Dorothea Wierer: "Non capisco Mäkäräinen. A 30 anni io non sarò più in attività"

SULLA TENDENZA A SBAGLIARE TROPPO IN CHIUSURA
"Continuo ad avere problemi con l'ultimo colpo. So che la soluzione è dentro la mia testa, ma credo che l'unica soluzione sia continuare ad allenarsi e prima o poi l'errore di pensarci in maniera particolare sparirà".

SU Anterselva E POPOLARITA' DEL BIATHLON IN ITALIA
"Ad Anterselva ero letteralmente a pezzi per via delle continue interviste. Interviste al mattino, interviste alla sera, interviste prima della gara e interviste dopo la gara. Fortunatamente non hanno ancora inventato la tecnologia per distrarre gli atleti in pista. Sembrava che tutta la tappa riguardasse solo me. Generalmente il biathlon non è molto popolare in Italia, ma durante la tappa di Anterselva mi volevano tutti.

Non ci aspettavamo tutta questa attenzione e non potevo rifiutarmi. Proprio perché il nostro sport non è molto popolare in Italia ho parlato il più possibile di ciò che facciamo, per cercare di appassionare più persone. Credo quindi che molte energie siano state usate nella 'promozione' del nostro sport ed è questa la ragione per cui in gara non sono andata benissimo".

SUL SUO FUTURO E LA DURATA DELLA CARRIERA
"A maggio mi sposerò ed è difficile dire come cambierà la mia vita dopo il matrimonio. Sinceramente non sto neppure pensando alla prossima stagione. Posso assicurarvi al 100% che quando avrò 30 anni non sarò più una biathleta. Io non concepisco il fatto di praticare sport professionistico all'età, per esempio, di Kaisa Mäkäräinen.

Però ognuno di noi è una persona diversa, io non credo di aver motivazioni per andare avanti così a lungo. Per me è importante costruire una famiglia. Sicuramente avrò dei bambini, ma non posso dire quando. Nessuno sa come vanno queste cose".