Sandrine Bailly guida la Francia al trionfo in una staffetta piena di ribaltoni

Sandrine Bailly guida la Francia al trionfo in una staffetta piena di ribaltoni
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BiathlonBiathlon - 10 anni fa

Sandrine Bailly guida la Francia al trionfo in una staffetta piena di ribaltoni

Giovedì 5 gennaio 2006 a Oberhof si disputa la staffetta femminile, prima gara dell’anno solare 2006 dedicata al gentil sesso.  Esattamente come il giorno prima l’atmosfera è surreale e onirica per via della fittissima nebbia e dell’illuminazione coi palloni a elio.

La tappa della Turingia è flagellata da alcune assenze di grido. Su tutte quella della russa Olga Zaitseva che, nonostante l’ottima posizione in classifica generale, ha deciso di privilegiare gli allenamenti in vista dei Giochi olimpici di Torino. La stessa scelta è stata fatta anche da Albina Akhatova e dall’Italia. Il team azzurro, privo delle sue atlete più forti, non si schiera neppure al via della gara odierna essendo presente a Oberhof con un’unica donna.  

La prova si apre con condizioni difficilissime. La nebbia è preponderante e si fatica a vedere a 50 metri, pertanto sparare è oltremodo complicato.

È la Russia, in testa solitaria al termine del lancio, a lasciare il segno nelle fasi iniziali. La miglior Olga Pyleva della stagione si rende protagonista di una frazione autoritaria e stacca tutte le avversarie, consegnando alle compagne di squadra un margine di mezzo minuto su un terzetto guidato dalla Germania padrona di casa, costretta a inseguire a causa di un giro di penalità patito da Uschi Disl. Seguono la Francia, con una Delphyne Peretto tanto precisa quanto in grossa difficoltà sugli sci, e l’estemporaneo Canada per merito di un’incisiva Zina Kocher. La Norvegia è quinta, ma il distacco è elevatissimo e si aggira attorno al minuto e dieci. Tora Berger infatti ha dovuto percorrere due volte l’anello di penalità, così come Ekaterina Ivanova. La Bielorussia cambia quindi a un minuto e mezzo.

La seconda frazione ribalta completamente le gerarchie. Svetlana Ishmouratova sbaglia pesantemente a terra (2 penalty loops per lei) e viene sopravanzata da diverse concorrenti. Dopo il poligono in piedi anche Andrea Henkel deve percorrere un anello di penalità e la leadership viene ereditata dalla precisissima Florence Baverel-Robert. La Germania e la Francia cambiano però appaiate perché la transalpina fatica oltremodo nel fondo, mentre la tedesca vola sulle nevi dove è cresciuta. Un’impressionante performance di Olga Nazarova, rapidissima per i suoi standard sugli sci e soprattutto precisa, riporta la Bielorussia al terzo posto a 15” dalla coppia leader. La Russia  è quarta ed  scivolata a 45”, mentre la Norvegia perde ulteriormente terreno con la fallosa Gro Marit Istad-Kristiansen.

Nella terza frazione la nebbia si fa ancora più fitta, aumentando ulteriormente le difficoltà al tiro. Di conseguenza i ribaltoni si sprecano. La Germania va in fuga dopo il tiro a terra da dove Katrin Apel riparte dopo aver usato solo sei proiettili. Al contrario Sylvie Becaert deve fare un giro di penalità e viene sorpassata dalla Russia della perfetta Joulia Makarova. Dal canto suo Liudmilla Ananko si salva in extremis dall’infausto anello e tiene a galla la Bielorussia. In piedi però succede di tutto. Apel copre solo tre bersagli e deve girare due volte, alle sue spalle Makarova evita la penalità con l’ultimo colpo, mentre Becaert usa due ricariche. In mezzo a questo tourbillon Ananko si inventa un poligono irreale, sparando con clamorosa rapidità, come se la nebbia non esistesse, e guadagnando pesantemente terreno sulle avversarie invece balbettanti. La Bielorussia cambia quindi in testa, inseguita a 13” dalla Germania e a mezzo minuto da Russia e Francia. Fuori gioco il resto del mondo.

L’ultima frazione è una progressione irresistibile di Sandrine Bailly.  La transalpina si mangia la pista e inizia ad abbattere il ritardo dalla vetta. Neppure Kati Wilhelm, una volta ripresa, riesce a reggere il ritmo della francese e ne perde le code. Le condizioni al poligono migliorano e non si vedono disastri come nelle precedenti fasi di gara. Bailly prende il comando dopo il tiro in piedi, saluta al compagnia e taglia il traguardo in trionfo regalando il successo alla Francia che torna a vincere una staffetta femminile dopo quasi tre anni. Piazza d’onore per la Germania, mentre il podio viene completato dalla Bielorussia con Olena Zubrilova incapace di rispondere alla ventiseienne di Belley e alla ventinovenne di Smalcalda. La Russia, presentatasi in formazione rimaneggiata, conclude quarta poiché Olga Anisimova non ha il passo per reggere il confronto con più blasonate avversarie.

OBERHOF – STAFFETTA FEMMINILE
1. FRANCIA [1+10] 1.22’34”3
2. GERMANIA [4+15] a 7”1
3. BIELORUSSIA [2+11] a 19”3
4. RUSSIA [2+11] a 1’04”5
5. CINA [2+21] a 1’08”5
6. NORVEGIA [5+18] a 2’25”3

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Il programma della tappa prevede che il 6 gennaio si disputi la sprint maschile e le donne tornino in pista il 7. Non sarà così perché nel giorno dell’Epifania Oberhof sarà avvolta da una nebbia che non permetterà di vedere i bersagli. La gara degli uomini verrà pertanto rinviata e si terranno due competizioni sabato 7.

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