Fratelli Tabanelli da impazzire! Nel big air di Pechino il 2° posto di Miro e un altro podio per Flora

Proprio qui, un anno fa, conclusero al 3° posto (Flora) e al 4° (Miro) facendo già capire a tutti che i fratelli Tabanelli sarebbero stati un fattore per l'intera stagione e, in generale, per il movimento italiano del freestyle sognando già i Giochi Olimpici di Milano Cortina, con le gare del 2026 nella “loro” Livigno.

Oggi, 12 mesi più tardi, a Pechino salgono assieme sul podio i fenomenali talenti azzurri del freeski, con la seconda gara di Coppa del Mondo per la specialità del Big Air che vede Miro Tabanelli concludere secondo e Flora al terzo, con la 17enne modenese al secondo podio in fila dopo la piazza d'onore di Chur.

Partiamo dalla gara femminile, che ha visto la pluricampionessa del mondo jr concludere con 159,50 punti (prima run da 85,25, la terza da 74,25 quelle valide), contro i 168,25 di Tess Ledeux che, dopo la delusione di Chur, torna a vincere facendo la differenza nelle prime due run, nel giorno in cui la Svizzera piazza sul podio Sarah Hoefflin, seconda con 163,00, ma non la favoritissima Mathilde Gremaud, che sbaglia la prima e la terza prova e alla quale non basta quindi un mostruoso 94,25 alla seconda, con la detentrice della sfera di cristallo che sarà quarta (151,25).

La sfida maschile è stata la solita, clamorosa battaglia ad altissimi livelli: Miro Tabanelli ha conquistato il secondo podio della carriera di CdM (fu secondo anche poco meno di un anno fa, sempre nel Big Air, a Copper Mountain), sognando a lungo anche il primo trionfo. Il ventenne modenese, infatti, con le prime due run da 92,25 e 90,00 pt, era al comando sino all'ultimo tentativo del norvegese Tormod Frostad, che l'ha superato di 75 centesimi di punto (183,00 a 182,25), prima della risposta di Miro che ha sfiorato il controsorpasso con 89,75 pt, portando a casa quindi tre prestazioni clamorose.

Sono tutti incollati, con il canadese Deschamps terzo a quota 181,00, una lunghezza davanti all'australiano Harrington, mentre Andri Ragettli esce deluso ed è solo quinto (172,75).