Sledge Hockey, è ufficiale: Italia a Sochi 2014. La Germania "regala" il pass agli azzurri

Sledge Hockey, è ufficiale: Italia a Sochi 2014. La Germania regala il pass agli azzurri
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Francesco A. Armillotta

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Sledge Hockey, è ufficiale: Italia a Sochi 2014. La Germania "regala" il pass agli azzurri

I gol della qualificazione italiana a Sochi arrivano… dalla Germania. Lo sledge hockey porterà con certezza la propria squadra a Sochi 2014. Gli azzurri festeggiano così la terza partecipazione consecutiva alle Paralimpiadi invernali ancor prima di scendere in campo nella quarta partita, in programma alle 17 contro la Svezia. La gioia arriva dalla vittoria dei tedeschi sul Giappone per 3-2.

Un risultato che preclude agli asiatici la possibilità di raggiungere la squadra allenata da Massimo Da Rin, in attesa che scenda sul ghiaccio per le due gare conclusive del torneo.

D’ora in poi, dunque, non ci sarà più bisogno di fare calcoli. La qualificazione è in tasca anche per la pattuglia del ghiaccio. A marzo, ai Giochi della città russa, ci saranno con certezza i rappresentanti italiani di quattro discipline: i ragazzi dell’hockey si aggiungeranno agli atleti di snowboard, sci alpino e di fondo.

In mattinata, al PalaTazzoli di Torino, la Germania già aritmeticamente eliminata nel torneo di ripescaggio paralimpico, ha onorato al massimo la competizione battendo il Giappone, unica squadra in grado d’impensierire ancora l’Italia. Una partita sempre condotta dai tedeschi, che hanno colto il definitivo 3-2 ad appena sette secondi dalla conclusione. Il Giappone rimane così fermo a 3 punti (con una sola partita da disputare) e non può più raggiungere gli azzurri, ancora in testa alla graduatoria con 9 lunghezze.

La doppietta dell’attaccante Jorg Wedde e il gol decisivo di Robert Pabst hanno dato una mano anticipata gli italiani. Ma è il difensore tedesco a regalare la vera gioia liberatoria ai suoi compagni (alla prima vittoria nel torneo) e agli azzurri per Sochi. La sua rete a pochi secondi dal termine toglie così ogni dubbio e attesa ulteriore per la qualificazione. Ma tutto il team guidato da Andreas Pokorny non si è risparmiato sul ghiaccio torinese, chiudendo già il secondo periodo avanti 2-1 e resistendo poi alla disperata reazione giapponese (a segno con Takahashi a -1:48 dal termine, per il momentaneo 2-2). Risposta che però non è bastata.

Dopo la conclusione del match, questo è stato il commento del capitano italiano Andrea Chiarotti, una volta arrivata la conferma matematica della qualificazione: «Siamo molto felici, per tutto il gruppo è una bellissima soddisfazione. Eravamo pronti a giocare con la Svezia per il pass, ma lo siamo comunque nonostante la vittoria della Germania. Era comunque logico attendersi che le altre squadre si mangiassero qualche punto decisivo a vicenda. In questa situazione, il fatto di aver vinto le prime tre partite ci ha dato tranquillità e la possibilità di giovarne. Insomma avevamo già fatto un ottimo lavoro prima di oggi. – prosegue Chiarotti, che disputerà la sua terza Paralimpiade – Abbiamo visto Germania-Giappone assieme agli svedesi, visto che anche loro erano interessati da vicino al risultato dei giapponesi, ma dovranno ancora attendere a differenza nostra». L’obiettivo rimane quello di dare il massimo nel prosieguo del torneo torinese, promette Chiarotti «Ora ci mancano ancora due partite da disputare – con Svezia e Corea, ndr - e vogliamo ancora dare al pubblico di casa delle soddisfazioni e ovviamente punteremo a vincere il torneo. E inoltre saremo certi d’incontrare le altre due qualificate a Sochi 2014 - la Corea del Sud ha già matematicamente conquistato il pass -, una delle due con certezza nel girone paralimpico».

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