Con la fine della stagione agonistica è ora possibile approfondire una serie di temi e argomenti di discussione emersi nel corso dell'inverno. Fra di essi vi è sicuramente il confronto tra i due più grandi biathleti di ogni tempo, Ole Einar Bjørndalen e Martin Fourcade.
È indubbio che il norvegese sia un fenomeno assoluto, uno dei migliori atleti mai visti nella storia degli sport invernali tout-court. Oltre all'infinita mole di successi ottenuti in carriera, ciò che dello scandinavo sorprende maggiormente è la longevità agonistica.
Solo poche settimane fa, a 42 anni suonati, il veterano di Simostranda è riuscito a conquistare tre medaglie individuali ai Mondiali. Proprio i brillanti risultati dell'annata appena conclusa, hanno spinto Bjørndalen a posticipare il proprio ritiro e proseguire fino ai Giochi olimpici del 2018.
Al tempo stesso però, non può passare sottotraccia il dominio che Fourcade ha instaurato nell'ultimo lustro e che gli ha permesso di costruirsi un palmares secondo solo a quello di Ole Einar.
A livello assoluto il francese è ancora dietro al più anziano avversario e in alcuni ambiti il gap è decisamente marcato. Per esempio in tema di vittorie il norvegese comanda 95 a 49; se guardiamo ai podi siamo 178 a 93. Le medaglie individuali complessive nei grandi appuntamenti vedono il nordico in vantaggio 34 a 17.
Tuttavia, nonostante gli oltre 14 anni di differenza, in altre voci il catalano ha già avvicinato il biathleta del Buskerud. Per esempio ponendo lo sguardo sulle Coppe del Mondo assolute Bjørndalen è a 6, ma il ventisettenne di Fort Romeu ha toccato quota 5; alla voce Sfere di cristallo di specialità siamo 20 a 16 e contando le medaglie d'oro nei main events leggiamo 16 a 11.
Abbiamo quindi deciso di verificare quale fosse il palmares del più vincente di tutti i tempi all'età di Fourcade. Per avere un assoluto parallelismo abbiamo considerato l'anno di nascita.
Quello appena terminato è stato il settimo inverno da senior del transalpino. Con gli attuali criteri Ibu (si abbandona definitivamente la categoria junior nella stagione che inizia nell'anno solare del proprio ventunesimo compleanno), la settima annata agonistica da senior di Bjørndalen è stata il 2001-'02.
Pertanto abbiamo effettuato un confronto fra i due tenendo in considerazione quanto raccolto fino all'anno delle rispettive 28 primavere, basandoci su diversi criteri di rendimento.
Va rimarcato come per avere un raffronto equo sulle singole gare sia indispensabile ragionare sul piano percentuale. A metà anni '90 si disputavano meno competizioni rispetto a quelle attuali, indi per cui i numeri assoluti non renderebbero giustizia.
Bjørndalen al 2001-'02 vs Fourade al 2015-'16.
Dunque, come si può notare, a parità di età il confronto volge inequivocabilmente in favore di Martin Fourcade che a livello tout-court vanta percentuali di vittoria, piazzamenti sul podio e presenze nella top ten migliori di Bjørndalen.
Il francese sovrasta il norvegese anche in tema di rendimento nei grandi appuntamenti (Giochi olimpici e Mondiali), avendo vinto quasi il triplo degli ori e il doppio delle medaglie complessive.
Il dato più eclatante però riguarda le Coppe del Mondo con il transalpino a comandare 5-1 in quelle assolute e 16-5 in quelle di specialità. Soprattutto è spaventosa la percentuale di successi del catalano nella graduatoria generale, superiore al 50% delle stagioni affrontate sinora!
I numeri appena esposti testimoniano due fatti incontestabili:
1) Nella prima metà della carriera, Martin Fourcade è superiore a Bjørndalen. Senza se e senza ma. Troppa è la differenza fra i due perché vi possano essere dubbi.
2) La seconda metà della carriera di Bjørndalen, che ha raccolto la maggior parte dei suoi successi fra i 30 e i 35 anni, è stata eccezionale.
Nessuno ha il dono della preveggenza, ma non si può escludere che un Fourcade in salute e adeguatamente motivato possa proseguire sulla strada sinora percorsa.
D'altronde nel biathlon generalmente si raggiunge la piena maturità agonistica proprio a cavallo della trentina. Per di più esistono svariati esempi di atleti non più giovanissimi capaci di performare al massimo livello anche in età sportivamente avanzata.
Senza voler scomodare fenomeni assoluti, si può pensare ai vari Björn Ferry, Carl Johan Bergman e Simon Eder. Nessuno di loro è un fuoriclasse, ma ognuno di essi si è tolto - o si sta togliendo - grandi soddisfazioni a ridosso delle 35 primavere.
La domanda quindi è una sola. Alla luce di quanto finora, Fourcade può superare Bjørndalen e strappargli il titolo di più grande di tutti tempi?
Oggettivamente, appare estremente difficile che tutti i primati di Ole possano cadere. Dipenderà da molti fattori. La probabile crescita di Johannes Bø, il mantenimento della competitività da parte di Martin e soprattutto la durata della sua carriera che, probabilmente, è nelle mani della figlioletta Manon.
Di sicuro, alla luce del vantaggio storico accumulato sinora, in futuro la possibilità di vedere il francese sorpassare lo scandinavo in svariati ambiti è concreta.
Se questo avverrà davvero, lo scopriremo solo vivendo.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
Breuil-Cervinia | 13/15 | 60-150 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Più letti in biathlon
Dorothea Wierer soddisfatta del terzo posto nella Mass Start di Sjusjoen
Al ritorno in gara dopo nove mesi, la trentaquattrenne campionessa fornisce due prestazioni convincenti nelle prove di apertura della stagione invernale norvegese dove brilla Ingrid Tandrevold.
3