Pubblicata nuova intercettazione tra Daniel Taschler e Michele Ferrari, ma Gottlieb contrattacca

ANTEFATTO
Lo scorso 10 dicembre la Gazzetta dello Sport aveva riportato delle intercettazioni tra Michele Ferrari e la famiglia Taschler in cui il medico avrebbe spiegato a Daniel come assumere Epo, consigliato di crearsi una Sim Svizzera per le comunicazioni con lui, chiesto l'esito del trattamento e fissato un nuovo incontro (CLICCA PER LEGGERLE).

Il giorno seguente sia Gottlieb Taschler che Michele Ferrari hanno rigettato le accuse. L'ex biathleta ammise la telefonata con il medico, spiegando però che non avrebbe avuto niente a che fare con il doping, ma avrebbe riguardato un problema di salute del figlio. Ferrari invece disse che non si parlava di Epo, bensì di vitamina B12.

Quarantotto ore dopo Gottlieb Taschler si è autosospeso dal ruolo di vice-presidente dell'Ibu in attesa di chiarire la sua posizione, dopodiché non si sono avute più novità sulla vicenda.

 
NUOVA INTERCETTAZIONE
Tuttavia nella mattinata del 21 gennaio la testata "Salto.bz" ha riportato nuove intercettazioni ambientali che sarebbero state effettuate nel pomeriggio del 17 ottobre 2010 a Ferrara Sud

MICHELE FERRARI (MF): "Occhio, hey, lo sai che è meglio non tenerlo in casa? È un reato penale. Non hai un altro posto? Adesso fuori è già abbastanza freddo, quindi puoi... L'importante è che non ghiacci. Non so, nascondilo sotto terra o sotto le foglie. Stai attento! Non lasciarlo in casa, non avete un altro posto?"
DANIEL TASCHLER (DT): "No, lo tengo in casa. Non succede niente".
MF: "Non c'è un posto che non sia il frigo e la temperatura sia tra zero e dieci gradi?"
DT: "No. Lo tengo in casa e fine".
MF: "Adesso che fa freddo, basta solo che non congeli, che non vada a dieci sotto zero. Altrimenti non succede niente, ma se sta fra zero e dieci gradi va bene. Il meglio sarebbe tra le foglie. Non so se hai una cantina o una legnaia, se è una legnaia va anche bene. Puoi lasciarlo lì dentro".

Nel pomeriggio del 22 gennaio l'emittente tedesca ZDF ha mandato in onda un'intervista a Gottlieb Taschler in cui ha contrattaccato: "Le accuse non sono supportate da prove, nessuno le ha viste. Nè il procuratore, nè il mio avvocato. La situazione per me e per mio figlio non è certo facile.

Per il momento l'Ibu non soffre più di tanto il fatto che il mio compito sia sospeso. A un certo punto si riparte, abbiamo molte brave persone qui e il biathlon può continuare. Inoltre le accuse non influiscono sul mio ruolo di presidente del comitato organizzatore della tappa di Anterselva.

'Dimettermi, dimettermi, dimettermi'. Su quali basi dovrei dimettermi? Se le accuse ci fossero, se compromettessero qualcosa, bisognerebbe fare così. Ma non ci sono fatti che giustifichino questo gesto. Inoltre penso che tutta la vicenda avrebbe dovuto essere gestita in maniera più rapida.

Io ho messo in contatto Daniel con Michele Ferrari, ma non per una vicenda di doping. Aveva invece un problema alla tiroide per il quale aveva consultato diversi dottori anche in Germania. Alla fine ho chiamato Michele Ferrari, lo conosco da molto tempo. Si è sempre comportato molto bene con me e i guai con il doping sono suoi problemi".

Il Corriere dell'Alto Adige riporta che al momento Gottlieb e Daniel Taschler non risultano in alcun modo indagati dagli inquirenti sul piano penale (l'inchiesta partita dalla procura di Padova è stata trasmessa per competenza territoriale alla Procura di Bolzano), Inoltre sul piano sportivo non risulta alcuna convocazione da parte del Coni.