La resurrezione di Frode Andresen nella sprint di Hochfilzen di 10 anni fa

La resurrezione di Frode Andresen nella sprint di Hochfilzen di 10 anni fa
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La resurrezione di Frode Andresen nella sprint di Hochfilzen di 10 anni fa

Il 10 dicembre 2005 a Hochfilzen si disputano la sprint maschile, gara che segna la più grande rinascita della stagione andata in scena 10 anni fa. La giornata però si apre con una staffetta femminile il cui esito non rispecchia le previsioni della vigilia.

Per quanto visto nella sprint la favorita assoluta pare essere la Germania che infatti comanda le operazioni dopo il lancio con una Martina Glagow perfetta a cambiare in compagnia di Anna Carin Olofsson. La Svezia però non ha altre frazioniste di alto livello e le avversarie delle tedesche pagano distacchi elevati. La Norvegia, causa l’imprecisione di Liv Grete Poirée (4 ricariche), è a 35”. La Russia si trova a quasi un minuto per via di un’Olga Pyleva in difficoltà. La Francia e la Bielorussia sono ancor più indietro complice una prova negativa di Sylvie Becaert ed Ekaterina Ivanova. Per quanto riguarda l’Italia, una discreta Michela Ponza si trova al sesto posto.

La seconda frazione però rimescola le carte. Simone Denkinger è costretta a usare ben 5 ricariche e viene ripresa sia da Svetlana Ishmouratova che da Gro Marit Istad Kristiansen, entrambi autrici di una prestazione maiuscola. A metà prova Germania, Russia e Norvegia sono quindi assieme, mentre la Francia esce definitivamente dai giochi per via di un inopinato disastro a terra di Florence Baverel-Robert. L’Italia, ottava, si tiene in quota per merito di Saskia Santer.

La terza frazione è fatale alle ambizioni tedesche. Kathrin Apel finisce nel giro di penalità dopo il tiro in piedi perdendo inesorabilmente terreno da Albina Akhatova e Gunn Marit Andreassen, riducendo così la lotta per la vittoria a Russia e Norvegia. Sprofonda anche l’Italia, con una Nathalie Santer costretta a percorrere tre volte l’anello di penalità.

In chiusura Linda Tjørhom e Olga Zaitseva danno vita a un duello equilibratissimo. La norvegese guadagna la leadership dopo il tiro a terra poiché la russa deve usare una ricarica. La moscovita però si riporta sull’avversaria nella seconda tornata e in piedi è parità assoluta (una ricarica a testa). Nell’ultimo giro la scandinava fa valere la sua maggior qualità sugli sci stretti e regala alla Norvegia la seconda vittoria consecutiva dopo il successo di Östersund. Dietro di loro Kati Wilhelm non può far altro che portare la Germania al terzo posto. L’Italia, gravata da altre due penalità di Maryke Ciaramidaro, conclude sedicesima.

HOCHFILZEN 2005 – STAFFETTA FEMMINILE
1. NORVEGIA [0+10] 1.15’27”4
2. RUSSIA [0+5] a 10”9
3. GERMANIA [1+10] a 53”4
4. SLOVENIA [0+8] a 2’11”3
5. SLOVACCHIA [0+8] a 2’59”9
6. BIELORUSSIA [2+9] a 3’35”1

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A questo antipasto segue il piatto forte della giornata, la sprint maschile, in cui c’è un forfait di lusso. Quello di Ivan Tcherezov, salito sul podio due settimane prima a Östersund.

Splende il Sole su Hochfilzen e come sovente accade su questa pista la strategia può risultare decisiva. Norvegia, Francia e Russia decidono di schierare i propri uomini migliori nel primo gruppo di partenza, mentre la Germania confida in una velocizzazione della pista e opta per aspettare. La tattica giusta è quella tedesca, ma la vittoria andrà ai norvegesi. Capita quando si hanno a disposizione dei veri e propri outsider che per di più si mettono a sparare bene.

Fra la sorpresa generale il successo viene conquistato da Frode Andresen. Nell’inverno in corso il blasonato trentaduenne aveva faticato oltremodo, tanto da non essere mai entrato in zona punti, e soprattutto alla luce dei risultati degli ultimi anni sembrava aver ormai imboccato la parabola discendente. Infatti il suo ultimo successo risaliva al 5 dicembre 2002 e la stagione precedente, il 2004-’05, era stata la peggiore della sua carriera.

Invece oggi il norvegese di Rotterdam risorge. Lo scandinavo, partito con il pettorale 106, copre tutti i bersagli e, approfittando della pista velocizzata, realizza il quinto tempo sugli sci stretti tornando al successo dopo oltre 3 anni.

La sua vittoria però rimane in sospeso per alcuni minuti poiché alle sue spalle il compagno di squadra Lars Berger, pettorale 112, sta andando ancora più forte. Il ventisettenne però commette un errore in piedi e deve accontentarsi della piazza d’onore a 15”2 dal vincitore. Curiosamente quindi le prime due posizioni sono occupate da due atleti che non avevano ancora marcato punti.

Il podio viene completato da Sven Fischer, il quale realizza il primo acuto stagionale. Il tedesco appare pienamente recuperato dai ripetuti guai fisici e dimostrandosi molto competitivo nel fondo flirta a lungo con la vittoria a dispetto di un errore a terra. Alfine però dovrà accontentarsi del terzo posto a quasi 34” da Andresen.

Quarta piazza per un Alexander Wolf in grande spolvero e capace addirittura di realizzare il miglior passo gara. Il teutonico deve però rinunciare alla top-three a causa di due penalità e soprattutto vedendosi beffato sul traguardo per soli 9 decimi dal caposquadra, decisamente più rapido nella tornata conclusiva.

I due tedeschi impediscono alla Norvegia di realizzare una tripletta poiché la quinta posizione viene occupata da Ole Einar Bjørndalen, penalizzato dal basso pettorale di partenza ma infine quinto a meno di 3” da Fischer.

In realtà il podio avrebbe potuto essere tutto norvegese se Alexander Os non fosse stato protagonista di un clamoroso svarione. Il venticinquenne scandinavo chiude quarantaquattresimo perché viene penalizzato di due minuti per essersi incredibilmente dimenticato di percorrere l'anello di penalità dopo aver commesso l'unico errore di giornata al tiro in piedi. Senza tale incredibile svista avrebbe probabilmente concluso davanti a Fischer.

Confermano quanto di buono fatto nell’individuale il russo Sergei Tchepikov e il polacco Tomasz Sikora, rispettivamente sesto e settimo, mentre l’ottava piazza è appannaggio di un atleta per il quale vale il medesimo discorso fatto per Andresen e Berger. Il bielorusso Oleg Ryzhenkov approfitta dell’alto numero di partenza (92) e marca punti per la prima volta in stagione superando un solido Stian Eckhoff e il caposquadra Vladimir Dratchev.

Grande sconfitta di giornata la Francia, probabilmente vittima di una scelta di materiali particolarmente infelice. Raphael Poirée, migliore tra i transalpini, è solamente diciottesimo nonostante lo zero al poligono! Delude Michael Greis, ventisettesimo, ma in questo caso può biasimare solo sé stesso e le 4 penalità al tiro.

Niente di nuovo sotto il Sole in casa Italia. Renè Laurent Vuillermoz ribadiscce di essere il più competitivo del team piazzandosi 21° con un bersaglio mancato e risultando l'unico azzurro a entrare in zona punti, dalla quale rimane escluso per pochi secondi Wilfried Pallhuber (0+1), trentaquattresimo. Concludono invece nelle retrovie Paolo Longo, Christian De Lorenzi e Mattia Cola, decisamente troppo fallosi al poligono.

Ole Einar Bjørndalen rafforza la propria leadership nella classifica generale di Coppa del Mondo portandosi a 173 punti contro i 141 di Poirée, i 122 di Ekchoff, i 103 di Kruglov e i 102 di Sikora.

C’è un “però”. I norvegesi più forti hanno già programmato di disertare l’appuntamento di Brezno-Osrblie, in calendario la settimana prossima, per privilegiare la preparazione ai Giochi olimpici di Torino.

Prima della tappa slovacca, quella di Hochfilzen si chiuderà domenica 11 dicembre con la staffetta maschile.

 

POS

|

ATLETA

|

NAT

|

TIRO

|

TEMPO

1

|

ANDRESEN Frode

|

NOR

|

0+0

|

25:08.7

2

|

BERGER Lars

|

NOR

|

0+1

|

+15.2

3

|

FISCHER Sven

|

GER

|

1+0

|

+33.9

4

|

WOLF Alexander

|

GER

|

1+1

|

+34.8

5

|

BJOERNDALEN Ole Einar

|

NOR

|

1+1

|

+36.7

6

|

TCHEPIKOV Sergei

|

RUS

|

0+0

|

+37.3

7

|

SIKORA Tomasz

|

POL

|

1+0

|

+43.4

8

|

RYZHENKOV Oleg

|

BLR

|

0+1

|

+45.8

9

|

ECKHOFF Stian

|

NOR

|

0+1

|

+46.6

10

|

DRACHEV Vladimir

|

BLR

|

0+1

|

+53.0

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