Worley e una coppa inaspettata: "Più bella da outsider. Il Mondiale 2023? Vediamo, ora devo riposare"

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Worley e una coppa inaspettata: "Più bella da outsider. Il Mondiale 2023? Vediamo, ora devo riposare"

La seconda sfera di cristallo conquistata in gigante, al termine proprio delle finali di casa, ha regalato una gioia unica alla fuoriclasse transalpina. Il suo racconto, i dubbi sulla prossima stagione (ma dovrebbe proseguire...) e un palmares già da leggenda dello sci.

Tessa Worley, domenica nel gran finale di Coppa del Mondo a Méribel, ha vissuto una delle giornate più belle di una carriera già splendida, conquistando per la seconda volta il trofeo della sua specialità preferita, il gigante che aveva già dominato nell'annata 2016/17, quella del titolo mondiale bis di Sankt Moritz (dopo Schladming 2013).

Con le due vittorie stagionali tra Lienz e Lenzerheide, la 32enne transalpina aveva già raggiunto quota 16 successi in CdM, tutti tra le porte larghe, e di fatto manca solo la medaglia olimpica nell'immenso palmares di una specialista che potrebbe puntare pure al terzo titolo iridato il prossimo anno, nel Mondiale di casa targato Courchevel-Méribel.

Parlando ieri dopo aver sollevato al cielo di Méribel la sfera di cristallo, Tessa non ha però garantito sulla prosecuzione della sua carriera, anche se la sensazione è che la vedremo di nuovo al cancelletto a fine ottobre a Soelden. “Sapevo che sarebbe stata una gara emozionante, ma fino a questo punto non me la immaginavo – le parole di Worley a “Ski Chrono” - Ho fatto molti sogni la scorsa notte, molti scenari possibili nella mia testa e alla fine è stato di nuovo tutto... diverso. Dopo la prima manche, ero un po' delusa perché sentivo che mi stavo allontanando dall'obiettivo (con Shiffrin al comando e virtualmente con la coppa in mano, ndr).

Ho dato tutto nella seconda e il destino ha giocato a mio favore; conquistare un trofeo del genere nelle finali in casa, è semplicemente incredibile e questa coppa è ancora più bella perchè inaspettata rispetto al 2017. Quest'anno, infatti, partivo come outsider per la classifica di specialità”.

E ancora: “Vivere questo davanti al proprio pubblico, è qualcosa che ogni atleta sogna, non si può chiedere di meglio. C'è questo lato emotivo che oggi è molto importante grazie alla gente e per il fatto di potersi ritrovare, abbracciarci, poter condividere emozioni del genere assieme. E sento tutta l'emozione del mio staff, degli allenatori, sento quanto sono felici. Hanno sacrificato molte cose per fare funzionare tutto al meglio”.

Un segreto di longevità? “Ci sono tanti aspetti – spiega ancora Worley - La passione, il lavoro, l'entourage che ti segue. Ho cambiato staff e compagni di squadra nel corso della mia carriera, ma è sempre stato un motore trainante essere circondata da persone che mi hanno fatto credere in me stessa e che mi hanno permesso di esprimermi al 100%”.

E sui Mondiali 2023, Tessa racconta: “È difficile dire di no e, allo stesso tempo, conosco tutti i sacrifici che devi fare per rimetterti in forma. Se tornerò la prossima stagione, è perché avrò ancora la capacità di esibirmi e poter vincere le gare. Non voglio fare un inverno con meno impegno fisico e personale; dovrò prendermi una bella pausa questa primavera per pormi le domande giuste, fare un bilancio e poi sapere cosa voglio fare per il prossimo anno. Per ora, sto bene e sono in gioco, quindi ho voglia di continuare”.

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