Milanko Petrovic si è ritirato in forte polemica con la federazione serba

Milanko Petrovic si è ritirato in forte polemica con le autorità sportive serbe
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Biathlon

Milanko Petrovic si è ritirato in forte polemica con la federazione serba

Gli appassionati di biathlon a 360° avranno sicuramente notato la "scomparsa" di Milanko Petrovic. A meno di ripensamenti la sua assenza diventerà definitiva poiché il biathleta serbo si è ritirato in forte polemica con le autorità sportive del suo Paese.

Fonti interne altamente qualificate affermavano già a marzo 2014 che vi fosse maretta tra l'atleta e la federazione. Non a caso Petrovic non ha partecipato ad alcuna competizione dopo i Giochi olimpici di Sochi, ma nei mesi successivi non erano arrivate notizie di alcun tipo in merito alla situazione.

Una volta iniziato il nuovo inverno però il ventiseienne balcanico non è ricomparso nel circuito del biathlon e la sua assenza ha destato l'attenzione dei media della Serbia a cui, poco prima di Natale, il diretto interessato ha sfogato tutta la sua frustrazione.


Il 17 dicembre, raggiunto dalla testata Sportik Jurnal, ha dichiarato: "Ho deciso di ritirarmi e smettere di fare sport come atleta. Non mi interessano le Universiadi, così come nessun altra competizione. Nessuno mi sta aiutando: non il Ministero per la gioventù e per lo sport, non il comitato olimpico (al quale ho scritto diverse lettere), non la federazione per lo sport universitario e neppure la federazione di sci serba.

Dopo le Universiadi dello scorso anno (dove Petrovic ha vinto 2 ori e un bronzo, nda) sono arrivate molte promesse da parecchie persone. Solo la municipalità di Sjenica mi ha supportato, tutti gli altri sono spariti. Questo dimostra quanto fossero poco interessati ai miei successi.

Ho molte ragioni per smettere. Per esempio perché dovrei portare medaglie alla Serbia se a nessuno interessa il prezzo che pago? Avevo detto al ministero di voler partecipare anche alle prossime Universiadi (saranno a cavallo di gennaio e febbraio, nda), ma mi è stato risposto che non c'era bisogno della mia presenza. Quindi non vedo perché dovrei

La mia decisione è definitiva, ho sempre ricevuto un aiuto misero e non potete immaginare a quante persone mi sia rivolto per avere un finanziamento, ma non ho mai avuto nulla. C'è chi pensa che prepararsi per 20 giorni prima di una manifestazione sia sufficiente per raggiungere le medaglie! Io so che la situazione è difficile per tutti, ma in questo modo non ci sono più gli estremi per continuare".


Quattro giorni dopo, il 21 dicembre, Petrovic ha elaborato ulteriormente i propri pensieri alla testata V92 indicando come principale responsabile del suo ritiro la federazione serba di sci: "Il massimo sostegno ricevuto sono stati 1.200.000 dinari (circa 9.700 euro nda) dal comitato olimpico per tutta la preparazione, nessun altro genere di aiuto.

Io ho scritto una lettera al Ministro della gioventù e dello sport e sono anche andato a parlare con un suo assistente. Ho avuto la sensazione che nessuno avesse letto quanto avevo scritto. Ho detto che ero disposto a far controllare i miei conti, poiché la federazione serba mi aveva accusato di aver speso 65.000 euro lo scorso anno. Io non ho mai visto tutti quei soldi messi assieme. Come se non bastasse, dopo le Universiadi mi sono sentito dire che i miei risultati non erano buoni a sufficienza (è entrato in zona punti in Coppa del Mondo a Ruhpolding, nda).

I criteri fissati dalla federazione per entrare tra gli atleti finanziati sono assurdi. Nello sci alpino è sufficiente finire le gare, mentre io avrei dovuto vincere parecchie gare. Ma se avessi rispettato i criteri che avevano fissato, avrei guadagnato 100.000 euro in prize money e quindi non avrei avuto bisogno di alcun finanziamento federale!

Hanno fatto di tutto per farmi smettere, e ci sono riusciti. Sono sicuro che all'interno della federazione c'è chi sta festeggiando. Per giustificare pubblicamente la mia assenza si sono addirittura inventati che mi ero sottoposto a un'operazione a un ginocchio. Niente di più falso, io sto benissimo e diventerò padre. Ho chiesto aiuto al comitato olimpico, ma avevano le mani legate. Il ministero non mi ha aiutato, e allora non ha più senso continuare.

Cosa farò adesso? Finirò gli studi e cercherò un posto come ingegnere meccanico".

 

Dunque Milanko Petrovic ha smesso. Nel suo piccolo ha scritto la storia del biathlon poiché è diventato il primo (e tutt'ora unico) biathleta serbo capace di marcare punti in Coppa del Mondo. Inoltre alle Universiadi 2013 è riuscito nell'impresa di vincere due medaglie d'oro in due sport diversi: biathlon (sprint) e sci di fondo (10 km skating).

L'atleta di Sjenica, classe 1988, ha partecipato anche alla seconda edizione del Frassinoro Summer Biathlon Festival nel giugno 2013, peraltro vincendo la kermesse in coppia con Dorothea Wierer.

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