Simon Fourcade quasi investito e aggredito mentre si allena sugli skiroll

Simon Fourcade quasi investito e aggredito mentre si allena sugli skiroll
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BiathlonBiathlon - Francia

Simon Fourcade quasi investito e aggredito mentre si allena sugli skiroll

Qualche ora dopo l'incidente di Anais Chevalier, investita da un'auto mentre si allenava in bici e vittima di una frattura della clavicola, un altro biathleta francese è stato protagonista di una brutta disavventura. Si tratta di Simon Fourcade, coinvolto in una vera e propria rissa con un automobilista, reo di avergli "fatto il pelo" mentre si allenava sugli skiroll.

Questi gli estratti del lungo racconto scritto sul proprio profilo Facebook dal trentatreenne transalpino:

"Io e due amici ci stavamo allenando con gli skiroll su una strada pubblica. Stavamo sciando in fila indiana, eravamo sulla destra della carreggiata e non c'era nessuno in arrivo sulla corsia opposta. Non stavamo dando fastidio a nessuno e chiunque avrebbe potuto sorpassarci senza problemi.

Invece un conducente alla guida di un pickup non ha trovato niente di meglio che suonare il clacson come un idiota e farci il pelo. Ci è passato a non più di 30 centimetri. Molto vicino, troppo vicino. Infatti un mio bastone ha colpito la carrozzeria della sua vettura.

Allora lui cosa fa? Ferma la sua auto una decina di metri davanti a noi e vediamo scendere un tizio tarchiato, sarà stato 1.70 per 85 kg, che non sembrava affatto aperto al dialogo. Quindi non mi ha sorpreso sentirlo gridare che noi, sciatori a rotelle, eravamo un vero pericolo pubblico così come 'tutti quei fottuti ciclisti'. Il tutto mentre il suo pickup era fermo praticamente in mezzo alla strada dipartimentale 25, tra Premanon e Lamoura.

Comunque, i toni della discussione sono subito stati forti, a grandi colpi di "cogl..ne", "testa di ca..o" e altre delicatezze del genere. A un certo punto, lui mi ha tirato una testata, non molto forte, ma precisa. Gli stavo per tirare uno skiroll sui denti, se il mio amico Bertrand non si fosse messo in mezzo. Forse è meglio così, perchè la violenza non risolve niente. La conversazione è proseguita per qualche secondo, prima che ognuno riprendesse il suo viaggio.

Ecco un altro caso da aggiungere alla lunga serie di torti verso i più deboli sulla strada. Mi dispiace recitare la parte di Calimero, ma io non ho ancora visto una bici schiacciare un'auto. Alcuni sono stati meno fortunati di me, come per esempio la mia collega Anais Chevalier che si ritrova con una clavicola rotta, o chi non si è più svegliato.

Io mi chiedo cosa aspettino le autorità a prendere provvedimenti seri e concreti. Esistono delle soluzioni: sensibilizzazione, repressione, sanzione o addirittura denuncia. La prossima volta che vi trovate rallentati da un ciclista, chiedetevi se sorpassereste allo stesso modo, senza visibilità e senza pensare, anche un trattore o una gru, che raramente vanno più veloci delle bici.

Nel frattempo, io ho male al naso".

Il dato eclatante è rappresentato dal fatto che per Simon Fourcade è la seconda disavventura di questo genere. Nel giugno 2015, sempre durante un allenamento su skiroll, si dovette buttare in un fosso per evitare di venire investito. Come se non bastasse, il conducente dell'auto lo minacciò con un'ascia.

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