La gigantista altoatesina, reduce da una stagione senza punti in CdM e con tante difficoltà anche in Coppa Europa, si è confessata a 360° con gli amici di Milano Ski Team.
A 25 anni, da un certo punto di vista è già una veterana della nazionale, ma con tutti gli imprevisti incontrati sul cammino si può dire che Karoline Pichler debba ancora ritagliarsi un suo spazio nel mondo dello sci di alto livello.
Classe 1994, la gigantista altoatesina ha subito quattro gravi infortuni alle ginocchia, praticamente in sequenza dopo aver ottenuto l'argento iridato a livello junior (dietro a Marta Bassino), i primi punti in Coppa del Mondo e anche i successi in Coppa Europa; tre stagioni buttate e il rientro a pieno regime solo nell'annata 2018/19, con il miglior risultato della carriera arrivato nel gigante di Kronplatz (15 gennaio 2019) con la 16esima piazza.
Dal poster di Bode Miller in camera all'ammirazione per Tina Weirather, con la quale ha condiviso in qualche modo una carriera ricca di sfortuna, Karoline si è confessata agli amici di Milano Ski Team, in occasione dell'Happy Hour Sportivo della realtà cittadina. “Quest'anno è stato tutto difficile, sin dall'inizio – ha spiegato Pichler ritornando su un'annata che non l'ha vista ottenere punti in CdM nei quattro giganti disputati, ma soffrire parecchio anche tornando in Coppa Europa – Gli infortuni ovviamente incidono, ma penso solo a lavorare per migliorarmi e tornare ad alto livello. Ho imparato ad ascoltare i segnali forniti dal corpo, un aspetto molto importante per qualsiasi atleta.
La cosa più importante è accettare e reagire, vedendo ogni minimo progresso per rientrare grazie anche alle persone che ti affiancano, fondamentali dal dottore che ti opera ai fisioterapisti e ai preparatori che devono interagire tra di loro per studiare il percorso migliore”.
E' stata un'annata magica anche e soprattutto per il gruppo delle gigantiste, trainato da Brignone e Bassino: “Quando hai campionesse che vincono è bello per l'ambiente e importante per tutte le altre che si confrontano con loro in allenamento, dove magari non sei così lontana e acquisti sicurezza. Quale step mi attende personalmente? Oggettivamente nell'ultima stagione mi è mancato tanto sotto ogni punto di vista: serve continuità e saper andare forte su ogni tipo di neve e pista, questa è la principale differenza con le big”.
L'azzurra è rimasta colpita soprattutto da un aspetto legato proprio alla vincitrice della Coppa del Mondo, Federica Brignone: “Fede è straordinaria nella capacità di andar forte nel giorno che conta, un vero animale da gara. Le ruberei proprio questa capacità, perchè anche dopo un allenamento disastroso può resettare e cambiare tutto in poche ore. Accadde questo nei giorni precedenti alla sua prima vittoria a Soelden, nel 2015, quando ci allenammo in Val Senales ed era disperata. Credo che ogni atleta debba avere questo tipo di approccio, ma è una dote rara...”.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 3/15 | 15-120 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
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