Dopo un weekend buco, la Coppa del Mondo di biathlon di 10 anni fa torna con la lunghissima tappa di Hochfilzen che comincia addirittura di mercoledì. Il 7 dicembre 2005 si disputa l’individuale femminile il cui epilogo è davvero pregnante.
Dalla starting list mancano due nomi di peso. Non prendono il via Svetlana Ishmouratova e Linda Tjørhom. In compenso, in casa Russia, fa il suo esordio stagionale Albina Akhatova, assente a Östersund.
A proposito dell’ordine di partenza si nota come diverse favorite abbiano pettorali molto alti. Quel giorno sul Tirolo nevica copiosamente e c’è grande incertezza in merito a quale sia la strategia migliore da usare.
Fra le superpotenze la Germania e la Francia inseriscono le proprie big nel secondo gruppo, mentre la Russia e la Norvegia optano per attendere ulteriormente e far partire le proprie donne di punta in fondo. La stessa scelta viene fatta dalla Svezia, mentre la Bielorussia e la Slovenia decidono di schierare le carte migliori nelle prime fasi di gara.
Con il senno di poi la tattica vincente si rivelerà quella di partire il più tardi possibile in quanto la nevicata diminuisce progressivamente di intensità e la pista, pulendosi, diventa meno impegnativa grazie ai ripetuti passaggi delle atlete.
Alla fine di un pomeriggio da tregenda, in cui a complicare le cose ci si mette anche un vento ballerino, arriva un risultato oltremodo significativo. Infatti il successo viene conquistato da Anna Carin Olofsson, la quale ottiene la propria maiden victory a 32 anni suonati.
D’altronde la svedese ha imbracciato la carabina solo in tarda età, dopo aver esaurito ogni velleità nello sci di fondo, e aveva già dimostrato di essere in crescita nell’inverno 2004-’05. Nove mesi prima la scandinava, curiosamente proprio sulle nevi di Hochfilzen, aveva conquistato l’argento iridato della mass start. Oggi lo stesso impianto è invece teatro della sua prima vittoria.
Olofsson si dimostra semplicemente ingiocabile sugli sci stretti, grazie anche a una scelta di materiali particolarmente azzeccata, e oltre a infliggere pesantissimi distacchi alle avversarie è molto brava nel non perdersi d’animo dopo aver mancato un bersaglio sia al primo che al secondo poligono. L’atleta di Sveg chiude pulita la terza e la quarta sessione, imponendosi con autorità.
La sua affermazione è particolarmente significativa poiché è la prima della Svezia dopo il ritiro di Magdalena Forsberg e sancisce definitivamente il ritorno delle Tre Corone al vertice del biathlon femminile.
Piazza d’onore, a oltre 40” dalla vincitrice, per Olga Zaitseva. La ventisettenne moscovita, già molto pimpante a Östersund, conferma di essere in grande spolvero e grazie a una prestazione molto solida conclude seconda, unica fra le centoundici partenti a contenere il ritardo da Olofsson al di sotto del minuto e mezzo.
Il terzo posto è appannaggio dell’incostante Natalia Guseva, grazie alla propria bravura e a una serie di circostanze favorevoli. La russa, oltre a essere dotata di un pettorale altissimo, viene raggiunta nel corso della competizione da Yuxia Hou, ragazza molto performante sugli sci stretti (seppur con evidenti limiti al poligono), di cui la ventitreenne di San Pietroburgo riesce a tenere le code negli ultimi 6 km.
Guseva, beneficiando del passo molto sostenuto dell’inaspettata alleata cinese e trovando un non banale zero all’ultimo poligono, infligge oltre 20” a Sandrine Bailly nella tornata conclusiva andandosi a prendere il gradino più basso del podio e beffando la francese, relegata per un’inezia in quarta piazza.
L’asiatica, la cui precisione fatica a raggiungere il 60%, quel giorno copre invece 17 bersagli su 20 e conclude quinta ottenendo di gran lunga il miglior risultato della sua carriera. Sfruttano al meglio la particolare situazione meteorologica anche la ceca Zdenka Vejnarova e la slovacca Marcela Pavkocenkova che, grazie a una prestazione perfetta o quasi al tiro, concludono rispettivamente settima e ottava. Mai avevano ottenuto e mai più otterranno un piazzamento così nobile.
La Russia completa una splendida prestazione di squadra piazzando Anna Bogaly-Titovets al nono posto e una Olga Pyleva in ripresa dopo le pessime prestazioni di Östersund al decimo.
Sconfitta di giornata la Germania. Nel team tedesco la migliore è Martina Glagow, sesta, mentre Kati Wilhelm e Uschi Disl – seppur dimostrandosi molto competitive nel fondo – sbagliano troppo e concludono in sedicesima e diciassettesima piazza. La trentacinquenne bavarese peraltro perde anche il pettorale giallo.
Liv Grete Poirée rialza le sue prestazioni sugli sci stretti, ma cinque errori la relegano al ventitreesimo posto. In casa Norvegia però la donna del giorno è la diciottenne Julie Bonnevie-Svendsen che tra la sorpresa generale conclude quindicesima. Data la giovanissima età questo risultato sembra annunciare l’inizio di una luminosa carriera. Negli anni a seguire gli eventi andranno però in maniera ben diversa.
Fra le altre big Olena Zubrilova conclude undicesima, mentre le slovene tanto ben comportatesi a Östersund spariscono dagli schermi radar.
Per l’Italia una gara da dimenticare poiché tutte le azzurre restano ben lontane dalla zona punti. La migliore è Saskia Santer (0+3+0+1), quarantaduesima. La sorella maggiore Nathalie (0+4+1+1) conclude cinquantacinquesima, Katja Haller (1+0+0+2) cinquantottesima, Maryke Ciaramidaro (0+1+1+0) sessantatreesima e una spenta Michela Ponza (1+0+3+0) settantesima.
Olga Zaitseva balza in testa alla classifica generale con 133 punti, inseguita da Sandrine Bailly a 117. Disl è scivolata al terzo posto con 104, davanti a Glagow (90) e Olofsson (87).
POS |
| |
ATLETA |
| |
NAT |
| |
TIRO |
| |
TEMPO |
1 |
| |
ZIDEK Anna Carin |
| |
SWE |
| |
1+1+0+0 |
| |
49:06.3 |
2 |
| |
| |
RUS |
| |
1+0+0+0 |
| |
+40.6 |
|
3 |
| |
| |
RUS |
| |
1+1+0+0 |
| |
+1:45.7 |
|
4 |
| |
BAILLY Sandrine |
| |
FRA |
| |
0+1+1+0 |
| |
+1:48.7 |
5 |
| |
HOU Yuxia |
| |
CHN |
| |
1+2+0+0 |
| |
+1:58.3 |
6 |
| |
BECK Martina |
| |
GER |
| |
0+1+1+0 |
| |
+2:29.4 |
7 |
| |
VEJNAROVA Zdenka |
| |
CZE |
| |
0+1+0+0 |
| |
+2:33.8 |
8 |
| |
PAVKOVCEKOVA Marcela |
| |
SVK |
| |
0+0+0+0 |
| |
+2:40.8 |
9 |
| |
BOGALIY-TITOVETS Anna |
| |
RUS |
| |
0+0+0+1 |
| |
+3:05.4 |
10 |
| |
MEDVEDTSEVA Olga |
| |
RUS |
| |
0+1+0+1 |
| |
+3:14.6 |
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Le donne torneranno in pista per la sprint il 9 dicembre, mentre l’8 sarà la volta dell’individuale maschile.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 13/15 | 60-150 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 10-40 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
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