Slopestyle troppo pericoloso, Olimpiadi a rischio?

Slopestyle troppo pericoloso, Olimpiadi a rischio?
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Slopestyle troppo pericoloso, Olimpiadi a rischio?

Il CIO, per bocca di Lars Engebretsen, ha lanciato l'allarme sull'eccessiva pericolosità di questa spettacolare disciplina. Troppo alto, secondo quanto detto ad Associatedd Press dallo stesso Engebretsen, il rateo di infortuni. Già prima di Sochi, Bob Costas, noto volto della NBC, aveva messo sotot accusa l'eccessiva pericolsoità dello slopestyle.

A Sochi è stata una delle discipline che per la prima volta si è affacciata nel programma olimpico. Ma per lo snowboard slopestyle - che fra l'altro è stata una delle gare che ha ricevuto il maggior numero di apprezzamenti nell'arco delle due settimane olimpiche - quella russa potrebbe essere stata la prima e anche ultima apparizione a Cinque Cerchi.

"Il tasso di infortuni che si è avuto a Sochi è troppo alto per uno sport Olimpico": ad affermare ciò - fonte Associated Press - è stato Lars Engebretsen, responsabile dell'attività scientifica presso il Dipartimento Medico e scientifico del Comitato Olimpico Internazionale. Sarebbe quindi l'eccessiva pericolosità ad aver messo in allarme i responsabili del CIO, che hanno messo sotto la lente investigativa anche lo slopestyle ski: "Il tasso di infortuni in questi due sport" continua Engebretsen "è stato di gran lunga maggiore che non negli altri sport". Parole che trovano fondamento nell'infortunio del norvegese Torstein Horgmo, che in una run di allenamento si è rotto una clavicola ed è stato costretto ad abbandonare la gara, ma anche nella bruttissima caduta di cui era stata vittima Sarka Pancochova, fortunatamente risoltasi solo con un grande spavento dopo le raggelanti immagini della ceca a terra e priva di sensi. Per non parlare di Yuki Tsubota, caduta rovinosamente nella gara di slopestyle ski.
Uno sport "problematico" per usare ancora le parole del responsabile CIO: "Lo slopestyle è eccitante, ma è appena diventato - solo ora ad ogni modo - forse un po' troppo eccitante" ha concluso Engebretsen, che senza troppe allusioni ha invitato a rivedere alcuni aspetti della disciplina, pena esclusione dal programma olimpico.

Come se il tradizionalista mondo Olimpico faccia fatica ad accettare la new school del freestyle, emanazione diretta degli X-games americani. Già prima di Sochi, infatti, Bob Costas, noto anchorman sportivo della NBC, aveva ironizzato sullo slopestyle, affermando che che la disciplina "è più vicina a Jackass - celebre show di MTv, ndr - che non a uno sport Olimpico". Ora i dubbi sollevati dal CIO - il quale, ad esempio, non ha tenuto conto di un tasso di infortuni ancora maggiore avvenuto nell'half pipe ski -  che lanciano ombre sulla presenza a Pyeongchang 2018.  

Nell'attesa di sapere se le nubi verranno spazzate via o saranno destinate ad addensarsi ancora di più all'orizzonte, è già ben delineata la posizione degli atleti. Così infatti ha commentato Sage Kotsenburg, la medaglia d'oro di Sochi proprio nello snowboard slopestyle, affidando il suo pensiero a Facebook: "Wow, questo è assurdo. Il pericolo è insito in ogni sport che si pratica, e lo slopestyle è solo uno di questi. Sarei davvero dispiaciuto se venisse tolto dai Giochi dopo che in brevetempo è diventato fra i più visti al suo esordio a Sochi".

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