Lukas Hofer: "Ho cambiato filosofia di tiro. Sparerò più lento per essere più preciso"

Lukas Hofer: 'Ho cambiato filosofia di tiro. Sparerò più lento per essere più preciso'
Info foto

Getty Images

BiathlonBiathlon - Italia

Lukas Hofer: "Ho cambiato filosofia di tiro. Sparerò più lento per essere più preciso"

Nella giornata di martedì 6 ottobre il sito dell'Ibu ha pubblicato un'intervista a Lukas Hofer. Abbiamo tradotto i passaggi più importanti, dai quali si evince come l'atleta di punta del movimento maschile italiano abbia effettuato alcuni significativi cambiamenti in vista dell'inverno.

Quali sono state le tue sensazioni quando hai calcato la neve per la prima volta in quest'autunno?
"È stata una sensazione incredibile tornare sulla neve, è cambiata rispetto ad altri anni. Però è difficile lavorare quassù perché la neve non è molto pulita in questo momento. C'è un po' di neve nuova della scorsa settimana, ma adesso sta diventando ventoso e più caldo. Oggi il vento superava i 30km orari e con una temperatura di -7°C sembra faccia molto più freddo. È stata dura lavorare, stiamo facendo molti carichi qui. Tuttavia anche in queste condizioni così difficili, è super essere tornati sulla neve. È quasi il momento di mettere via gli skiroll".

L'anno scorso stavi combattendo una battaglia con la tua carabina. Hai avuto problemi a colpire i bersagli con costanza. Dopo l'estate chi ha vinto la battaglia? Tu o la tua carabina?
"Ho vinto io! Abbiamo fatto alcuni piccoli cambiamenti alla carabina e alla cassa. Niente di esagerato. Adesso il mio tiro va bene, sto colpendo i bersagli".

Qual è la tua filosofia? Stai lavorando sulla velocità o sulla precisione?
"In verità ho cambiato il mio stile di tiro. Ora quando arrivo al poligono mi concentro sul singolo bersaglio, non fa differenza se quello di destra, di sinistra o al centro. Semplicemente mi concentro su di esso e sul colpirlo senza un sentiero prefissato. La velocità non è importante. Ciò che conta è colpirli".

Forse perché i successi di Martin Fourcade sono arrivati grazie alla sua precisione? 

"Sì, perché ci sono forse 20 o 30 atleti tutti vicini, quindi è importante sparare bene. Martin non è mai il più veloce al poligono, ma recupera in pista e vince. Penso che le cose siano cambiate. È diventato più importante sparare bene che sparare veloce".

Quanto a lungo starete a Ramsau e qual è il focus?
"Siamo arrivati il 27 settembre e ce ne andremo il 16 ottobre (per la verità il sito Fisi ha scritto che il raduno termina l'8, ndr). Stiamo sciando tanto sul ghiacciaio, ora è importante allenarsi in questo modo per circa 2 ore al giorno. Nel pomeriggio lavoriamo al poligono. Penso che settembre e ottobre siano i mesi più importanti dell'anno, ci stiamo concentrando esclusivamente sull'allenamento e ci stiamo preparando per la prossima stagione. La prossima settimana la Rossignol mi porterà dei nuovi sci per i test finali. Non li userò molto perché ci sono molti sassi nella neve in questo momento. Non voglio rovinarli prima della stagione"

Come ritieni essere la tua forma e come pensi sia andata la preparazione sinora?
"Mi sento molto bene. Ho avuto alcuni problemi ai campionati italiani di Forni Avoltri, mi sentivo stanco. Però la settimana dopo, quando abbiamo avuto la chance di gareggiare contro i tedeschi a Ruhpolding, mi sembrava di volare. È stato facile tenere Schempp, Peiffer e Birnbacher. È stato un buon test dopo una lunga estata, molto importante per la mia fiducia".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Consensi sui social

Ultimi in biathlon