Il 25 febbraio 2006 sulla pista di Cesana San Sicario il programma del biathlon ai XX Giochi olimpici invernali termina con la mass start femminile. La gara segna la consacrazione di una fondista fallita riciclatasi con successo nel biathlon e, soprattutto, regala l’ultimo commovente acuto di una delle icone storiche della disciplina.
Quando il colpo di pistola dello starter da' il via alla competizione, nevica copiosamente ormai da un'ora e mezza. La pista dunque è durissima, di conseguenza non è difficile prevedere che le biathlete con più qualità sugli sci stretti saranno oltremodo avvantaggiate dal contesto.
I favori del pronostico sono pertanto tutti per il quartetto composto da Kati Wilhelm, Anna Carin Olofsson, Uschi Disl e Sandrine Bailly. Il resto delle concorrenti dovrà rimanere alla finestra nella speranza che costoro, oltre a essere rapide, siano anche alquanto imprecise.
Quali siano i valori in campo lo si capisce sin dall’uscita del primo poligono. Wilhelm, la svedese e la francese – tutte pulite in piazzola – hanno già accumulato 17” di vantaggio su tutte le avversarie, compresa Disl, che dal canto suo ha commesso un errore e perso contatto dal terzetto di testa.
Il secondo tiro a terra riduce a due il numero delle battistrada. Infatti solo la ventinovenne di Zella-Mehlis e Olofsson sono precise, mentre Bailly manca un bersaglio e viene ricacciata indietro. La veterana bavarese stavolta è perfetta e si riporta in terza piazza, a una ventina di secondi dal tandem al comando.
Come ne “I dieci piccoli indiani” il gruppo (in questo caso delle leader) perde un pezzo per volta. Infatti alla terza sessione di sparo la scandinava trova nuovamente lo zero, mentre Wilhelm manca l’ultimo bersaglio, scivolando a 24”. Anche Disl si ritrova a percorrere l’anello di penalità, da cui esce comunque terza, seppur a 47” dalla vetta. Quarta, a quasi un minuto, Martina Glagow. Costei, nonostante non possa competere con le avversarie sugli sci, guadagna in maniera impressionante grazie alla rapidità nel rilasciare i colpi. Bailly invece commette due errori e alza definitivamente bandiera bianca.
Nel quarto giro Anna Carin allunga in maniera importante su Kati e si presenta all’ultimo poligono con oltre mezzo minuto di margine. La svedese non manda a segno il terzo colpo, ma gestisce al meglio i due successivi e limita i danni. Dietro di lei la tedesca trova lo zero e riparte staccata di 10”. I due metalli più pregiati sono assegnati, mentre nella corsa al gradino più basso del podio Martina è precisa e guadagna la terza posizione con 14” di vantaggio su Uschi, costretta a percorrere l’anello di penalità.
Non c’è lotta per la vittoria, poiché Olofsson ne ha di più e conquista la medaglia d’oro in trionfo. Incredibile pensare come solo quattro anni prima, a Salt Lake City 2002, concludesse nelle retrovie le gare di sci di fondo! Imbracciata la carabina l’atleta di Sveg ha invece iniziato un rapido percorso di crescita, consacrato dall’odierno successo a Cinque cerchi.
Anche la medaglia d’argento va a chi si è convertita al biathlon. Non va dimenticato come Wilhelm, prima di trasformarsi nella biathleta completa di oggi, sia stata una fondista di buon livello nella seconda metà degli anni ’90.
La medaglia di bronzo è invece appannaggio di colei che in Germania viene soprannominata “Turbo-Disl”. Infatti con una tornata conclusiva strappacuore la veterana bavarese svernicia le tre avversarie uscite davanti a lei dall’ultimo poligono, chiudendo in bellezza la sua carriera nell’ambito dei Giochi.
Peraltro Ursula, detta “Uschi”, si prende il lusso di salire sul podio per la quinta volta in altrettante partecipazioni olimpiche. A livello individuale ha conquistato il bronzo nella 15 km di Lillehammer 1994 e in quella di Nagano 1998, edizione in cui ha ottenuto anche l’argento nella sprint, bissato poi nel 2002, prima di concludere con l’odierno terzo posto. Gli ori sono arrivati “solo” con la staffetta, sia nel 1998 che nel 2002, giunti dopo gli argenti ottenuti nel 1992 e 1994. All'alba del 2016 Disl è ancora la biathleta a vantare più medaglie olimpiche sia individuali che a livello globale.
Inoltre la sua prestazione è la miglior risposta al luminare Uwe Müßiggang, che non la riteneva all’altezza di partecipare alla staffetta di due giorni prima. Fortunatamente l’head coach tedesco farà tesoro di questa scelta tafazziana in vista di Vancouver 2010, quando… Ah no. Quattro anni dopo questo illustre pensatore ne combinerà un’altra delle sue, escludendo Magdalena Neuner dal quartetto.
Tornando in Piemonte e al 2006, l’unica azzurra in gara – Michela Ponza – fa il possibile e si piazza undicesima.
A causa della sperequazione della gloria, in ambito femminile i Giochi di Torino non trovano una vera e propria donna copertina. Per ragioni diverse se la meriterebbero tutte le quattro vincitrici delle gare individuali. L’unica certezza è il fallimento totale della Norvegia, che ha deluso ogni possibile aspettativa.
Con la piazza d'onore odierna Wilhelm fa un altro passo verso la conquista della Sfera di cristallo, poiché si issa a quota 688 punti, lasciando le avversarie a lottare per gli altri due gradini del podio. Disl infatti è seconda a 516, inseguita da Glagow (507), Olofsson (505), Bailly (491) e Ishmouratova (466).
La prossima gara femminile è fissata per il 9 marzo, a Pokljuka.
POS |
| |
ATLETA |
| |
NAT |
| |
TIRO |
| |
TEMPO |
1 |
| |
OLOFSSON Anna Carin |
| |
SWE |
| |
0+0+0+1 |
| |
40:36.5 |
2 |
| |
| |
GER |
| |
0+0+1+0 |
| |
+18.8 |
|
3 |
| |
| |
GER |
| |
1+0+1+1 |
| |
+41.9 |
|
4 |
| |
GLAGOW Martina |
| |
GER |
| |
1+0+1+0 |
| |
+57.1 |
5 |
| |
BAVEREL Florence |
| |
FRA |
| |
1+1+0+0 |
| |
+1:04.0 |
6 |
| |
NAZAROVA Olga |
| |
BLR |
| |
0+0+1+0 |
| |
+1:14.0 |
7 |
| |
LIU Xianying |
| |
CHN |
| |
0+0+1+1 |
| |
+1:20.7 |
8 |
| |
DAFOVSKA Ekaterina |
| |
BUL |
| |
1+1+0+1 |
| |
+1:32.9 |
9 |
| |
AKHATOVA Albina |
| |
RUS |
| |
2+0+0+0 |
| |
+1:43.0 |
10 |
| |
BAILLY Sandrine |
| |
FRA |
| |
0+1+2+1 |
| |
+1:45.0 |
Clicca qui per i risultati completi.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Breuil-Cervinia | 13/15 | 60-150 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 10-40 cm |
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