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Lisa, regina per sempre: la festa di Sappada per Vittozzi. "C'erano aspettative, ad un certo punto ci credevo solo io"

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Lisa, regina per sempre: la festa di Sappada per Vittozzi. "C'erano aspettative, ad un certo punto ci credevo solo io"

A 48 ore dalla conquista della Coppa del Mondo, la fuoriclasse azzurra è stata accolta dalla sua gente (compresi i concittadini Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer) nella meravigliosa località friulana. Le sue emozioni in una serata speciale.

Regina per sempre, regina del biathlon mondiale, di un intero movimento e di una comunità che la adora.

Sappada ha accolto la sua Lisa Vittozzi organizzando, con il solito calore della gente friulana, un evento per fare sentire alla neo vincitrice della sfera di cristallo assoluta, seconda italiana di sempre a riuscirci dopo Dorothea Wierer, quanto amore e orgoglio ci sia per quanto “combinato” a Canmore, al culmine di una stagione straordinaria già passata dalle medaglie e dal titolo mondiale a Nove Mesto.

Esattamente 48 ore dopo aver tagliato il traguardo della Mass Start sulle nevi canadesi, Lisa è tornata nel suo paese, accolta dalle note di “We are the champions” (prima di cantare l'inno di Mameli) e dai suoi concittadini, compresi i miti e campioni olimpici di Sappada, Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer. “E' la nostra regina, l'orgoglio di un'intera comunità, ma anche di una regione e della nazione – le parole del sindaco Manuel Piller Hoffer – Lisa, hai raggiunto la vetta del mondo credendoci sempre, non mollando mai, è il messaggio più bello che hai lanciato per i giovani. Goditi ogni istante, è tutto merito tuo”.

Il suo storico fan club, i ragazzi targati “Lisa Vittozzi Plodar Supporters”, assieme all'ASD Camosci che è la realtà nella quale la fuoriclasse sappadina è cresciuta, hanno allestito tutto quanto per una serata indimenticabile. “Questa coppa è anche per voi – le prime parole di Vittozzi, che si è subito commossa parlando al microfono – Vincere questo trofeo significa tanto per me, domenica ho vissuto emozioni che non so descrivere, ma ricorderò per sempre.

Mi sono passati davanti tutti gli anni della carriera in quell'ultimo rettilineo, è stato bellissimo. La rimonta in classifica? Probabilmente ci credevo solo io, tutti magari si aspettavano potessi vincerla quest'anno, ma si era messa in salita ad un certo punto. Da quando ho gareggiato con la bronchite a Oestersund, sino all'ultimo giorno non ho mai mollato, vincere la Coppa è davvero difficile perchè devi sempre essere lì, malanni o non, ma ce l'ho fatta.

All'ultima gara pensavo di essere tranquilla, i punti di vantaggio erano tanti, poi però è stato davvero molto difficile”.

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