Fiocchi d'oro a Paris e Wierer nella sfilata di campioni per il "Gran Galà della neve e del ghiaccio"

Fiocchi d'oro a Paris e Wierer nella sfilata di campioni per il 'Gran Galà della neve e del ghiaccio'
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Cortina 2021

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Fiocchi d'oro a Paris e Wierer nella sfilata di campioni per il "Gran Galà della neve e del ghiaccio"

A Milano la serata organizzata da Gazzetta dello Sport e Fisi per i protagonisti azzurri degli sport invernali. Premiati anche Goggia, Windisch, Vittozzi, Pellegrino e le "leggende"

Non potevano che essere loro, Dorothea Wierer e Dominik Paris, i vincitori dei fiocchi d'oro consegnati in occasione del “Gran Galà della neve e del ghiaccio”, la grande festa degli sport invernali azzurri organizzata per il secondo anno da Gazzetta dello Sport e Fisi.

L'appuntamento, all'Auditorium Hq Pirelli di Milano Bicocca, ha visto sfilare tutti i grandi campioni protagonisti di una stagione magica per l'Italia, a partire dai trionfi in Coppa del Mondo e ai Mondiali della stella del biathlon azzurro, assente causa influenza, e del gigante della Val d'Ultimo, premiato direttamente dal presidente federale Flavio Roda. Paris ha sorriso pensando al futuro: “Barattare una vittoria a Kitz con la coppa di discesa? Non voglio scegliere, perchè l'anno prossimo proverò a conquistare pure quella. Ora ho messo via gli sci per un bel po', ma sarò pronto in estate. Intanto un po' di musica e nel mio programma un bel concerto a fine giugno...”.

Tina Maze, madrina della serata, ha annunciato in apertura il premio del fiocco d'argento per Sofia Goggia, consegnato alla campionessa bergamasca dal padrone di casa, l'ad di Pirelli Marco Tronchetti Provera, e dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. “E' stata durissima accettare uno stop per infortunio a sette giorni dall'esordio stagionale – ha detto la campionessa olimpica di discesa – ma lo stimolo del Mondiale è stato fondamentale per rientrare e ottenere un argento per me bellissimo. Il futuro? Con queste condizioni sull'arco alpino, sfrutterò al meglio la situazione per allenarmi soprattutto in gigante: si tratta della disciplina madre che varrà come password per migliorare anche nelle gare veloci”.

Il biathlon ha festeggiato una stagione indimenticabile anche con Dominik Windisch e Lisa Vittozzi, ai quali è stato consegnato il fiocco d'argento: “Almeno per ora la medaglia non l'ho rotta – ha sorriso l'iridato della mass start – Credo di aver imparato a non mollare mai dopo tanti anni da giovane, in cui arrivavo sempre ultimo. Anterselva 2020? Avere un Mondiale in casa può capitare una sola volta nella vita, ci sarà tanta pressione ma sono convinto che bisognerà goderselo e viverlo al massimo”. La campionessa di Sappada, premiata da Michela Ponza, ha mostrato la solita grinta: “Non posso che dirmi soddisfatta per la stagione, anche se non ho portato a casa l'obiettivo massimo, ovvero la Coppa del Mondo. Con Dorothea è stato un duello storico per il nostro sport, è stato molto bello per tutti”.

Fiocco d'argento anche per i fondisti Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani, così come per l'olimpionica Michela Moioli, sul palco assieme a Roland Fischnaller a rappresentare lo snowboard. E poi ancora i plurimedagliati mondiali dello sci paralimpico, Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal, i giovani prospetti come Alex Vinatzer e Lara Malsiner, passando per il gruppo di slittino e skeleton guidato da Armin Zoeggeler, sino alle lame con Mattia Rizzo e Francesca Lollobrigida.

Le leggende premiate hanno risposto ai nomi di Kristian Ghedina, Carolina Kostner e Arianna Fontana, che ha confermato il suo ritorno sul ghiaccio “per arrivare sino ai Giochi di Pechino 2022”, mentre il presidente Flavio Roda ha parlato di un “bilancio positivo soprattutto per la qualità dei successi, considerando pure che l'anno dopo le Olimpiadi non è mai semplice. E lavoriamo ancora per aumentare questo livello, partendo dal lavoro sui giovani”.

Non poteva mancare l'intervento di Giovanni Malagò, legato alla candidatura per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: “Questo evento è concomitante con la visita della commissione del Cio; in questi cinque giorni credo sia stata fatta un'ottima figura e sono fiducioso, ma guai a pensare di aver già vinto. Certo i nostri atleti sono il miglior biglietto da visita e attenzione – sorride il presidente del Coni – perchè ho avuto garanzie da Dominik Paris e Carolina Kostner per esserci nel 2026, ma pure Ghedina non vuole mancare...”.

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