Brignone non vuole avere rimpianti: "E' lo sci, sono comunque soddisfatta". Bassino: "Dura da digerire"

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Brignone non vuole avere rimpianti: "E' lo sci, sono comunque soddisfatta". Bassino: "Dura da digerire"

Azzurre ad un passo da un altro capolavoro a Courchevel, ma il secondo gigante lascia "solo" la piazza d'onore di Fede. Tutte le dichiarazioni del post gara e la felicità di Elena Curtoni, gran 14esima.

Hanno dimostrato di essere il riferimento di questa disciplina, ormai gli indizi sono talmente tanti che la prova è... inattaccabile.

Marta Bassino e Federica Brignone, scegliete voi l'ordine, hanno regalato mille emozioni anche nella seconda, e alla fine amara, manche del gigante numero 2 di Courchevel, con la cuneese scivolata proprio sul più bello, con il miglior tempo assoluto a meno di dieci porte dalla conclusione, e la valdostana che poco prima aveva commesso l'errore costatole, in fin dei conti, quello che sarebbe stato il primo hurrà stagionale e pure il sigillo n° 16 in CdM, ovvero l'aggancio alla plurivittoriosa di sempre in casa azzurra, una certa Deborah Compagnoni.

La detentrice della sfera di cristallo, come sempre franca nel post gara, non vuole però avere rimpianti: “In quella parte del muro mi stavo spianando e sono finita a terra – ha spiegato a fisi.org - Nel nostro sport si può sbagliare, oppure si può fare tutto bene. Questo è lo sci e io sono soddisfatta di quanto fatto; mi sono detta “alzati, alzati e spingi, spingi, spingi”, ma sono dovuta rimanere lucida perché quella parte è veramente difficile e così è fino alla fine.

Ero partita per attaccare, ovviamente la vittoria era nel mirino. In questi anni ho lavorato tanto sul fatto di non mollare mai e che la gara non è mai finita finché non si taglia il traguardo. Sono contenta per Mikaela, ma anche per Tessa Wiorley perché è un esempio. Ora voglio continuare a sciare così e andare in Val d'Isère per interpretare le gare come piace a me, senza paura, come invece è stato nella prima manche di sabato”.

Fede ammette: “Non ho fatto moltissima velocità da settembre: il mio primo obiettivo è il super-g di domenica, la discesa mi serve per preparare al meglio l'ultima gara. Poi se succede qualcosa di bello meglio ancora”.

Marta Bassino ha mostrato tutta la sua delusione per un'uscita di scena che costa, oltre al possibile tris consecutivo, pure il pettorale rosso da leader di specialità (che torna a Brignone): “Sono arrabbiata, dispiace perché stavo andando bene. Ma sono gare di sci e sono fatte così, sono cose che capitano. La mia caduta è stata veramente un attimo, non ci ho capito molto. Sono contenta per Mikaela, ha passato un momento difficile ma sicuramente tornerà ad essere la più forte.

E' dura da digerire, ma dalla giornata di domani torneremo a concentrarci sulla velocità".

Per Sofia Goggia, un nono posto con una gara "portata a casa con il cuore, in una seconda manche corsa su una neve primaverile che comunque non mi dispiace. Ora riposerò per un giorno e poi concentrazione su Val d'Isère".

Infine Elena Curtoni, la terza azzurra al traguardo (dopo Goggia, ndr), con un 14° posto che vale molto, tra i migliori piazzamenti della sua carriera in gigante, lei che fu decima a Lienz 2015 quale top: “Ho sbagliato ancora un po' nella seconda manche, ma sono abbastanza soddisfatta. L'importante era rompere il ghiaccio: era quello l'obiettivo di queste giornate.

Sankt Moritz è una delle mie piste preferite e mi è dispiaciuto, ma non c'erano le condizioni e adesso andiamo a Val d'Isère cercando di fare il massimo”.

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