Inserita nel gruppo polivalenti già al lavoro sulle nevi dello Stelvio, la 23enne lecchese è pronta a ripartire proprio da quella Soelden che le regalò la gioia più bella.
Lunedì 8 Giugno 2020
Un anno dopo sarà ancora il ghiacciaio del Rettenbach, se tutto andrà bene in termini di calendario di Coppa del Mondo confermato almeno per l'opening con il classico gigante nell'Oetztal, a segnare uno spartiacque importante nella carriera di Roberta Melesi.
E' stata una delle azzurre più sfortunate nella stagione 2019/2020, cominciata alla grande proprio a Soelden con i primi punti in Coppa del Mondo (24° posto); neppure un mese più tardi, in preparazione a Copper Mountain per affrontare tutta la trasferta nordamericana, lei che aveva il posto fisso garantito in gigante e super-g grazie alla strepitosa annata precedente in Coppa Europa, ecco quella maledetta caduta che le ha procurato un trauma distorsivo ad entrambe le ginocchia.
Era il 19 novembre 2019 e ci sono voluti due mesi pieni alla polivalente di Ballabio per tornare sugli sci, con grande cautela, sulle “sue” piste ai Piani di Bobbio; avrebbe voluto rientrare già nel finale della scorsa stagione, Roberta, ma non c'è stato nulla da fare e, periodo di lockdown compreso a rallentarla, eccola finalmente sugli sci per fare sul serio assieme alle compagne di squadra, nel raduno inaugurale allo Stelvio.
Un segnale di fiducia molto importante, quello che le ha dato lo staff tecnico inserendola nel gruppo delle polivalenti di Coppa del Mondo, dove ha la possibilità di allenarsi in più discipline e con compagne che innalzano continuamente il livello. L'anno della consacrazione? Se non ci saranno intoppi, chissà che la giovane lecchese non possa regalarsi e regalarci delle gran belle sorprese...
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