Tiril Eckhoff: "Non prenderò più farmaci anti-asmatici, nonostante possa farlo"

Tiril Eckhoff: 'Non prenderò più farmaci anti-asmatici, nonostante possa farlo'
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Tiril Eckhoff: "Non prenderò più farmaci anti-asmatici, nonostante possa farlo"

La querelle sullo status di "asmatico" concesso a molti fondisti norvegesi, con la conseguente possibilità di utilizzare bronco-dilatatori altrimenti vietati, ha prodotto un inquietante effetto su Tiril Eckhoff. La biathleta avrebbe diritto ad assumere gli anti-asmatici, ma ha deciso di non farlo valere.

"Non assumerò più farmaci di quel genere" ha dichiarato all'Aftenposten "perché ormai si tratta di un'azione così malvista da avermi spinto a rinunciare.

Se li usassi, sono sicura che durante la stagione al mio primo buon risultato mi verrebbe fatta la domanda 'Hai usato farmaci contro l'asma oggi?'. E questo mi farebbe schifo. Ormai prendere un antiasmatico è un'azione considerata spregevole.

Ho visto media molto attivi nel parlare degli atleti apparentemente 'sani' dotati dello status di asmatico. Peccato nessuno dica che l'asma può sparire per poi ricomparire all'improvviso. Sarebbe bello se le persone capissero che la diagnosi non è così semplice.

L'asma mi è stato diagnosticato in primavera, ma la sua insorgenza varia. Per esempio, in questo periodo io non ho problemi, ma la situazionne potrebbe cambiare nel futuro.

Non ho mai usato un nebulizzatore, gli unici farmaci assunti sinora li ho presi per via orale. Adesso però, addirittura mia sorella mi ha detto che fare uso di anti-asmatici è ritenuta dalla gente una grave colpa. Quindi ho deciso di non usarli". 

Effettivamente le parole di Tiril Eckhoff, una delle favorite nella corsa alla conquista della Sfera di cristallo femminile, aprono un nuovo interessante - quanto oscuro - fronte di riflessione.

Ormai attorno allo status di asmatico nello sport (soprattutto norvegse) si è creato una sorta di maccartismo che ha portato a un'autentica caccia alle streghe, danneggiando di conseguenza l'immagine degli atleti in questione.

Per questo la ventiseienne di Oslo ha optato di non assumere gli anti-asmatici, ovvero ha deciso di rinunciare a un proprio diritto. In qualunque ambito, sia esso sportivo o meno, declinare un proprio diritto è sinonimo dell'esistenza di un clima infame.

La mossa della scandinava dovrebbe pertanto far riflettere sulle conseguenze della mala-informazione pressapochista, priva di analisi, fatta a senso unico allo scopo di solleticare i peggiori istinti della massa e creare scandalismo. 

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