Arriva “Carbonshell” tecnologia per gli sci made in Mondovì

sci aski
Info foto

Alessandro Belluscio

Sci e Attacchi

Arriva “Carbonshell” tecnologia per gli sci made in Mondovì

Resistenza, leggerezza, flessibilità e zero vibrazioni.  Questo è il risultato della tecnologia degli Sci Aski, un brand nato dalla passione per lo sci unita a studio e ricerca. Il fondatore del marchio ha unito dedizione, impegno e utilizzo di tecniche di derivazione aerospaziale per creare risultati molto interessanti.

L’IDEA
Il progetto avveniristico e ambizioso nasce grazie all’idea di Marco Ascheri, un giovane imprenditore di Mondovì, sportivo e agonista appassionato. Ascheri, vede lontano e vuole uno sci al top. Si confronta con Jean-Luc Pelizzari, nato a Grenoble, di nazionalità francese e italiana e Filippo Masnaghetti che insieme riescono a mettere  sulla carta il progetto matematico.

Jean-Luc Pelizzari, già collaboratore della Rossignol per il reparto gare, da sempre studia il modo per migliorare scorrevolezza e velocità sulla neve. In carriera ha 'improntato' gli sci dei più grandi atleti della Rossignol, come Peter Muller, Bruno Kernen, Alberto Tomba, Michael Mair, Jure Kosir, Roc Petrovic, Nina Quario, Maria Walliser, Vreni Schneider sino a Bode Miller, Lindsey Vonn, Julia Mancuso e Tina Maze. Fonda la società Snowglide Tools per la produzione di macchine portatili affila lamine e oggi partecipa attivamente allo sviluppo di Aski. Ma è grazie a Filippo Masnaghetti che lo sci ASKI diventa realtà.

Una sinergia perfetta tra sogno, visione e competenze tecniche.

LO SCI ASKI
Lo sci Aski nasce con l’innovativa tecnologia composita a matrice termoplastica. La struttura di carbonshell è, in sostanza, un tessuto di carbonio; fatto da un guscio in composito in tessuti di fibre continue rinforzate con matrice termoplastica, da uno strato di resina polimerica e da un nucleo assorbente di vibrazioni.

La scocca o conchiglia dello sci viene definita geometricamente per mezzo della termoformatura con stampi negativi-positivi e dell’irraggiamento infrarosso. La lavorazione viene controllata con sofisticate strumentazioni elettroniche che monitorano gli equilibri di dilatazione e restringimento.

L’anima dello sci è costituita da un espanso rigido a celle chiuse con bassa densità.
Laminati di kevlar termoplastico permettono la stabilizzazione dello sci interrompendo il moto vibrante delle lamine d’acciaio.
La linea geometrica o sciancratura negli sci è studiata per facilitare l’impiego dello sci sia su neve fonda che su fondo duro.
L’apertura delle punte a rocker evidenzia la forma flap che ottimizza il galleggiamento in neve fonda ma nel contempo stabilizza lo sci su nevi compatte.

Analizzando le geometrie dei migliori sci “race”, il primo obiettivo è stato la realizzazione di uno sci molto sicuro in condizioni di neve ghiacciata.

info

sci aski
credit: © Alessandro Belluscio

info

sci aski
credit: © Alessandro Belluscio

info

sci aski
credit: © Alessandro Belluscio

info

sci aski
credit: © Alessandro Belluscio

info

sci aski
credit: © Alessandro Belluscio

info

sci aski
credit: © Alessandro Belluscio

credit: © Alessandro Belluscio
credit: © Alessandro Belluscio
credit: © Alessandro Belluscio
credit: © Alessandro Belluscio
credit: © Alessandro Belluscio
credit: © Alessandro Belluscio
Foto : sci Aski


TESTIMONIAL
A testare e confermare la validità del progetto partecipano attivamente allo sviluppo dello sci, testandolo in situazioni estreme, ci sono atleti e testimonial di prim'ordine tra cui Natalia Mastrota e Katia Tomatis, Matteo Stacchetti e Mathias Trento, a cui si aggiungono Eros Grazioli e Alessandro Plater.

Video non disponibile
Video : Gambe e Muscoli

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Consensi sui social

Approfondimenti

Foto Gallery

sci Aski

6 foto, ultima del Sabato 29 Novembre 2014

Più letti in Materiali Aziende

FOR EVERY TURN, Rossignol svela il season movie dell’inverno 2024/25

FOR EVERY TURN, Rossignol svela il season movie dell’inverno 2024/25

Disegnare una curva significa seguire una nuova direzione, ma anche fare delle scelte e guardare verso altri orizzonti. È ora di trasformare le idee in azioni. Sentirsi vivo durante una discesa. Condividere l'euforia dello sci e dell’après-ski o scegliere semplicemente di premere il pulsante pausa. Una curva, un cambio di direzione che fa parte della natura umana. E allora, quest’inverno, perché non cambiare traiettoria per tracciare nuovi sentieri e (ri)scoprire la montagna in modo diverso?