Nathalie Santer è tornata al primo amore: l'equitazione

"Quando ho smesso di gareggiare è rinata la passione per i cavalli. E siccome un po' l'agonismo fa parte di me faccio concorsi di ippica nel salto ostacoli. Inoltre dato che in zona era difficile trovare un maneggio coperto, abbiamo sfruttato questo posto per aprirne uno. Qui vengono le ragazze della zona per allenarsi nel salto a ostacoli e in più i miei ospiti possono fare lezioni e provare per la prima volta ad andare a cavallo. D'inverno invece i turisti hanno anche la possibilità di praticare lo sci di fondo visto che la pista passa di qui. Con il biathlon invece basta. La carabina ormai è a riposto".

"E' una passione cominciata da bambina, d'estate, grazie a mia mamma che aveva un cavallo. Poi con il biathlon per più di 20 anni non sono più montata a cavallo". Visti i tanti talenti sportivi avrebbe potuto anche provare a cimentarsi in una disciplina olimpica estiva come il penthatlon moderno? "Si, è vero, però a quel punto potevo continuare col biathlon. In realtà il mio fisico era stanco. Se non ero ammalata avevo sempre qualche piccolo acciacco. Ho capito che dovevo ascoltare il mio corpo perchè c'è una vita dopo lo sport. E la salute è importante".

"Ogni tanto quando c'è lo chiedono, io e le mie sorelle portiamo a sciare i clienti dell'hotel di famiglia a Dobbiaco. Anche se per il momento ci sono solo io visto che Stephanie e Saskia sono incinte".

Anche se ha smesso di frequentare i poligoni di Coppa del mondo Nathalie Santer non si perde neppure una gara in tv. Nel resto dell'intervista, che potete ascoltare nel video realizzato da Dario Puppo in collaborazione con Fisi/infront, Nathalie parla di come è cambiato il suo sport, del rapporto fondo-biathlon in Italia, Hofer e Wierer e altro ancora.