Meldonium-gate. Eva Tofalvi, Eduard Latypov e Artem Tyshchenko si salvano

In base al memorandum Wada pubblicato in luglio, i tre atleti rientrano tutti nella seguente casistica:

Coloro i quali sono stati trovati positivi tra l'1 gennaio e il 29 febbraio con una concentrazione inferiore a 5 μg /mL e coloro che sono stati trovati positivi dopo l'1 marzo con una concentrazione inferiore a 1 μg /mL, devono ricevere una sentenza di  no fault se possono provare di non aver assunto il Meldonium dopo l'1 gennaio 2016 (giorno in cui la nuova lista delle sostanze proibite è entrata in vigore). Per "No Fault" si intende la perdita del risultato solo dalla competizione in cui è stata riscontrata la positività all'ultima prova disputata, senza ulteriori sanzioni.

Pertanto i tre sono stati in grado di dimostrare di aver assunto il Meldonium per l'ultima volta quando esso non era ancora illegale. Di conseguenza perderanno tutti i risultati conseguiti dal giorno della positività fino al momento in cui essa è stata comunicata loro, evitando squalifiche.

Per Tyshchenko il periodo va dal 23 gennaio al 16 febbraio, per Latypov dal 14 febbraio all'8 marzo e per Tofalvi dall'8 al 29 marzo.

Le conseguenze sugli albi d'oro sono minime.

Per quanto riguarda Tyshchenko l'Ucraina perderà la vittoria ottenuta nella staffetta mista di Ibu Cup di Arber del 23 gennaio e il nuovo podio sarà Kazakistan-Norvegia-Germania.

Latypov verrà privato del successo ottenuto il 14 febbraio nella sprint di Ibu Cup di Brezno-Osrblie, la cui top-three diventerà Soukup-Tkalenko-Gjermundshaug.

Tofalvi e la staffetta romena non hanno risultati di rilievo nel periodo "incriminato".

Non essendo prevista alcuna squalifica, ognuno di loro potrà tornare a gareggiare nell'inverno 2016-'17.

L'unico caso di positività al Meldonium ancora pendente è quello dell'Ucraina Olga Abramova.