Daniel Grassl vince il Golden Bear Junior di Zagabria, dove brillano tanti atleti italiani

Daniel Grassl vince il Golden Bear Junior
Figure skating - Golden Bear 2015

Daniel Grassl vince il Golden Bear Junior di Zagabria, dove brillano tanti atleti italiani

Tra venerdì e domenica, la Velesajam di Zagabria ha ospitato il Golden Bear, competizione internazionale di livello B abitualmente terreno di conquista per gli atleti italiani.

Il trend positivo per il movimento azzurro è stato confermato anche in questa stagione, specialmente in categoria juiniores.

Nel settore maschile, l'ancora tredicenne Daniel Grassl (164,83) ha bissato il successo conquistato pochi giorni or sono nella Merano Cup, riuscendo ad alzare il livello dell'asticella sul versante tecnico, come testimoniato dal migliore punteggio stagionale. L'allievo di Lorenzo Magri ha completato nel programma corto la combinazione triplo lutz/triplo toeloop ed ha poi eseguito nella seconda metà della musica doppio axel e triplo flip. Nel segmento più lungo di gara ha presentato due doppi axel e sette salti tripli, compresi due lutz e due rittberger, ma ha lasciato sul piatto qualche punto per avere sottoruotato il toeloop della combinazione triplo lutz/triplo toeloop. Nell'occasione, sono arrivate risposte positive anche da tutti gli elementi di trottola, che hanno ottenuto il livello più alto a disposizione. In seconda posizione, si è piazzato il quasi diciannovenne altoatesino Jari Kessler (133,78), compagno di allenamento di Grassl ad Egna e migliore del lotto sulle componenti del programma. Il podio è stato completato dal sedicenne britannico Josh Brown (129,71), vice campione nazionale juniores già visto all'opera nel circuito Junior Grand Prix.

In campo femminile, si è imposta la quindicenne coreana Yu Jin Choi (128,41), che ha fatto valere un tasso tecnico superiore rispetto alla concorrenza. Per dare un'idea della situazione, la vincitrice ha tentato nel programma libero due doppi axel e sei salti tripli, anche se, a conti fatti, sono stati ben eseguiti solamente tre elementi di salto. La pattinatrice asiatica ha preceduto l'italiana Rebecca Ghilardi (120,60), che ha, invece, optato per la pulizia dei programmi  presentando solamente salti doppi. La strategia ha pagato i dividendi nel programma libero, che ha consentito alla sedicenne di stanza a Sesto San Giovanni, premiata con le valutazioni più alte sulle componenti del programma, di recuperare ben quattro posizioni. Il terzo posto è andato alla quattordicenne britannica Anna Litvinenko (119,22), che ha avuto la meglio sulla sedicenne italiana Giulia Foresti (115,84), in testa alla gara al termine del programma corto in cui ha ben completato una combinazione triplo salchow/doppio toeloop, ma poi tradita proprio dal salchow nel libero.

Per quanto riguarda le altre italiane in gara, Claudia Martinelli (99,19) ha chiuso in ottava posizione davanti a Damiana Alessandra Celi (99,03), Marianna Torresani (97,92), Sara Boschiroli (97,26) e Matilde Battagin (96,21). Francesca Campomolla (94,26) si è, invece, piazzata quattordicesima, mentre Michela Sacchet (74,31) è stata ventiquattresima.

 

A livello senior, la competizione femminile è stata vinta dalla veterana svedese Linnea Mellgren (132,78), che ha posto le basi per il successo nel programma corto. La ventiseienne di Enköping ha preceduto di oltre dieci lunghezze la quindicenne austriaca Lara Roth (121,72), migliore del lotto nel segmento più lungo di gara dopo un corto disastroso. La terza posizione è stata conquistata dalla ventiduenne altoatesina Carol Bressanutti (120,38), autrice di un buon programma corto in cui ha eseguito un triplo salchow preceduto dal passo ed ha ruotato la combinazione triplo toeloop/doppio toeloop.

Nel settore maschile, vittoria per il ventunenne finlandese Matthias Versluis (164,89), che ha avuto la meglio di misura in entrambi i segmenti di gara sul ventenne britannico Peter James Hallam (160,58). A seguire, si è piazzato il ventunenne sloveno David Kranjec (157,97), tornato in patria dopo avere difeso per lungo tempo i colori australiani. Il migliore degli italiani è stato il sedicenne di Sesto San Giovanni Adrien Bannister (144,41), che ha sì commesso qualche errore qua e là ma ha avuto il coraggio di scendere in pista per eseguire un programma libero con due doppi axel e sette salti tripli, tra cui due lutz. Il diciassettenne di stanza ad Egna Alessandro Fadini (138,31) si è, invece, piazzato in ottava posizione e come il connazionale non ha lesinato rischi, compreso un tentativo di triplo axel non andato a buon fine. Va rimarcata la curiosa prova del ventitreenne finlandese Tomi Pulkkinen (140,48), primo nel programma corto ed ultimo nel segmento più lungo di gara.

 

I pattinatori italiani hanno ottenuto buoni risultati anche nelle varie categorie giovanili inferiori. Chiara Cicconi e Benedetta Melecci si sono piazzate nelle prime due posizoni nella gara Basic Novice B, Anastassia Cemin è stata terza a livello Basic Novice AII, Ludovica Longhini si è imposta in categoria Cubs I, mentre Aurora Schettino e Alissa Pizzin sono state prima e seconda nella competizione Chicks II.

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