Flora Tabanelli ancora nella storia, primo titolo olimpico azzurro nello slopestyle. E pure la staffetta del biathlon è d'oro

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Flora Tabanelli ancora nella storia, primo titolo olimpico azzurro nello slopestyle. E pure la staffetta del biathlon è d'oro

La fenomenale classe 2007 modenese, portabandiera dell'Italia agli YOG di Gangwon, quest'oggi ha trionfato nella prima gara delle specialità del freestyle dominando la scena. Fantastici anche i ragazzi della staffetta mista, con il titolo per Mariotti Cavagnet, Gautero, Bacher e Deval.

Era la grandissima favorita, dopo aver già scritto la storia per il movimento azzurro con il titolo mondiale jr della scorsa estate e il primo podio in Coppa del Mondo.

Flora Tabanelli è la ragazza del destino per il freestyle italiano e oggi è diventata la prima atleta della nazionale a conquistare un oro olimpico nello slopestyle, dominando la sfida degli YOG di Gangwon. E' già un'esperienza indimenticabile per la 16enne modenese cresciuta sulle nevi trentine, se pensiamo che proprio Flora è stata scelta in qualità di portabandiera per questi Giochi Olimpici Giovanili in Corea del Sud.

La sedicenne emiliana dell'Esercito ha firmato nella terza run un punteggio di 90,50, che ha scavato una netta differenza nei confronti della cinese Linshan Han e della tedesca Muriel Mohr, che hanno completato il podio a cinque cerchi rispettivamente con 81,50 e 78,75 punti. Proprio il Big Air, del quale Flora è iridata jr in carica, è in programma sabato 27 gennaio nella penultima giornata degli YOG.

Ed è stato dominio azzurro nella staffetta mista che ha completato il programma del biathlon a Gangwon, con il quartetto formato da Nayeli Mariotti Cavagnet, Camilla Gautero (d'oro ieri nella Sprint), Hannes Bacher e Michel Deval che ha letteralmente sbaragliato la concorrenza, chiudendo la propria prova dopo 1h15'12”4 di gara con un vantaggio di ben 1'13” sulla Francia (Duserre/Roguet/F. Guy/A. Guy) e 3'11” sulla Repubblica Ceca (Mikalosova/Plechacova/Neuhauser/Kulhanek).

Un trionfo lanciato dalle due frazioni femminili, con il bronzo dell'individuale Mariotti Cavagnet e la vincitrice della sprint Gautero che hanno saputo prendere nettamente il largo grazie all'eccellente prestazione al tiro, con sole tre ricariche utilizzate complessivamente, una per la valdostana e due per la cuneese. A metà gara solo la Repubblica Ceca ha saputo mantenersi a meno di un minuto dalla staffetta azzurra: nella prima frazione maschile Bacher ha messo sul piatto una solida prova sugli sci che ha permesso di digerire i tentennamenti al poligono (tre giri di penalità) per allungare ulteriormente sui più immediati inseguitori e consegnare a Deval (2 ricariche) il testimone da trasformare in oro al traguardo. Il cammino del biathlon azzurro agli YOG di Gangwon si completa così con due ori e un bronzo, risultati storici per l'intero movimento.

Ottimo il quinto posto, parlando della giornata dello sci alpino arrivata 24 ore dopo l'oro di Giorgia Collomb nel gigante femminile, per Jonas Fechter nella gara maschile tra le porte larghe. Il diciassettenne altoatesino ha saputo risalire di quattro posizioni nella seconda manche dopo aver occupato la nona piazza a metà gara, chiudendo con un ritardo complessivo di 1”74 nei confronti del francese Nash Huot-Marchand, vincitore con 93 centesimi di margine sul britannico Zak Carrick-Smith e un secondo esatto sull'austriaco Florian Neumayer. Uscito nella seconda manche lo svedese Liam Liljenborg che guidava la classifica dopo la prima frazione, così come Edoardo Simonelli, ottavo a metà gara.

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