Sabato 7 gennaio 2006 a Oberhof c’è ancora nebbia, ma si tratta di una leggera foschia rispetto a quella vista nei tre giorni precedenti. Di conseguenza è possibile recuperare la sprint maschile, inizialmente fissata per l’Epifania, a cui nel pomeriggio si somma la sprint femminile.
Cominciano in mattinata gli uomini, fra i quali manca l’ammalato Ole Einar Bjørndalen. Invece, contrariamente ai programmi, Raphael Poirée è al via della prova odierna. Il francese aveva deciso di rimanere in patria ad allenarsi e di partecipare esclusivamente alla mass start, tuttavia il rinvio di un giorno della sprint gli consente di partecipare a entrambe le competizioni individuali.
Un bel colpo di fortuna nell’ottica della corsa alla Sfera di cristallo che però il transalpino non sfrutta. Il trentunenne di La Chapelle-en-Vercors infatti incappa in’autentica giornata-no, in cui fatica sia sugli sci che al poligono e non va oltre la quarantaseiesima posizione.
Nonostante la controprestazione del suo leader, la Francia festeggia comunque. Il merito è dell’outsider Vincent Defrasne, il quale – a quasi 29 anni – ottiene la prima vittoria della sua carriera. L’atleta di Pontarlier, prima di oggi salito solo tre volte sul podio in carriera, trova uno stato di grazia e si impone con autorità realizzando il settimo tempo sugli sci e soprattutto coprendo tutti i bersagli, fatto che a Oberhof ha un peso specifico maggiore rispetto ad altri impianti.
Alle spalle del francese la classifica parla solo tedesco e russo. Piazza d’onore per Alexander Wolf, che si conferma al vertice del circuito dopo le ottime prestazioni dicembrine. Il teutonico, leader della classifica generale di Coppa del Mondo, conferma di essere tra i più performanti nel fondo ma deve rinunciare al successo a causa di un errore in piedi.
Ribadisce di essere un’atleta interessantissimo in prospettiva futura Maxim Tchoudov. Il ventitreenne di Ufa parte con pettorale altissimo e riscrive in extremis i connotati del podio grazie a un ritmo molto sostenuto e al fatto di limitare a una le proprie penalità. In realtà il pittoresco russo avrebbe potuto ottenere una posizione ancora migliore se non avesse perso troppo tempo nella rapidità di esecuzione.
Si mangiano le mani Michael Greis e Pavel Rostovtsev, nettamente i migliori di giornata sugli sci stretti, ma relegati rispettivamente in quarta e quinta posizione a causa di due bersagli mancati. In particolare il bavarese mastica amarissimo poiché si è visto buttato giù del podio all’ultimo momento e deve accomodarsi al quarto posto per la quarta gara consecutiva!
I distacchi sono molto ampi poiché Defrasne è stato pulito, mentre altri hanno sbagliato più volte. Michael Rösch, sesto, conferma quanto di buono fatto a dicembre, ma paga quasi un minuto al vincitore. Alle sue spalle si ripropone nei quartieri nobili della classifica Ivan Tcherezov, tanto brillante a Östersund quanto impalpabile (anche causa malanno) nelle successive due tappe. Il venticinquenne di Izhevsk supera di pochi secondi il connazionale emigrato in Bielorussia Vladimir Dratchev, finalmente in grado di far breccia nella top ten in un inverno sinora privo di soddisfazioni.
Oltre a Poirée la palma di delusione di giornata va a Sven Fischer. L’atleta di casa, nel senso più letterale del termine essendo cresciuto proprio sulle nevi di Oberhof, oggi non incide sugli sci e non va oltre una mesta decima posizione.
In rosso il bilancio della Norvegia che oltre a Bjørndalen deve rinunciare anche a Stian Eckhoff. Non può bastare l’undicesimo posto di Halvard Hanevold a salvare la baracca. L’unica nota lieta è la quindicesima piazza (con tre penalità) del sempre più convincente Emil Hegle Svendsen. A proposito di errori, Frode Andresen ne mette assieme ben 6 e chiude fuori dalla zona punti.
Prova senza acuti per la squadra italiana, priva della sua punta René Laurent Vuillermoz. Wilfried Pallhuber (0+2) si classifica 34°. Il ventunenne Markus Windisch (1+0) fa invece il suo ritorno in Coppa del Mondo dopo oltre un anno di assenza con un sessantaduesimo posto.
Alexander Wolf rafforza la sua leadership in classifica generale di Coppa del Mondo issandosi a 266 punti. Fischer è secondo, ma è scivolato a -41 essendo a quota 225. Poirée è fermo al palo con 215 e vede avvicinarsi Greis (207) e Rösch (201).
Domani in programma la mass start, mentre nel pomeriggio odierno è il turno delle donne.
POS |
| |
ATLETA |
| |
NAT |
| |
TIRO |
| |
TEMPO |
1 |
| |
| |
FRA |
| |
0+0 |
| |
27:03.7 |
|
2 |
| |
WOLF Alexander |
| |
GER |
| |
0+1 |
| |
+14.7 |
3 |
| |
TCHOUDOV Maxim |
| |
RUS |
| |
0+1 |
| |
+22.5 |
4 |
| |
GREIS Michael |
| |
GER |
| |
2+0 |
| |
+27.5 |
5 |
| |
ROSTOVTSEV Pavel |
| |
RUS |
| |
0+2 |
| |
+35.1 |
6 |
| |
ROESCH Michael |
| |
GER |
| |
1+1 |
| |
+53.5 |
7 |
| |
TCHEREZOV Ivan |
| |
RUS |
| |
1+1 |
| |
+1:01.4 |
8 |
| |
DRACHEV Vladimir |
| |
BLR |
| |
1+0 |
| |
+1:04.3 |
9 |
| |
TCHEPIKOV Sergei |
| |
RUS |
| |
2+0 |
| |
+1:07.1 |
10 |
| |
FISCHER Sven |
| |
GER |
| |
1+1 |
| |
+1:11.2 |
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Nel primo pomeriggio va in scena la sprint femminile. Le assenze più rilevanti sono quelle delle russe Olga Zaitseva e Albina Akhatova, le quali hanno privilegiato uno stage di allenamento in vista dei Giochi olimpici.
La gara vive sul duello tra Kati Wilhelm e Anna Carin Olofsson. A differenza di quanto visto nel mese di dicembre la svedese ha però perso la sua superiorità sugli sci. Infatti la “marcia in più” sfoderata dalla trentaduenne scandinava a Hochfilzen e Osrblie è svanita e nella prova odierna è la ventinovenne tedesca a inserire un rapporto sconosciuto a tutte le avversarie.
Che i valori siano cambiati rispetto alle prime tre tappe lo si capisce subito. A terra Olofsson trova lo zero, mentre Wilhelm manca un bersaglio. Eppure , all’uscita del poligono, il distacco tra le due è di soli 13”.
Anna esce pulita anche dalla seconda sessione di tiro. A dicembre sarebbe stato “gioco, partita e incontro” in suo favore. Oggi invece Kati abbatte il distacco in pista, è perfetta al poligono in piedi e prende il comando delle operazioni per pochi secondi.
Nella tornata finale le due sostanzialmente si equivalgono e Rotkäppchen (Cappuccetto Rosso, come era soprannominata dai media teutonici) la spunta di 5”9. Il segreto del successo, il secondo della stagione e il numero 11 della carriera di Wilhelm, è la rapidità. Sia in pista, dove guadagna diciannove secondi, che in piazzola, dove ne mangia altri undici all’avversaria. Olofsson deve quindi accontentarsi di una comunque ottima piazza d’onore.
Lontanissime tutte le altre concorrenti. Nessuna è in grado di contrastare la vincitrice nel fondo e l’unica capace di tenere un ritmo comparabile a quello della svedese è Uschi Disl. La veterana bavarese sbaglia però quattro volte e non va oltre l’ottava posizione.
Il terzo posto è appannaggio di Linda Tjørhom, la quale fa valere la propria precisione. La blasonata norvegese, sinora rimasta ai margini dei quartieri nobili, ottiene il primo podio dell’inverno grazie allo zero al tiro superando svariate donne più incisive sugli sci stretti, ma anche più fallose. Tuttavia il distacco è impressionante poiché la ventiseienne di Stavanger paga 54”7 a Wilhelm!
Addirittura la quarta classificata prende 1’23”. Si tratta della miglior Olga Pyleva della stagione. La russa da’ segnali di ripresa nel fondo dopo il difficile mese di dicembre e chiude ai piedi del podio a dispetto di due errori, precedendo di un’incollatura la costante Martina Glagow, quinta.
Si contano ben cinque tedesche nella top ten poiché – oltre alle tre già citate – Simone Denkinger si piazza sesta e Andrea Henkel nona.
Svetlana Ishmouratova conclude settima proseguendo nella sua regolarissima annata di alta qualità. La russa infatti ha chiuso fra le prime sette posizioni tutte e sette le gare disputate.
La top ten è completata da Ekaterina Dafovska, oggi presidentessa della federazione bulgara di biathlon. Dieci anni fa il Paese balcanico, oggi ampiamente decaduto nel settore femminile, era ancora dotato di una batteria di veterane di talento prima di sprofondare nell’oblio a causa della mancanza di ricambi.
La lista delle deluse di giornata è capitanata da Sandrine Bailly. Per quanto visto nella staffetta di due giorni prima la francese era attesa sui livelli di Wilhelm e Olofsson. Invece la transalpina sbaglia quattro volte e non va oltre un mesto ventisettesimo posto. Lasciano a desiderare anche la performance di Liv Grete Poirée, quindicesima, e Katrin Apel, trentacinquesima.
L’unica azzurra impegnata, Nathalie Santer (2+1), si classifica trentaduesima a 2”2 dall’ultima posizione utile per marcare punti.
In classifica generale di Coppa del Mondo prosegue il duello tra Wilhelm, sempre pettorale giallo con 301 punti, e Olofsson, seconda a 293. Restano in scia solo Ishmouratova (274) e Disl (268). La quinta – Olga Zaitseva – è infatti a quota 213, mentre la sesta (Apel) addirittura a 157.
Domani le mass start.
POS |
| |
ATLETA |
| |
NAT |
| |
TIRO |
| |
TEMPO |
1 |
| |
| |
GER |
| |
1+0 |
| |
23:45.9 |
|
2 |
| |
OLOFSSON Anna Carin |
| |
SWE |
| |
0+0 |
| |
+5.9 |
3 |
| |
TJØRHOM Linda |
| |
NOR |
| |
0+0 |
| |
+54.7 |
4 |
| |
PYLEVA Olga |
| |
RUS |
| |
1+1 |
| |
+1:23.2 |
5 |
| |
GLAGOW Martina |
| |
GER |
| |
1+1 |
| |
+1:24.2 |
6 |
| |
DENKINGER Simone |
| |
GER |
| |
2+1 |
| |
+1:42.5 |
7 |
| |
ISHMOURATOVA Svetlana |
| |
RUS |
| |
1+1 |
| |
+1:48.1 |
8 |
| |
DISL Uschi |
| |
GER |
| |
2+2 |
| |
+1:53.1 |
9 |
| |
HENKEL Andrea |
| |
GER |
| |
1+2 |
| |
+1:56.4 |
10 |
| |
DAFOVSKA Ekaterina |
| |
BUL |
| |
1+1 |
| |
+1:57.1 |
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 13/15 | 60-150 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 10-40 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
3