Liv Grete Poirée in rimonta e Michael Rösch di prepotenza vincono gli inseguimenti di Ruhpolding di 10 anni fa

Liv Grete Poirée in rimonta e Michael Rösch di prepotenza vincono gli inseguimenti di Ruhpolding di 10 anni fa
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BiathlonBiathlon - 10 anni fa

Liv Grete Poirée in rimonta e Michael Rösch di prepotenza vincono gli inseguimenti di Ruhpolding di 10 anni fa

Il 15 gennaio 2006 si conclude la tappa di Ruhpolding della Coppa del Mondo di 10 anni fa. Vanno in scena due adrenalinici inseguimenti, entrambi caratterizzati da continui ribaltoni e decisi negli ultimissimi metri.

A mezzogiorno tocca alle donne e ai nastri di partenza manca Svetlana Ishmouratova, terza classificata nella sprint. La russa infatti si è ammalata e non può partire.

Per quanto si è visto due giorni prima si annuncia un duello tra Sandrine Bailly e Kati Wilhelm, le quali hanno margine sul resto delle avversarie, costrette a sperare nella loro imprecisione per entrare nella contesa per il successo.

Effettivamente la francese e la tedesca aprono subito la porta alle inseguitrici poiché commettono rispettivamente due e un errore al primo poligono, al termine del quale la teutonica comanda con una decina di secondi sulla precisa Albina Akhatova e venti sulla transalpina. Quarta, a mezzo minuto, è Martina Glagow braccata da Liv Grete Poirée (1 penalità) e da Anna Carin Olofsson (perfetta).

Alla seconda sessione a terra Wilhelm inizia a pregustare la possibilità di conquistare il primo trionfo della carriera sulle nevi di Ruhpolding poiché non sbaglia e guadagna ulteriormente terreno sulle inseguitrici. Akhatova è pulita e rimane al secondo posto, ma staccata di oltre 20”. Olofsson è nuovamente precisa e si riporta in terza posizione a circa 30” dalla battistrada. Glagow è perfetta, però sugli sci non riesce a reggere il passo della connazionale e scivola a 40”. Liv Grete e Sandrine mancano invece un bersaglio e pagano quasi un minuto.

Il terzo poligono però cambia completamente lo scenario poiché Kati sbaglia due volte e all’uscita dall’anello di penalità si ritrova terza, in compagnia della norvegese che finalmente non ha commesso errori. Le due sono staccate di una quindicina di secondi dalla svedese e dalla russa, a loro volta ripartite senza sbagliare, a differenza di Glagow e Bailly che escono di conseguenza dalla contesa.

Nel quarto giro gli equilibri cambiano poiché Akhatova ha un ritmo decisamente inferiore rispetto a quello delle altre tre, pertanto perde le code della trentaduenne di Sveg e viene ripresa dalle due inseguitrici. Olofsson si presenta in testa solitaria all’ultimo poligono, ma a differenza di quanto fatto nei tre precedenti, manca due bersagli. Al contrario tutte le componenti del terzetto alle sue spalle sono perfette e ripartono mentre la svedese è ancora impegnata nell’infausto anello.

Nei chilometri conclusivi Poirée e Wilhelm danno fondo a tutte le proprie energie. Akhatova non ha modo di replicare e si accontenta di veleggiare in tranquillità verso il gradino più basso del podio. L’equilibrio tra la norvegese e la tedesca non viene spezzato e si decide tutto in volata dove, come di consueto, la teutonica viene battuta. Infatti la ventinovenne nativa di Smalcalda, fondista sopraffina, ha un vero e proprio tallone d’Achille negli sprint finali da cui esce quasi sempre sconfitta.

Liv Grete può quindi festeggiare la ventiduesima vittoria della carriera, la prima di un inverno sin qui avaro di soddisfazioni. Sarà anche l’ultimo successo  della scandinava, destinata ad appendere sci e carabina al chiodo al termine della stagione.

Alle spalle di Akhatova si attesta Bailly, risalita al quarto posto finale grazie a uno zero a chiudere, mentre la delusa Olofsson conclude quinta.

In casa Italia buona la prova di Michela Ponza (0+0+1+1) quindicesima, mentre Nathalie Santer (0+0+2+4)sbaglia troppo e si piazza quarantaquattresima. 

In zona punti trova spazio, per la prima volta in carriera, anche Magdalena Neuner (0+1+2+0), ventunesima e autrice di una prova molto convincente.

Wilhelm, pur scottata dalla sconfitta sul filo di lana, può comunque sorridere  guardando alla classifica generale di Coppa del Mondo poiché guadagna ulteriormente terreno sulle avversarie dirette. La tedesca si è issata a 433 punti contro i 375 di Olofsson, i 328 di Ishmouratova e i 305 di Disl.

La svedese però ha già annunciato che diserterà la successiva tappa di Anterselva, dove Rotkäppchen avrà l’opportunità di andare in fuga verso la Sfera di cristallo.

POS

|

ATLETA

|

NAT

|

TIRO

|

TEMPO

1

|

POIREE Liv Grete

|

NOR

|

1+1+0+0

|

34:41.8

2

|

WILHELM Kati

|

GER

|

1+0+2+0

|

+0.1

3

|

AKHATOVA Albina

|

RUS

|

0+0+0+0

|

+23.9

4

|

BAILLY Sandrine

|

FRA

|

2+1+1+0

|

+51.1

5

|

OLOFSSON Anna Carin

|

SWE

|

0+0+0+2

|

+1:03.4

6

|

GUSEVA Natalia

|

RUS

|

1+1+0+0

|

+1:33.1

7

|

APEL Katrin

|

GER

|

1+0+0+1

|

+1:33.2

8

|

LIU Xianying

|

CHN

|

0+1+1+0

|

+1:36.4

9

|

BOGALIY-TITOVETS Anna

|

RUS

|

0+0+0+0

|

+1:50.8

10

|

GLAGOW Martina

|

GER

|

0+0+1+1

|

+2:09.2


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Nel pomeriggio tocca agli uomini e c’è massima incertezza, addirittura acuita dal fatto che nel primo giro i distacchi fra i primi si assottigliano.

Il poligono inaugurale dice malissimo a Frode Andresen e, inaspettatamente, a Michael Greis. Entrambi commettono due errori e perdono tempo prezioso. Al contrario Michael Rösch e Raphael Poirée sono perfetti, indi per cui il sassone prende il comando delle operazioni inseguito a breve distanza dal francese mentre gli altri pagano oltre venti secondi.

Il transalpino appare in giornata di grazia e riaggancia il più giovane avversario nella seconda tornata per poi rimanere solitario in testa dopo un’altra sessione pulita. Il ventiduenne teutonico invece manca un bersaglio e scivola a 20”, vedendosi avvicinato da Emil Hegle Svendsen e Ivan Tcherezov che, grazie alla perfezione in piazzola,  hanno recuperato posizioni.

Poirée fa sul serio e allunga, tanto da presentarsi al primo tiro in piedi con un vantaggio di mezzo minuto. Il terzo poligono però è un autentico bagno di sangue generalizzato poiché gli errori si sprecano. Il battistrada ne commette due, ma nonostante ciò rimane al comando perché gli immediati inseguitori non ne approfittano e alle sue spalle succede di tutto.

Svendsen si salva e, limitando a una le sue penalità, si trova a 10”. Rösch invece sbaglia due volte, vedendosi raggiunto da Stian Eckhoff, Sergei Tchepikov e… René Laurent Vuillermoz! Questi ultimi, partiti da lontano, stanno scalando la classifica grazie alla loro precisione entrando clamorosamente nella contesa per il podio da cui, invece, esce Tcherezov, costretto a girare tre volte.

Nel quarto giro la situazione cambia. Il leader allunga su Svendsen, dietro al quale invece succede di tutto. Eckhoff fatica e perde le code del gruppetto in lotta per la terza posizione, mentre Andresen – a dispetto di cinque errori – si ripresenta nei quartieri nobili della classifica grazie a un ritmo elevatissimo trascinando nella sua scia Pavel Rostovtsev.

Dunque Poirée entra all’ultimo poligono in testa, e con margine. Svendsen è staccato di una quindicina di secondi, mentre a poco meno di mezzo minuto si presenta un quintetto. Il francese manca un bersaglio, ma spara rapidamente. Svendsen replica forzando al massimo i tempi, ma sbaglia a sua volta. Rösch, Rostovtsev e Tchepikov  sono invece puliti, a differenza di Andresen e di Vuillermoz che dopo tre sessioni perfette incappa in uno sciagurato 4.

Per il transalpino sembra fatta, nonostante l’errore, poiché esce dal poligono con vantaggio sul tedesco e sui due russi. Invece, nei chilometri finali, il francese paga inaspettatamente dazio e viene agganciato dai tre inseguitori. Dopo un breve periodo di studio, Rösch da’ fuoco alle polveri sull’ultima salita e attacca con decisione. Rostovtsev cede, mentre Poirée e Tchepikov, seppur in difficoltà, restano al gancio.

Il teutonico lancia una lunghissima volata e riesce a resistere al ritorno dei due avversari tagliando il traguardo per primo fra il tripudio del pubblico. Il pittoresco ventiduenne di Altenberg può quindi festeggiare la prima vittoria della sua carriera e non si lascia sfuggire l’occasione di aizzare gli spettatori in festa. Poirée si deve accontentare della piazza d’onore, mentre Tchepikov, terzo, stabilisce un record.

Alla tenera età di 38 anni e 351 giorni il russo diventa l’atleta più anziano a essere mai salito sul podio di una gara di Coppa del Mondo. Il primato non avrà lunga vita poiché verrà battuto prima da Halvard Hanevold e poi da Ole Einar Bjørndalen.

Rostovtsev chiude quarto, Eckhoff quinto. Sesto l’austriaco Wolfgang Rottmann, risalito con prepotenza nel finale. Andresen conclude settimo, mentre Svendsen è nono. Giornata deludente per i big tedeschi Sven Fischer, undicesimo, e Michael Greis, sedicesimo.

Alla fine due italiani entrano in zona punti. Vuillermoz, dopo aver lottato per il podio, si colloca in ventunesima piazza poco davanti a Wilfried Pallhuber, ventitreesimo. Christian De Lorenzi finisce trentaduesimo e Paolo Longo quarantottesimo.

Guardando alla classifica generale di Coppa del Mondo, Poirée allunga portandosi a 344 punti contro i 317 di Fischer, i 313 di Rösch, i 295 di Greis e i 292 di Alexander Wolf, oggi neppure partito. Bjørndalen, che non gareggia dal 10 dicembre, è praticamente doppiato a quota 173

POS

|

ATLETA

|

NAT

|

TIRO

|

TEMPO

1

|

ROESCH Michael

|

GER

|

0+1+2+0

|

39:08.4

2

|

POIREE Raphael

|

FRA

|

0+0+2+1

|

+0.1

3

|

TCHEPIKOV Sergei

|

RUS

|

0+0+1+0

|

+0.6

4

|

ROSTOVTSEV Pavel

|

RUS

|

1+0+1+0

|

+5.0

5

|

ECKHOFF Stian

|

NOR

|

0+1+0+0

|

+15.8

6

|

ROTTMANN Wolfgang

|

AUT

|

0+0+2+0

|

+18.7

7

|

ANDRESEN Frode

|

NOR

|

2+1+2+1

|

+19.0

8

|

DEFRASNE Vincent

|

FRA

|

0+0+2+0

|

+26.9

9

|

SVENDSEN Emil Hegle

|

NOR

|

0+0+1+1

|

+33.8

10

|

TCHEREZOV Ivan

|

RUS

|

0+0+3+0

|

+40.2


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Dalla Germania ci si sposta in Italia. A partire dal 19 gennaio si gareggia ad Anterselva.

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