Peter Fill, medaglia d’argento ai Mondiali di Val d’Isere, è pronto per affrontare la nuova sfida che lo attende a Gamisch. L’azzurro ha raccontati a Neveitalia le condizioni e le possibilità di tutta la squadra azzurra nelle discipline veloci per la conquista di uno dei tre primi posti.
Sabato 5 Febbraio 2011
La stagione è iniziata un po’ sottotono, ma a Kitzbuhel è arrivato un quinto posto sia in combinata che in discesa. Come ti senti adesso?
Al momento sono a posto. Quest’anno vengo da una stagione un po’ difficile, sin dall’inizio ho fatto fatica a trovare il ritmo. Dopo sono andato abbastanza bene, ma poi è successa una cosa grave in famiglia che mi ha condizionato e un po’ ancora adesso, però credo che in generale possa migliorare perché la situazione familiare sta andando meglio.
Come ti stai preparando per questo evento?
E’ molto impegnativa tutta la stagione, gennaio è stato faticoso e la preparazione migliore secondo me è stare tranquillo e non fare troppo. Per questo mi sono preso tre giorni di stop, non sto facendo niente proprio per ricaricare le pile ed essere cattivo a Garmsich.
Ti senti più in forma in superG o in discesa?
Ho la fortuna di avere tre discipline in cui partire a Garmisch, perciò ho tre possibilità. Se vado bene posso andare bene in tutte e tre. Mi sento più in forma in superG. All’ultima discesa, quella di Chamonix, non è andata benissimo mentre a Kitzbuhel sì. Dipende dalla neve che troveremo, dalla pista e da come sarà la tracciatura.
Pensi che anche nella supercombinata potresti dire la tua?
Sì. In discesa devo fare molto bene, in slalom ultimamente sto andando forte e per questo tutto è possibile. A Garmisch lo slalom è molto difficile in quanto è parecchio ripido e non sarà facile, ma è proprio quando non è facile che per me è meglio.
Se ti chiedessi un pronostico, chi vedi sul podio in discesa?
Kroell, Cuche e un italiano.
Nella squadra azzurra del superG e della discesa chi è l’atleta da cui l’Italia si può aspettare una medaglia?
Siamo in quattro a partire e tutti e quattro abbiamo la possibilità di vincere una medaglia. Quello che aveva meno possibilità era Dominik Paris perché è giovane, ma adesso a Chamonix ha fatto un podio quindi siamo tutti molto pericolosi. Speriamo che uno di noi abbia la fortuna giusta. Le condizioni sono sicuramente buone, usiamo tutti e quattro materiali diversi e anche la sciata non è la stessa, quindi quando ci sono delle situazioni estreme ne abbiamo almeno uno competitivo.
Qual è il tuo obiettivo per questi Mondiali?
Il mio obiettivo è sicuramente aggiungere una medaglia a quella dei Mondiali di Val d’Isere, ripetere il risultato. La medaglia alla fine è l’ l’unica cosa che conta.
La stagione 2023/2024 è la stagione della consacrazione di Rossignol Forza e sulle piste da sci di tutte le Alpi la febbre del Carving è a livelli altissimi, coinvolgendo non solo gli atleti o i professionisti della neve, ma tutti gli sciatori! Ognuno con il suo livello, ognuno con la sua sciata ed ognuno con il suo angolo di piega!
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