"Cosa salverà Svetlana Sleptsova?" e in Russia si scatena un acceso dibattito (ma tutti sono d'accordo nel criticare Pichler)

'Chi salverà Svetlana Sleptsova?' e in Russia si scatena un acceso dibattito (ma tutti sono d'accordo nel criticare Pichler)
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"Cosa salverà Svetlana Sleptsova?" e in Russia si scatena un acceso dibattito (ma tutti sono d'accordo nel criticare Pichler)

Nella giornata di ieri Svetlana Sleptsova è diventata una sorta di "caso" meditico in seguito a un articolo a lei dedicato in cui, tra gli addetti ai lavori, c'è chi non si è tirato indietro da critiche anche piuttosto feroci (soprattutto verso Wolfgang Pichler). In serata la federazione, per bocca di Aleksander Tikhonov, è intervenuta ufficialmente.

Il sito championat.com ha dedicato all'atleta un articolo dall'eloquente titolo "Cosa può salvare Sleptsova?" in cui si fa notare come la ventottenne di Khanty-Mansiysk non abbia mai lasciato indifferente la platea in quanto, grazie a quelli che possono essere definiti atteggiamenti da primadonna, si è creata una vasta schiera di fan e un'altrettanto vasta fila di oppositori.

Sleptsova sta cercando di costruirsi una "seconda carriera" lavorando con Valery Medvedtsev, biathleta di grido negli anni '80, marito di Olga Medvedtseva e ora uno dei tecnici più importanti della regione di Krasnoyarsk.

Valery Zhakarov, uno dei precedenti allenatori di Svetlana, l'ha difesa dicendo che la sua rovina è il fatto "di essere troppo suggestionabile e di aver ascoltato troppi truffatori come Pichler" aggiungendo di avere fiducia in un suo ritorno ad alto livello a partire però dalla stagione 2015-'16. Infatti a suo modo di vedere l'attuale inverno deve servire per recuperare appieno la forma fisica e lasciarsi alle spalle molti condizionamenti psicologici negativi.

Al contrario Anatoliy Hovantsev, uno dei mentori della ventottenne di Khanty-Mansiysk, l'ha criticata duramente affermando "finché non metterà da parte la sua testardaggine, non progredirà mai e il suo tempo sta scadendo. Deve assolutamente cambiare il suo approccio alle gare, ma per farlo non ha voluto lavorare con me e non ha voluto lavorare con il consulente norvegese. A quanto ho capito Pichler non ha assolutamente posto attenzione su questo particolare. Io capisco che alla sua età non sia facile cambiare, ma con l'attuale tecnica rischia di non vedere la linea del traguardo perché spreca troppe energie sul percorso".

Incredibilmente le parole più pacate vengono da Aleksander Tikhonov, vice-presidente della federazione russa che, in serata, ha scritto quanto segue sul sito federale ufficiale:

"Tutto dipende da lei. È un'atleta seria ed esperta, capace di vincere un oro olimpico. Abbiamo parecchi esempi di atlete ritornate al top dopo lunghe assenze. In passato ho convinto Olga Medvetseva e Olga Zaitseva a ritornare in attività ed entrambe sono state capaci di vincere medaglie olimpiche nella loro seconda carriera.

Ho consigliato a Sveta di porre attenzione all'alimentazione e al fatto di fortificare le difese naturali del suo fisico. Inoltre le ho detto che non è necessario partire a tutta in ogni competizione come sua abitudine. Io sono stato il biathleta più forte del mondo e non sono mai partito forte, ma negli ultimi giri ero sempre velocissimo.

Per prima cosa deve stare in salute, quindi il recupero viene successivamente. Io la supporterò sempre e sono convinto che la scelta di Valery Medvedtsev sia la più giusta".

 

Insomma, come detto in principio Sleptsova non lascia nessuno indifferente. Non solo tra gli appassionati, ma anche tra i tecnici. L'unica cosa certa è che Wolfgang Pichler ha lasciato un pessimo ricordo di sé in Russia.

Svetlana, membro del quartetto russo vincitrice dell'oro olimpico a Vancouver 2010 in staffetta, 5 vittorie e 16 podi in Coppa del Mondo, è dati alla mano una delle sei biathlete più vincenti in attività (meglio di lei solo Domracheva, Mäkäräinen, Kuzmina, Zaitseva e Soukalova).

La ventottenne di Khanty-Mansiysk un mese fa ha ammesso di essere stata sull'orlo del ritiro, ma ora si sta allenando con la squadra regionale di Krasnoyarsk. È estremamente improbabile vederla coinvolta nelle selezioni russe per le prime tre tappe di Coppa del Mondo e Ibu Cup e il primo appuntamento ufficiale potrebbe essere l'Izhevsk Rifle di fine dicembre dove saranno in palio posti per le gare internazionali di gennaio.

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