Il "nuovo" Kristoffersen? Paolo De Chiesa svela: "Hirscher va ancora quasi come lui, è un tandem pazzesco"

Henrik Kristoffersen è tornato ad essere il numero 1 assoluto dello slalom, anche se certo anche nella scorsa stagione il fuoriclasse norvegese non era andato piano, tanto da conquistare (seppur con un rendimento medio ben al di sotto degli anni d'oro) la sua terza Coppa del Mondo di specialità.

Al di là delle due vittorie di Garmisch e Wengen, la sensazione chiara è che il 28enne scandinavo ora abbia una marcia in più, con il solo Lucas Braathen vicino al suo livello, mentre in gigante Marco Odermatt riesce ancora a “contenerlo”, continuando a dominare tra le porte larghe.

La notizia principale in tema di sci mercato, la scorsa primavera, è stata quella del clamoroso ingresso di “Van Deer”, il marchio creato da Marcel Hirscher, nel circo bianco con un grande campione come l'ex rivale dello stesso asso salisburghese (ma guardate anche alla crescita di Timon Haugan, altro cavallo della scuderia di Hirscher in collaborazione con Red Bull). Il successo è evidente: certo, si fonda sulla costruzione di un team con alcuni dei migliori tecnici, skiman e preparatori in circolazione, il budget fa la differenza ma l'esperienza diretta, sul campo o meglio di un pista, di colui che ha vinto più sfere di cristallo assolute di tutti nella storia dello sci, conta eccome.

Ce l'ha fatto capire bene Paolo De Chiesa, ieri nel corso della puntata di “Ghiaccio Verde” che, ogni lunedì su NEVEITALIA, lo vede protagonista nell'analisi di tutti i temi della Coppa del Mondo: “Dietro ai risultati di Kristoffersen, che è sempre stato lo sciatore che preferisco sul piano tecnico, c'è un enorme lavoro da parte di Hirscher, direttamente in pista – spiega lo storico opinionista di Rai Sport, ex slalomista della Valanga Azzurra – Marcel scia quasi tutti i giorni con il norvegese e lo stesso Henrik ha svelato che il suo rivale di mille battaglie, almeno sulle manches da 25 secondi e specialmente in gigante, è appena 1-2 decimi dietro a lui. Parliamo di uno che ha smesso quasi 4 anni fa...

Inoltre, hanno lo stesso numero di scarpone, quindi lo scambio di sci è continuo perchè Henrik crede a tutto quello che gli dice Hirscher, che sui materiali è un genio (nelle scorse puntate, lo stesso De Chiesa ci aveva raccontato come Marcel avesse la capacità innata di adattarsi a sci completamente diversi, scelti a pochi minuti dalla partenza in base alla situazione in pista, ndr). Abbiamo visto come questo sci vada su due binari, ed è nato solo quest'anno...

Kristoffersen non finisce mai di ringraziare Hirscher, che ci sta mettendo l'anima: è una collaborazione pazzesca”.

Il “Project 68” del G.O.A.T., che ha vinto 67 volte in CdM e sognava pochi mesi fa il primo trionfo da costruttore, tester e imprenditore, è già stato realizzato e chissà fin dove potrà arrivare...

QUI puoi rivedere l'intera ultima puntata di “Ghiaccio Verde” (dal minuto 34 si parla di Kristoffersen e di slalom).