Le tre stelle azzurre già pensano al parallelo di Lech: in Val Senales un lavoro cruciale

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Le tre stelle azzurre già pensano al parallelo di Lech: in Val Senales un lavoro cruciale

Il prossimo 13 novembre la ripresa della Coppa del Mondo. Bassino, Brignone e Goggia furono terza, quarta e quinta nell'ultima prova a Sestriere, anche se ora sono cambiate molte cose.

Quasi dieci giorni di recupero, dopo il trionfale esordio di Soelden.

Per il gruppo élite femminile di Coppa del Mondo è ripresa ieri la preparazione sul ghiacciaio della Val Senales, con quattro giornate previste di lavoro, sino a sabato 31 ottobre, e in più discipline per Marta Bassino, Federica Brignone e Sofia Goggia, che si stanno allenando assieme a Roberta Melesi e Laura Pirovano in preparazione al parallelo di Lech/Zuers del prossimo 13 novembre.

Tra poco più di due settimane, la Coppa del Mondo ripartirà dalla località del Vorarlberg con la due giorni dedicata all'unico appuntamento di specialità della stagione 2020/21, nel rivisitato calendario di casa FIS. Parallelo che fa parte del menu di casa Italia, assieme a qualche sessione di super-g in avvio di lavori sul ghiacciaio altoatesino. A Lech ci saranno pure alcune delle slalomiste azzurre che si stanno anch'esse allenando in Val Senales, ma ragionando già in ottica classifica di Coppa del Mondo, guidata da Marta Bassino davanti a Federica Brignone, è interessante capire cosa potranno fare le ragazze di Rulfi nell'appuntamento di Lech.

L'ultima gara disputata in CdM risale allo scorso 19 gennaio, anche se in quel caso a Sestriere si trattava di un gigante parallelo (da quest'anno la disciplina è stata uniformata, senza più la distinzione tra PGS e PSL); Bassino, Brignone e Goggia, proprio in quest'ordine, fecero molto bene sul finale della “Kandahar G.A. Agnelli”, rispettivamente con il 3°, 4° e 5° posto finale, ma al netto del fatto che questa disciplina può regalare in ogni caso qualsiasi tipo di sorpresa ad ogni gara, rispetto al 2019/2020 cambia anche la formula dell'evento, con una qualifica più stringente e (finalmente) doppia manche sino alla finale per le migliori 16, in modo da garantire maggior equità.

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