I fratelli coltelli del biathlon. Famigliari, ma anche avversari

Trionfo dei fratelli Bø nella sprint dei Mondiali: oro Johannes, bronzo Tarjei!
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I fratelli coltelli del biathlon. Famigliari, ma anche avversari

In uno sport individuale è inevitabile che in pista ci si possa trovare, come avversario, il sangue del proprio sangue. In tal senso quand'è che i fratelli diventano coltelli? Andiamo a vedere quali sono i casi più eclatanti della storia.

A oggi si contano otto famiglie in grado di produrre più di un atleta capace di salire sul podio nel massimo circuito. Tre di fratelli, altrettante con l'accoppiata fratello-sorella e due di sorelle.

Al riguardo si notano alcuni dati curiosi.

1) Più della metà proviene dalla Norvegia (cinque);
2) Tutte e tre le coppie che coinvolgono entrambi i sessi hanno ambedue i propri componenti capaci di vincere una gara;
3) Al contrario solamente una delle cinque coppie di fratelli dello stesso sesso ha due vincitori;
4) Generalmente il minore è "quello forte" della famiglia.

In linea teorica il palmares più ricco in assoluto è quello dei Bjørndalen. Il merito però è quasi esclusivamente di Ole (94 vittorie e 171 podi nel biathlon, a cui si aggiungono un successo e tre podi nel fondo), mentre Dag si è limitato al "minimo sindacale" di un podio.

Anche nel caso della famiglia Fourcade c'è grande squilibrio, seppur non così marcato. Martin vanta 39 successi e 77 top-three, Simon nessuna affermazione, ma 9 podi. I due catalani però detengono un primato. A oggi sono l'unica famiglia in cui entrambi i membri hanno messo le mani su almeno una Sfera di cristallo. Martin ne ha conquistate a iosa (4 assolute e 12 di specialità), mentre Simon ne ha ottenuta una di specialità.

Verosimilmente i potranno ambire a eguagliare i francesi nel (probabile) caso che Johannes riesca a imporsi in una classifica generale o relativa a un format di gara. Tuttavia i due norvegesi di Stryn attualmente sono già proprietari di un record in quanto rappresentano la sola famiglia in cui ambedue i componenti si sono laureati campioni del mondo nel biathlon. Tarjei per due volte (individuale 2011, mass start 2013), Johannes per una (sprint 2015). Come se non bastasse sono l'unico duo monosesso a vantare successi (8 a testa, con Tarjei che ha raggiunto un totale di 24 podi, mentre Johannes non ha altre top-three al di fuori delle sue vittorie).

Oltre ai Bø, anche un'altra famiglia ha due campioni del mondo, però non nello stesso sport. Si tratta, ovviamente, dei Berger. Tora si è messa al collo 4 ori iridati individuali nel biathlon, mentre Lars ne ha conquistato uno sconfinando nello sci di fondo.

A conti fatti Lars e Tora sono al momento il tandem più vincente in assoluto tra le varie coppie di fratelli. Complessivamente mettono assieme 36 successi (28 lei, 8 lui di cui uno nel fondo) e 80 podi (63 e 16+1). Vero che in termini assoluti i Bjørndalen e i Fourcade sono più ricchi, ma uno dei due componenti della famiglia non ha mai primeggiato.

Per il momento si è parlato solo di Scandinavia ed Europa occidentale, mentre dall'Est provengono le due famiglie con più di un componente capace di vincere un titolo olimpico, seppur con l'aiuto delle prove a squadre.

Viktoria e Valentina Semerenko, oltre a essere le sole gemelle a essere salite sul podio nella storia del biathlon, hanno conquistato un oro a cinque cerchi in contemporanea, nella staffetta di Sochi 2014. Le gerarchie interne alle due ucraine sono cambiate nell'ultima stagione, a causa dei problemi della prima, e oggi è Valj (2 successi e 11 podi) ad aver raccolto più di Vita (9 podi).

L'altra famiglia con due campioni olimpici è quella degli Shipulin, il cui caso è però davvero singolare in quanto i due fratelli gareggiano per nazioni diverse. Anton (7 vittorie e 24 podi) per la nativa Russia, da cui invece Anastasiya (7 vittorie e 20 podi) è stata ripudiata prima di diventare la signora Kuzmina e trovare asilo in Slovacchia.

Vanta invece un altro genere di primato la famiglia Eckhoff, essendo quella con il più alto differenziale di età. Stian (2 affermazioni e 5 top-three) è classe 1979, mentre Tiril (1 affermazione e 5 top-three) è venuta al mondo nel 1990. Addirittura in questo momento lui è l'allenatore della sorellina, oltre che del resto del team femminile norge.

Proprio parlando di Norvegia si conclude il nostro viaggio con le sorelle Liv Grete (22 vittorie, 46 podi) e Ann Elen (nessun successo, 6 podi) Skjelbreid. Per la verità la prima delle due è più conosciuta con il cognome di Poirée, ormai suo ex marito.

Come detto in apertura il dato eclatante è rappresentato dal fatto che in 5 casi su 7 (si escludono le gemelle, per ovvie ragioni) il minore della famiglia è il più forte, e negli altri due c'è il sospetto che lo diventi nel prossimo futuro.

Ole Einar Bjørndalen è nato nel 1974, Dag nel 1971.
Liv Grete Skjelbreid è coetanea di Ole, Ann Elen lo è di Dag.
Martin Fourcade è classe 1988, Simon invece 1984.
Tora Berger è venuta al mondo nel 1981, Lars nel 1979.
Anton Shipulin è del 1987, Anastasiya del 1984.

In casa Eckhoff Tiril ha già messo la freccia su Stian, mentre fra i Johannes sta alitando sul collo di Tarjei.

Ovviamente ci sono anche coppie di fratelli in cui uno dei due non è mai salito sul podio (si pensi al caso di Raphael e Gael Poirée, o a quello di Nathalie e Saskia Santer).

Invece al momento non esistono nuclei famigliari con tre fratelli o sorelle in grado di salire sul podio in Coppa del Mondo, anche perché sono rarissimi. Saranno le Gasparin a stabilire questo primato? La trentunenne Selina ha già dato con 2 vittorie e 3 podi. Si attendono Elisa e Aita, le quali hanno rispettivamente 24 e 20 anni e a cui basterebbe un exploit a testa per far entrare nella storia la famiglia dell'Engadina.

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