando ci sono novità eclatanti, come lo scorso anno per Atomic, non ci tiriamo indietro e testiamo la novità. Lo scarpone è infatti l’elemento più personale di tutta l’attrezzatura da sci e quindi le indicazioni possono essere date come sensazioni di massima, senza ovviamente risultare esaustive per ognuno.
La termoformatura dello scarpone dura circa una ventina di minuti e si struttura in una triplice fase: l’applicazione di spessori sul piede nudo, in modo da creare lo spazio nella scarpetta nel mentre si riscalda lo scafo a 80°; successivamente viene calzato sia la scarpetta che lo scafo con molta attenzione: lo scarpone è molto morbido, ci si posiziona sulla macchina e si applicano i Cooling Pad, dei sacchi in cui verrà iniettata aria ad una pressione elevata, per modellare lo scarpone attorno al piede; infine, dopo l’adattamento con aria compressa, si raffredda lo scarpone e lo si serra. Entro 12 ore sarà sciabile.
Le prime impressioni sono di comodità elevatissima. Non usiamo questo vocabolo a sproposito, ma crediamo che questo sistema riesca realmente a modellare lo scarpone sul piede dello sciatore come mai si era realizzato in precedenza. Solo i bootfitter più bravi riuscivano in risultati simili. Il vantaggio non è solo grande comodità, ma la possibilità di realizzare questo scarpone in qualsiasi negozio dotato dell'apposita macchina.
Sulla neve lo scarpone è preciso come ci si aspetta da un modello top gamma, l’imbottitura della scarpetta non è troppo sottile e nemmeno eccessivamente piena, siamo infatti di fronte ad un buon compromesso tra scarpetta race e scarpetta normale. Nella sciata il diassamento del piede non viene percepito con disagio, e l’impostazione delle gambe ne risente positivamente.
Per i più curiosi abbiamo realizzato un video completo di tutto il procedimento di termoformatura, il video è spiegato direttamente da un esperto Fischer, Alessandro Ghirri che ringraziamo per la gentilezza e disponibilità, ed è il primo video in italiano che spiega passo passo (correttamente) l’intero procedimento. Buona visione!
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