Marta Rossetti pronta al rilancio e protagonista al Giro E: "Che fatica pedalare sul Fedaia... senza batteria"

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Marta Rossetti pronta al rilancio e protagonista al Giro E: "Che fatica pedalare sul Fedaia... senza batteria"

La slalomista gardesana ha vissuto la penultima tappa della corsa rosa dedicata alle bici elettriche, assieme a due ex iridati come Astarloa e Freire. Intanto, si avvicina il ritorno sugli sci per Martina Peterlini.

Lo slalom azzurro femminile è reduce da un'altra stagione molto complicata, dopo che nelle due precedenti qualche segnale era arrivato dalle giovani lanciate da Matteo Guadagnini.

Come quelli lanciati da Martina Peterlini e Marta Rossetti, poi stoppate dal più classico (e grave) degli infortuni, ovvero la rottura del crociato. E' storia di pochi mesi fa quello della classe '97 trentina, il cui ginocchio destro ha ceduto nel secondo slalom di Coppa Europa in Valle Aurina, a metà dicembre; nel gennaio 2021, invece, la 23enne di Puegnago del Garda si era infortunata in allenamento, lesionando il crociato del ginocchio sinistro.

Entrambe sono attese, nel 2022/23, a guidare il nuovo team di slalom affidato a Roberto Lorenzi e denominato “Coppa Europa Cortina 2026”: il progetto è chiaro, ovvero portare un gruppo di qualità ai Giochi Olimpici in Italia, quando le stesse Peterlini e Rossetti saranno nel pieno della maturità.

Martina deve ancora rimettere gli sci ai piedi, ma il momento si sta avvicinando e tra riabilitazione e lavoro in palestra, i cinque mesi dall'incidente sono trascorsi secondo programma.

Marta, invece, ha vissuto la classica stagione piena di difficoltà post infortunio: in 8 slalom di Coppa del Mondo, la specialista bresciana non è mai riuscita a qualificarsi per la 2^ manche, una situazione simile a quella vissuta da Lara Della Mea, anch'essa recuperata dopo il crac al crociato rimediato ai Mondiali di Cortina.

Nella giornata di ieri, Rossetti ha vissuto un evento decisamente particolare; la slalomista azzurra è stata infatti inserita in uno dei due team Valsir in corsa al Giro E, la manifestazione dedicata alle bici elettriche e parallela al Giro d'Italia. La diciassettesima tappa, prima della conclusione odierna a Verona, ha portato la carovana sino ai 2057 mt del Passo Fedaia, con Marta che si è impegnata a scalare le durissime pendenze della Marmolada. “Ho fatto fatica anche con la bici elettrica, finendo la batteria negli ultimi km del Fedaia – ha confessato nel post tappa – Ma che bello e che ispirazione essere in squadra con due campioni del mondo come Oscar Freire e Igor Astarloa”.

Una spinta in più per tornare ai suoi livelli tra qualche mese, quando sarà la neve a farla da padrona.

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