Gaia Vuerich: "Alle Olimpiadi sarebbe già bello essere in semifinale"

Gaia Vuerich
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Angelo Bonorino

Sci NordicoSci di Fondo

Gaia Vuerich: "Alle Olimpiadi sarebbe già bello essere in semifinale"

La stagione in corso è la migliore della carriera di Gaia Vuerich, sprinter che a Nove Mesto ha trovato il suo miglior risultato in carriera, un 4° posto, e dopo l’ultimo weekend in Moravia si è insediata nelle prime dieci posizioni della classifica di specialità.

 

Come reputa la sua stagione fino ad ora?

 

Posso ritenermi soddisfatta perché gli obiettivi che mi ero prefissata sono stati raggiunti, ora spero di mantenere la forma e continuare al massimo la stagione, cercando di togliermi qualche soddisfazione.

 

Nell'ultimo weekend di gare a Nove Mesto è arrivato un 4° posto, è un contesto di gara adatto a lei?

 

A Nove Mesto la pista mi è piaciuta da subito, era veloce e in una pista così la tattica era fondamentale, a me piacciono questi tracciati con un arrivo veloce.

 

Quali sono i suoi obiettivi per il resto della stagione?

 

Adesso ci saranno i mondiali under 23 che si terranno a casa mia, in Val di Fiemme, quindi ci tengo a fare una bella figura.

 

Come pensa che possa andare l'Italia del fondo alle Olimpiadi? E come saranno le sue Olimpiadi?

Dopo qualche giorno dalla fine dei Mondiali U.23 inizieranno le Olimpiadi, li sarà davvero difficile perché tutte le atlete arriveranno in forma e ci sarà da combattere. Per quanto riguarda la mia Olimpiade un bel risultato sarebbe già quello di arrivare in semifinale.

 

Si parla molto del fondo italiano come un movimento in difficoltà. Cosa ne pensa?

Nel fondo abbiamo iniziato male ma credo che alle Olimpiadi le cose cambieranno, spero davvero che ci sia qualche medaglia perché sarebbe importante per tutto il movimento del fondo italiano. Purtroppo in Italia si è puntato sempre poco (a eccezione di quest’anno) su di noi giovani leve, io credo invece che stiamo facendo belle cose dato che non è facile per noi dopo il ritiro di Follis, Pasini, Pietro Piller Cottrer, Longa e Genuin. Non si può pretendere che a 20 anni prendiamo il posto di campioni come loro, noi comunque stiamo lavorando per migliorare di giorno in giorno. Lo abbiamo dimostrato quest'anno nelle sprint e nelle distance stanno andando davvero bene Baudin e De Fabiani, che sono del '93. Ci vorrà ancora qualche anno ma sono convinta che noi giovani arriveremo a competere ad alti livelli.

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