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Hirscher, il ritorno del Re - Il "Project 68" realizzato con Kristoffersen, qual è quello di Marcel in pista?

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2018 Getty Images

Sci Alpinoil ritorno di hirscher

Hirscher, il ritorno del Re - Il "Project 68" realizzato con Kristoffersen, qual è quello di Marcel in pista?

Con 67 successi in Coppa del Mondo, il fuoriclasse che tornerà a gareggiare per l'Olanda, annunciò quasi due anni fa la volontà di vincere subito con il suo marchio Van Deer e, assieme al futuro iridato di slalom, c'è riuscito alla prima stagione, prima del trionfo di Haugan nell'ultima (risultata sofferta per HK94). I suoi numeri sono già storia e sarà molto complicato ritoccarli per lui stesso dall'inverno 2024/25 del "comeback", a partire dalle venti sfere di cristallo complessive.

Project 68”, è stato il mantra del lancio di Van Deer-Red Bull Sports, ovvero il brand di sci che ha visto Marcel Hirscher tornare idealmente in Coppa del Mondo all'inizio della stagione 2022/23, per vincere nel giro di pochi mesi la prima gara (/seguita subito dal bis a Wengen) il 4 gennaio 2023 con Henrik Kristoffersen a Garmisch, il gioiello della scuderia allestita dal campionissimo salisburghese e che gli ha regalato poi la gioia del titolo mondiale di slalom con i suoi materiali, 14 mesi fa a Courchevel.

Nel frattempo, Timon Haugan si era messo al collo il bronzo nel parallelo iridato della rassegna 2023 sulle nevi francesi e lo stesso slalomgigantista norvegese si è finalmente sbloccato nel massimo circuito, vincendo l'ultima gara tra i pali stretti dello scorso inverno, alle finali di Saalbach.

Se Kristoffersen è rimasto a secco nel 2023/24, potrebbe poi pensarci lo stesso Hirscher a proseguire quella striscia partita, appunto, dalle 67 vittorie in CdM del G.O.A.T.; 32 in slalom, 31 in gigante, 3 nei vari paralleli/city event e una in super-g, nella tormenta di Beaver Creek a fine 2015. Marcel ha messo assieme 138 podi, con 47 secondi posti e 24 terzi, alle spalle in ambito maschile solo di Ingemar Stenmark (a quota 155, con Mikaela Shiffrin pronta al sorpasso), nell'arco di 245 gare disputate.

Venti le sfere di cristallo complessive, record assoluto alla pari di Lindsey Vonn (che ne ha vinte 3 in combinata, quando veniva assegnato il trofeo, oltre alle 4 generali, le 8 di discesa e le 5 in super-g), con le otto Coppe del Mondo assolute, in serie, che rimane il primato più incredibile nella storia di questo sport, e le sei+sei tra slalom e gigante.

MH89 ha vinto sette titoli mondiali (cinque individuali, visto che ci sono i team event di Schladming 2013 e Beaver Creek 2015), come il mito e connazionale Toni Sailer che però 3 di quegli ori li ha vinti alle Olimpiadi di Cortina 1956, valevoli anche come rassegna iridata. Quattro gli argenti ai campionati del mondo, uno a livello olimpico nello slalom di Sochi 2014, beffato da Mario Matt, tanto che per il “comeback” di Marcel tanti appassionati già sognano che voglia provare a conquistare l'unico titolo mancante, appunto quello tra i pali stretti ai Giochi (ma trapela che Marcel voglia rientrare solo per la stagione dei Mondiali di Saalbach, senza guardare proprio a Milano Cortina 2026), dopo essersi messo al collo i primi due ori a cinque cerchi a PyeongChang 2018, prima in combinata, poi in un gigante semplicemente dominato davanti ai rivali di sempre, Kristoffersen e Pinturault.

Henrik e Alexis, proprio loro, lo attendono al cancelletto tra qualche mese...

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