Resistenza, leggerezza, flessibilità e zero vibrazioni. Questo è il risultato della tecnologia degli Sci Aski, un brand nato dalla passione per lo sci unita a studio e ricerca. Il fondatore del marchio ha unito dedizione, impegno e utilizzo di tecniche di derivazione aerospaziale per creare risultati molto interessanti.
L’IDEA
Il progetto avveniristico e ambizioso nasce grazie all’idea di Marco Ascheri, un giovane imprenditore di Mondovì, sportivo e agonista appassionato. Ascheri, vede lontano e vuole uno sci al top. Si confronta con Jean-Luc Pelizzari, nato a Grenoble, di nazionalità francese e italiana e Filippo Masnaghetti che insieme riescono a mettere sulla carta il progetto matematico.
Jean-Luc Pelizzari, già collaboratore della Rossignol per il reparto gare, da sempre studia il modo per migliorare scorrevolezza e velocità sulla neve. In carriera ha 'improntato' gli sci dei più grandi atleti della Rossignol, come Peter Muller, Bruno Kernen, Alberto Tomba, Michael Mair, Jure Kosir, Roc Petrovic, Nina Quario, Maria Walliser, Vreni Schneider sino a Bode Miller, Lindsey Vonn, Julia Mancuso e Tina Maze. Fonda la società Snowglide Tools per la produzione di macchine portatili affila lamine e oggi partecipa attivamente allo sviluppo di Aski. Ma è grazie a Filippo Masnaghetti che lo sci ASKI diventa realtà.
Una sinergia perfetta tra sogno, visione e competenze tecniche.
LO SCI ASKI
Lo sci Aski nasce con l’innovativa tecnologia composita a matrice termoplastica. La struttura di carbonshell è, in sostanza, un tessuto di carbonio; fatto da un guscio in composito in tessuti di fibre continue rinforzate con matrice termoplastica, da uno strato di resina polimerica e da un nucleo assorbente di vibrazioni.
La scocca o conchiglia dello sci viene definita geometricamente per mezzo della termoformatura con stampi negativi-positivi e dell’irraggiamento infrarosso. La lavorazione viene controllata con sofisticate strumentazioni elettroniche che monitorano gli equilibri di dilatazione e restringimento.
L’anima dello sci è costituita da un espanso rigido a celle chiuse con bassa densità.
Laminati di kevlar termoplastico permettono la stabilizzazione dello sci interrompendo il moto vibrante delle lamine d’acciaio.
La linea geometrica o sciancratura negli sci è studiata per facilitare l’impiego dello sci sia su neve fonda che su fondo duro.
L’apertura delle punte a rocker evidenzia la forma flap che ottimizza il galleggiamento in neve fonda ma nel contempo stabilizza lo sci su nevi compatte.
Analizzando le geometrie dei migliori sci “race”, il primo obiettivo è stato la realizzazione di uno sci molto sicuro in condizioni di neve ghiacciata.
TESTIMONIAL
A testare e confermare la validità del progetto partecipano attivamente allo sviluppo dello sci, testandolo in situazioni estreme, ci sono atleti e testimonial di prim'ordine tra cui Natalia Mastrota e Katia Tomatis, Matteo Stacchetti e Mathias Trento, a cui si aggiungono Eros Grazioli e Alessandro Plater.
Approfondimenti
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
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