L'epico duello tra Bjørndalen e Poirée infiamma le mass start di Anterselva. Fra le donne monologo di Glagow

L'epico duello tra Bjørndalen e Poirée infiamma le mass start di Anterselva. Fra le donne monologo di Glagow
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BiathlonBiathlon - 10 anni fa

L'epico duello tra Bjørndalen e Poirée infiamma le mass start di Anterselva. Fra le donne monologo di Glagow

Il 22 gennaio 2006 ad Anterselva va in scena un duello epico tra Ole Einar Bjørndalen e Raphael Poirée. Nonostante siano già passati 10 anni, chi lo ha visto lo ricorda ancora nitidamente. Fra le donne invece la mass start si risolve in un assolo di Martina Glagow.

In mattinata tocca agli uomini e Michael Greis è nuovamente assente. Il ventinovenne tedesco, uno dei contender per la Sfera di cristallo, non ha ancora recuperato dal malanno che l’ha colpito ed è costretto a disertare la partenza in linea dopo aver già dato forfait per l’inseguimento, vedendo così scemare le proprie chance di lottare per la classifica generale.

La gara regala uno dei migliori episodi della più grande rivalità nella storia del biathlon maschile, quella tra Ole Einar Bjørndalen e Raphael Poirèe. Sin dalle battute iniziali i due tengono un passo molto sostenuto trasformando il gruppo in un lungo serpentone. Il norvegese e il francese sono perfetti al tiro e staccano il resto della concorrenza, alzando ulteriormente il livello dell’asticella.

Lo scandinavo tra assenze strategiche e malanni ha saltato tre tappe consecutive e non vince dal 27 novembre, un periodo per lui troppo lungo. Il transalpino, dopo l’opaca sprint, ha disertato l’inseguimento proprio per avere più energie nella prova odierna. Insomma, entrambi vogliono primeggiare a tutti i costi e sugli sci menano come fabbri, scambiandosi sovente il ruolo di battistrada per imporre il proprio ritmo all’altro.

Al secondo poligono Bjørndalen spara più rapidamente sui primi colpi, ma va in crisi sull’ultimo e deve rifiatare. Poirée, più lento, è però più costante, quindi recupera e si rialza per primo con una sessione pulita, imitato pochi secondi dopo dal rivale. I due sono nuovamente assieme e il terzo giro è la fotocopia di quello precedente con Ole e Raphael a darsi battaglia, superandosi a vicenda più volte nel tentativo di prendere il sopravvento sull’altro e dando vita a un duello epico.

Il terzo tiro è da brividi poiché i duellanti realizzano una performance assolutamente parallela. Rilasciano i primi due colpi in contemporanea, dopodiché ambedue sono costretti a rifiatare prima di coprire gli altri tre bersagli all’unisono ripartendo nuovamente appaiati.

Nella quarta tornata però le cose cambiano perché Poirée non riesce a rispondere all’ennesimo forcing di Bjørndalen che rimane da solo in testa e accumula un vantaggio di una decina di secondi. Quindi al poligono finale da’ una dimostrazione su cosa significhi il termine “fuoriclasse”. Il norvegese infatti spara con una rapidità inaudita coprendo tutti i bersagli, ripartendo prima ancora che il francese rilasci un colpo! Il trentunenne di  La Chapelle-en-Vercors sa della performance dell’avversario in virtù dei boati del pubblico e per di più commette un errore.

Bjørndalen conclude in trionfo una gara sensazionale, conquistando il 57° successo della carriera proprio nell’ultima prova prima dei Giochi olimpici di Torino. Poirée si attesta alla piazza d’onore e può comunque sorridere guardando alla graduatoria generale di Coppa del Mondo, dove la sua leadership si rafforza poiché Michael Rösch e Sven Fischer si piazzano rispettivamente decimo e ottavo. Peraltro il veterano di Oberhof si trovava addirittura in ultima posizione dopo il primo poligono, ma con una rimonta da applausi è riuscito a entrare comunque nei quartieri nobili della classifica.

Poirée è pertanto pettorale giallo con 404 punti contro i 376 di Rösch, i 367 di Fischer, i 329 dell’assente Greis, i 298 di un Alexander Wolf acciaccato e i 297 di Bjørndalen.

Tornando alla competizione odierna, il podio viene completato da Frode Andresen grazie a un inopinato zero conclusivo e a un ultimo giro da primo della classe che gli permette di avere ragione di Vincent Defrasne, a lungo terzo , ma autore di uno sciagurato 3 in chiusura che lo relega in quarta piazza appena davanti a Ivan Tcherezov. L’unico azzurro impegnato, René Laurent Vuillermoz, vive una giornata-no al tiro e conclude 28°.

Nel pomeriggio si disputa la mass start femminile, mentre la prossima gara maschile sarà l’individuale dei Giochi olimpici di Torino, fissata per l’11 febbraio.

POS

|

ATLETA

|

NAT

|

TIRO

|

TEMPO

1

|

BJOERNDALEN Ole Einar

|

NOR

|

0+0+0+0

|

38:42.3

2

|

POIREE Raphael

|

FRA

|

0+0+0+1

|

+1:22.7

3

|

ANDRESEN Frode

|

NOR

|

1+1+1+0

|

+1:38.3

4

|

DEFRASNE Vincent

|

FRA

|

1+0+0+3

|

+1:50.2

5

|

TCHEREZOV Ivan

|

RUS

|

0+0+2+0

|

+2:00.2

6

|

ECKHOFF Stian

|

NOR

|

0+0+1+2

|

+2:05.2

7

|

TCHOUDOV Maxim

|

RUS

|

1+0+2+0

|

+2:08.5

8

|

FISCHER Sven

|

GER

|

3+0+0+0

|

+2:12.4

9

|

SIKORA Tomasz

|

POL

|

1+0+0+3

|

+2:17.5

10

|

ROESCH Michael

|

GER

|

2+1+0+1

|

+2:25.2


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Nel pomeriggio scendono in pista le donne e, a sorpresa, non parte Albina Akhatova. La russa, salita sul podio nelle ultime tre gare disputate, è raffreddata e preferisce non rischiare nulla. La sua pesante assenza si aggiunge a quelle annunciate di Anna Carin Olofsson e Svetlana Ishmouratova, neppure presenti ad Anterselva.

Alla luce di quanto visto negli ultimi giorni ci si attende un nuovo capitolo nel duello tra Kati Wilhelm e Sandrine Bailly che tra sprint e inseguimento si sono dimostrate una spanna al di sopra delle avversarie. Al contrario la tedesca e la francese non sono in giornata, ed escono subito dalla contesa per le posizioni di vertice.

A essere onesti, dopo la meravigliosa mass start maschile, quella femminile regala ben poco spettacolo. Merito – perché in questo caso di merito si deve parlare – di Martina Glagow. Dopo la sfuriata iniziale di Liv Grete Poirée, destinata poi a sbagliare troppo nei poligoni centrali e a chiudere sesta, la ventiseienne bavarese prende la testa della competizione e la mantiene con assoluta autorità fino al traguardo.

La tedesca già dopo la seconda sessione di tiro ha un vantaggio di 25” sull’immediata inseguitrice, un margine che manterrà inalterato fino alla fine tenendo una lectio magistralis del termine “solidità”. Martina è molto competitiva sugli sci e non concede (quasi) nulla in piazzola, realizzando quindi un autentico assolo che le regala l’ottava vittoria della carriera – la seconda in due settimane nella mass start – format dove curiosamente prima dell’inverno in corso non aveva mai primeggiato.

La piazza d’onore è appannaggio della sua storica amica e compagna di stanza Andrea Henkel, la quale si installa in solitaria in seconda posizione già dopo il primo poligono in piedi, rimanendovi fino al termine. La ventinovenne di Großbreitenbach deve rinunciare a lottare per il successo a causa di un paio di errori di troppo, ma comunque può festeggiare il ritorno sul podio dopo quasi due mesi.

Podio su cui sventolano solo bandiere tedesche poiché il gradino più basso è occupato da Uschi Disl che oggi non ha rivali sugli sci stretti e riesce ad attestarsi al terzo posto nonostante quattro penalità, superando nell’ultimo giro la concorrenza della norvegese Linda Tjørhom e della russa Olga Zaitseva, il cui quarto e quinto posto rappresenta per entrambe una delle migliori performance stagionali.

A proposito di bandiere, nella top ten se ne vede una inedita. È quella della Moldova, rappresentata da Natalia Levchenkova, ennesimo caso di russa “biathlonisticamente” emigrata in un’altra repubblica ex sovietica. La ventottenne di Smolensk ottiene oggi il risultato più prestigioso della sua carriera precedendo addirittura Sandrine Bailly. La francese (4 errori) conclude ottava, mentre Kati Wilhelm (2+2+1+2) non va oltre la diciannovesima posizione, rimanendo comunque saldamente pettorale giallo.

Wilhelm infatti comanda la classifica generale di Coppa del Mondo con 545 punti contro i 425 di Disl, i 375 di Olofsson e Bailly – appaiate al terzo posto – e i 361 di Glagow, risalita in quinta piazza.

L’unica italiana al via, Michela Ponza, si piazza tredicesima con tre penalità. L’ormai ventisettenne gardenese sarà la punta della squadra azzurra negli imminenti Giochi olimpici di Torino che per le donne prenderanno il via il 13 febbraio.

POS

|

ATLETA

|

NAT

|

TIRO

|

TEMPO

1

|

GLAGOW Martina

|

GER

|

0+0+1+0

|

38:07.2

2

|

HENKEL Andrea

|

GER

|

1+0+1+1

|

+28.6

3

|

DISL Uschi

|

GER

|

0+2+1+1

|

+48.8

4

|

TJØRHOM Linda

|

NOR

|

1+1+0+1

|

+1:00.7

5

|

ZAITSEVA Olga

|

RUS

|

1+0+1+0

|

+1:11.4

6

|

POIREE Liv Grete

|

NOR

|

0+2+3+0

|

+1:23.7

7

|

LEVCHENKOVA Natalia

|

MDA

|

0+0+0+0

|

+1:30.7

8

|

BAILLY Sandrine

|

FRA

|

2+1+0+1

|

+1:32.2

9

|

ZUBRILOVA Olena

|

BLR

|

0+0+2+0

|

+1:47.1

10

|

NAZAROVA Olga

|

BLR

|

0+0+1+1

|

+1:52.0


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