"I'm back. Sono tornata", ha ripetuto più volte Tanja Poutiainen nella conferenza stampa che ha chiuso la tre giorni di gare di Coppa del Mondo a Cortina d’Ampezzo. La finlandese è al suo decimo successo in carriere, il secondo nella stagione, il quinto in gigante. "Non mi aspettavo di poter tornare a vincere proprio a Cortina. L'avvio di stagione era stato straordinario con la vittoria subito di Soelden ed il terzo posto di Levi, ma poi un problema alla schiena mi ha costretto a fermarmi per quasi un paio di mesi. La fase di rientro si è rivelata più difficile del previsto e prima di oggi non ero ancora riuscita a trovare un ritmo efficace, incappando in troppe giornate altalenanti. Oggi invece tutto è andato alla perfezione e credo che vincere proprio nell'ultima gara prima delle Olimpiadi sia un segnale importante. Sì, sono proprio tornata! Le Olimpiadi? Per ora non ci penso, anzi. Penso solo a tornare a casa per godermi qualche giorno di riposo. C’è tempo per riparlarne".
Lunedì 25 Gennaio 2010
farle compagnia sul podio di Coppa del Mondo all'ombra delle Tofane sono due tedesche terribili. Più di tutte la ventenne bavarese Viktoria Rebensburg, dotata di un grande talento e capace di conquistare per la prima volta in carriera un posto sul podio. "Non avrei mai creduto di poter salire oggi sul podio. Nella seconda manche ho fatto due errori gravi, ero convinta di essere in grande ritardo ed arrivare sul traguardo davanti a tutte è stata una piacevolissima sorpresa. Tanja ha poi meritato ampiamente di vincere, su questo non c’è dubbio. In questa stagione ho sciato su tempi molto vicini alle migliori e per questo, prima o poi, me lo sentivo di salire sul podio. E adesso sono caricatissima per i Giochi di Vancouver ".
Sicuramente più abituata alla luce dei riflettori è la compagna di colori Kathrin Hoelzl, campionessa mondiale in carica e, grazie al terzo posto di Cortina d’Ampezzo, nuova leader della classifica di specialità. "Due vittorie e altri ottimi piazzamenti rendono questa stagione assolutamente positiva. Sono contenta per Viktoria che sia riuscita a conquistare questo primo podio della carriera, così come sono convinta che la formazione tedesca a Vancouver possa fare davvero bene. Dal canto mio credo di essere considerata tra le favorite della gara olimpica, ma sarà la pista di Whistler Mountain a stabilire le gerarchie".
Esulta la formazione tedesca, sorride quella azzurra. Non è arrivato il podio sperato, ma una prestazione di grande livello che ha coinvolto quasi tutta la formazione allenata da Stefano Costazza e Paolo Deflorian. Migliore del gruppo è risultata essere Manuela Moelgg, quinta. "Sono abbastanza contenta del risultato, anche se non riesco ancora a capacitarmi del fatto di non riuscire a sciare bene per due manche consecutive. Alterno infatti tratti molto buoni ad altri poco brillanti ed il risultato finale ovviamente ne risente. Dopo il podio di Lienz di fine 2009 speravo di poter fare molto meglio, ma in questi ultimi giorni mi sono sentita stanca, quasi che la condizione fosse in calo. Mi resta comunque un mese di tempo per ritrovare la brillantezza in vista proprio delle Olimpiadi e per questo la pausa tra gennaio e febbraio per me arriva a puntino".
Alle spalle della marebbana, in sesta posizione, ecco Denise Karbon, al solito lucida e precisa nell'analisi della gara. "Per me era indispensabile ottenere un buon piazzamento. Ne sentivo il bisogno ed il sesto posto di Cortina fa proprio al caso mio. In gara mi sono sentita davvero bene, come mai mi era successo negli ultimi due mesi, specialmente dopo il problema fisico al ginocchio rimediato ad Aspen. Certo, sarebbe stato meglio poter lottare per il podio, ma, dati alla mano, le mie rivali in gigante non sono poi così lontane".
Una giornata speciale anche per l'unica veneta in pista, la poliziotta Giulia Gianesini, vicentina di Gallio che con il nono posto ha raccolto la miglior performance della carriera in Coppa del Mondo. "Sono felice, anzi, di più. Già in allenamento ero sempre con le migliori, ma in gara non sempre ho reso al meglio, trovando però una sempre maggiore continuità. Non so se questo piazzamento sarà sufficiente per guadagnare il posto olimpico: certo, mi piacerebbe andare a Vancouver, ma non mi fascio la testa: ora come ora preferisco godermi questo ottimo risultato che ha incendiato i miei meravigliosi fans ".
Nicole Gius, tredicesima, invece andrà alle Olimpiadi. "Sono contenta di essere riuscita a guadagnare il posto per Vancouver. Volevo a tutti i costi andare alle Olimpiadi per cercare di cancellare il pessimo ricordo del 2006, un inverno che per me era stato davvero tremendo. Mi spiace un po' per Giulia, i nostri piazzamenti erano simili e non è un posto in più o in meno in classifica a fare la differenza. Dal mio punto di vista posso dire che qui a Cortina ho ritrovato sensazioni che mi mancavano da diverso tempo: lentamente sto trovando il bandolo della matassa".
Appena davanti alla Gius, dodicesima, ecco la valtellinese Irene CURTONI, mai così bene in gigante, mai così bene in Coppa del Mondo. Al solito la vivace ventiquattrenne dell'Esercito non nasconde emozioni e gioia. "Fantastico, allora sono ancora capace di sciare! Dopo le ultime gare qualche dubbio in verità mi era sorto, ma oggi ho capito che posso ancora dire la mia. In gara mi sembrava di andare forte, ma, considerando i risultati delle ultime prove, non ne ero completamente convinta. Invece è andato tutto bene: il ghiaccio una volta per tutte è rotto".
Alla felice giornata azzurra risponde una non eccellente prestazione di Lindsey VONN, forse stanca dopo la doppietta in superG e in libera a Cortina d'Ampezzo. La leader di Coppa del Mondo oggi ha chiuso solamente in 19ima posizione. "Non sempre si può vincere, purtroppo. So che in gigante devo ancora lavorare per stare al passo con le migliori, ma non mi sarei mai aspettata di andare così male. Sono cose che succedono, meglio ripensare ai successi dei giorni scorsi e ricaricare le pile in vista del prossimo fine settimana di St. Moritz e soprattutto delle Olimpiadi".
La stagione 2023/2024 è la stagione della consacrazione di Rossignol Forza e sulle piste da sci di tutte le Alpi la febbre del Carving è a livelli altissimi, coinvolgendo non solo gli atleti o i professionisti della neve, ma tutti gli sciatori! Ognuno con il suo livello, ognuno con la sua sciata ed ognuno con il suo angolo di piega!
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