La Russia richiama il chiacchierato Korolkevich per allenare le donne? È subito polemica

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La Russia richiama il chiacchierato Korolkevich per allenare le donne? È subito polemica

Non è primavera senza qualche genere di psicodramma nel biathlon russo. In questo 2017, però, la polemica è scoppiata fragorosamente non solo in Russia, ma si è rapidamente estesa anche all'estero. Non potrebbe essere altrimenti, visto il nome e i trascorsi del personaggio in questione.

Andiamo con ordine. A inizio aprile la federazione russa comunica con largo anticipo la composizione dei gruppi di lavoro principali e dei rispettivi staff tecnici in vista della prossima stagione. Manca però un tassello, ovvero l'head coach della squadra femminile.

Dopo qualche settimana di silenzio, nei giorni scorsi il commentatore televisivo Dmitry Guberniev annuncia sul suo profilo instagram che le biathlete saranno seguite da un tandem composto da due cavalli di ritorno. Sergei Konovalov e Vladimir Korolkevich.

Il leak è tutto da confermare, ma il secondo nome è bastato per accendere la miccia. Korolkevich infatti è estremamente chiacchierato, in quanto negli ultimi anni spesso e volentieri i russi trovati positivi all'antidoping orbitano attorno alla sua figura.

Nell'estate 2013 Alexander Loginov, Irina Starykh ed Ekaterina Iourieva si allenavano nel suo gruppo. Inoltre ha seguito a lungo Olga Vilukhina, che dovrebbe essere una delle due biathlete sospese dal Cio (e ancora sotto indagine) per quanto contenuto nel rapporto McLaren.

Saputa la notizia, in Russia il vulcanico Alexander Tikhonov ha subito preso una posizione forte: "Se tornerà Korolkevich, allora mi dimetterò immediatamente dal consiglio federale.

Sicuramente a qualcuno questo farebbe piacere, anche perché chi spinge per Korolkevich sono Maigourov e Melikhov, due che nel consiglio federale non ci sono. Se sarà necessario spiegherò a tutti, al Ministero dello Sport, al comitato olimpico e a tutti i tifosi, il perché. Vedremo cosa succederà".

Tuttavia la reazione più significativa non proviene dalla Russia, bensì dalla Norvegia. Il presidente della federazione norvegese di biathlon Erlend Slokvik ha commentato dicendo: "Sono sorpreso del fatto che lo vogliano nuovamente con loro. Se non sapeva che i suoi atleti si dopavano, allora significa che non ha un buon rapporto con chi deve seguire. Se invece lo sapeva, la scelta è ancor più incomprensibile. Stanno dando un cattivo segnale, un coach i cui atleti vengono squalificati per doping è sempre guardato con sospetto. A molti questo incarico non piacerà".

Non resta che aspettare di vedere quali saranno le comunicazioni ufficiali della federazione. Di sicuro il nome di Korolkevich ha già generato malumori prima ancora di essere ufficializzato.

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