Sentenza del Consiglio di Stato, un'altra vittoria per gli istruttori nella battaglia legale con la FISI

Sentenza del Consiglio di Stato, un'altra vittoria per gli istruttori nella battaglia legale con la FISI
Sci Alpinoil caso

Sentenza del Consiglio di Stato, un'altra vittoria per gli istruttori nella battaglia legale con la FISI

Torniamo sul caso, contattando l'avv. Alessandra Persio Pennesi che l'ha seguito sin dal principio, che coinvolge da anni quattro istruttori nazionali di sci alpino.

E' arrivata una sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata nella giornata di lunedì 17 luglio 2023, che si pronuncia nel merito di una questione già sostanzialmente decisa in sede cautelare l'anno precedente, con l'ordinanza del 7 aprile 2022, n. 1560.

Un caso legato alla richiesta di re-inserimento nell'apposito elenco degli istruttori nazionali di sci alpino, da parte di Maurizio Armari, Maurizio Audisio, Michele Fontana e Mario Taller. Questi ultimi, infatti, non avendo superato l'esame di riconferma tecnica (obbligatorio ogni 3 anni) avevano contestato sin da subito, affidandosi agli avvocati Alessandra Persio Pennesi e Roberto Colagrande, la correttezza dell'operato della commissione esaminatrice, sia con riferimento alla relativa legittimazione, sia con riferimento alle modalità di svolgimento delle prove tecniche.

Di fatto gli istruttori, che avevano ricorso contro la decisione del Tar del Lazio, sono usciti definitivamente vittoriosi nella nota querelle.

Nota, perché già l'articolo di NEVEITALIA del 9.04.2022 (cliccando QUI lo potete rileggere) aveva analiticamente riportato i tratti della controversia, evidenziando le diverse fasi del procedimento e sottolineando come la decisione, favorevole agli Istruttori, resa dal Collegio di Garanzia del CONI fosse stata, già in sede cautelare, riconosciuta del tutto legittima.

Abbiamo nuovamente contattato l'avv. Alessandra Persio Pennesi per entrare nei dettagli di quanto emesso nelle scorse ore: “Adesso abbiamo una sentenza che conferma senza riserve la correttezza di quella decisione e parrebbe inutile spendere ulteriori e ripetitive argomentazioni, se non fosse per un dettaglio, apparentemente trascurabile, ma che lascia intendere cosa si muova in realtà dietro le quinte di questo poco edificante spettacolo.

La FISI, in previsione di una sentenza prevedibilmente sfavorevole, ha giocato la carta della “cessata materia del contendere” e quindi della sopravvenuta carenza di interesse dei ricorrenti alla decisione. Questo perché, come si usa fare quando si chiude la porta della stalla quando i buoi sono scappati, la Federazione stessa aveva provveduto nel frattempo ad emendare con effetto retroattivo il regolamento tecnico della Co.scu.ma (Commissione Scuole e Maestri) eliminando il motivo del contendere, vale a dire la necessità per gli istruttori di superare prove tecniche e teoriche al fine della loro permanenza nei ruoli degli Istruttori nazionali.

Con questo provvedimento, la FISI ha ritenuto che non fosse più attuale discutere dei vizi che avevano connotato il procedimento conclusosi con la mancata riconferma dei ricorrenti. Sfortunatamente, non hanno fatto i conti con gli effetti sostanziali che la propria condotta aveva prodotto, cioè con il danno subito dai ricorrenti per non aver potuto esercitare la professione a un livello confacente al ruolo che era stato loro ingiustamente sottratto.

Il Consiglio di Stato, tuttavia, sulla semplice dichiarazione degli istruttori di volersi riservare il diritto al risarcimento del danno, ha deciso comunque nel merito, rigettando il tentativo della FISI di rendere di fatto inutili anni di battaglia legale per mezzo di un colpo di spugna normativo.

La novità che emerge quindi da questa pronuncia è che, conclusivamente, è stato fatto salvo il sacrosanto diritto degli Istruttori di vedersi risarcire il danno”, cosa che pare rientrare nelle loro intenzioni, a detta del legale che li ha seguiti nella vicenda processuale, l'avv. Alessandra Persio Pennesi di Rieti, coadiuvata dall'avv. Eugenio Traversa di Trento. Entrambi maestri di sci.

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