Andrea Henkel a Neveitalia: "Ho lavorato per migliorare sciata e velocità di tiro"

In questa intervista le abbiamo chiesto come si è avvicinata all'ultimo inverno della sua carriera, quali sono i suoi obiettivi e i piani per il futuro da ex atleta.

Come è andata la sua preparazione estiva?
"All'inizio di maggio ho avuto alcuni problemi fisici a causa dei quali non ho potuto partecipare ai test che la squadra ha effettuato in giugno, dopodiché tutto è andato secondo i piani. Anche se in estate durante certi allenamenti con temperature torride non mi sono sentita benissimo. Io non sono fatta per il caldo!"

Durante questa off-season ha lavorato per migliorare in qualche componente?
"Sì, ho curato particolarmente la tecnica di sciata poiché è la componente dove credo di avere ancora potenziale di crescita. Vedremo presto se il lavoro fatto darà i suoi frutti, anche se dopo tanti anni non è facile cambiare".

Invece per quanto riguarda il tiro ha svolto allenamenti particolari?
"Ho provato a sparare più rapidamente. Il punto è che quando sono arrivata in Coppa del Mondo nel 1998 ero una delle tiratrici più veloci in assoluto, poi con il passare degli anni i tempi di esecuzione si sono esasperati e io ho perso questo vantaggio. Quindi vorrei riavvicinarmi alle atlete più celeri al poligono".

Quali sono i suoi obiettivi per la stagione? Punterà tutto sui Giochi olimpici?
"Sicuramente voglio lottare per una medaglia individuale a Sochi, dove però l'obiettivo è anche quello di essere al via nelle due staffette dove ci giocheremo il podio. Tuttavia vorrei anche chiudere la stagione in una buona posizione in classifica generale. Sarà il mio ultimo inverno come atleta quindi vorrei che sia soddisfacente sotto tutti i punti di vista".

Ha già fatto piani per la sua vita dopo il ritiro?
"Sì, andrò a vivere in America (il compagno di Andrea è Tim Burke, ndr). Sto studiando per diventare personal trainer e in futuro vorrei lavorare come fitness coach".

Lei è l'atleta ad aver partecipato a più gare di Coppa del Mondo, l'atleta con il maggior numero di punti nella storia del massimo circuito e a fine stagione potrebbe anche essere quella con più piazzamenti nella top-ten. Questi dati significano qualcosa per lei, oppure sono importanti solo medaglie e sfere di cristallo?
"Non sapevo neppure tutte queste cose! Per la verità non so neanche esattamente quante gare di Coppa del Mondo ho vinto, in ogni caso venire a conoscenza di questi dati mi fa sentire molto orgogliosa. Non ho mai pensato alla mia carriera sotto questo punto di vista, più che altro mi piace ricordare la storia dietro a ogni medaglia e alla Sfera di cristallo vinta nel 2007. Delle volte anche i percorsi che mi hanno portato a un quarto o a un quindicesimo posto sono belli da rivivere".

Chiudiamo con una curiosità. Lei ha quasi 36 anni e ora alcune sue compagne di squadra sono delle teenager. In particolare Franziska Preuß ha detto di averla conosciuta di persona solo al primo raduno. Ci dica, la giovanissima bavarese le ha dato del "Lei"? L'ha chiamata "Frau Henkel"?
"Non scherziamo, nessuno mi ha mai chiamata 'Frau Henkel'. Persino con i nostri allenatori parliamo usando il nome, figuriamoci se Franziska mi avesse chiamata 'Frau Henkel', sarebbe stata una situazione davvero bizzarra!"