La caduta nel super-g di domenica scorsa costa lo stop alla 28enne velocista statunitense, che sembrava lanciata verso l'alto livello dopo il calvario subito per l'infortunio pre Olimpiadi 2018.
Martedì 22 Dicembre 2020
Il doppio podio ottenuto da Breezy Johnson nelle due discese di Val d'Isère ha riportato gli Stati Uniti davanti nella velocità femminile (con Ryan Cochran-Siegle nel frattempo sul podio in Val Gardena) che, dopo l'era Lindsey Vonn e facendo eccezione per i risultati di Mikaela Shiffrin, avevano patito parecchio anche per una serie di infortuni occorsi alle atlete migliori e di prospettiva, come nel caso di Jacqueline Wiles.
Dopo due anni difficilissimi, la classe '92 di Portland si stava ritrovando su livelli più discreti, ottenendo due risultati a punti sulla Oreiller-Killy con un 23° e un 18° posto. La sfortuna, però, ha colpito ancora la squadra a stelle e strisce: Alice McKennis Duran, velocissima in prova come Johnson, è caduta alla compressione in gara 1 saltando così la seconda discesa e il super-g, in attesa di capire meglio le sue condizioni (anche se i primi controlli hanno escluso fratture). Domenica, invece, è finita ko proprio Wiles.
Oggi la stessa velocista ha annunciato sui social che c'è una frattura alla clavicola sinistra, operata in giornata e che la terrà fuori per un periodo non troppo lungo; difficile poterla vedere per il prossimo week-end di velocità a Sankt Anton (9-10 gennaio), ma “stavolta non sono fuori, anche se fisicamente in questo momento sono... giù”.
Ben più grave fu l'infortunio del febbraio 2018 a Garmisch, che costò le Olimpiadi di PyeongChang a Wiles e un lunghissimo periodo di recupero, con il crociato del ginocchio sinistro ko, oltre al perone e al piatto tibiale. Questa volta la strada sarà decisamente più in discesa.
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