Head Chip: la tecnologia all'interno dello sci!

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Head Chip: la tecnologia all'interno dello sci!

C'è uno sci che è presente nei listini Head da molti anni ma che raramente viene preso in considerazione da riviste specializzate e dagli acquirenti, ma è un'ottimo sci ed ha un livello tecnologico elevatissimo grazie al Chip: funziona?

La gamma Chip si presenta quest'anno in tre modelli, declinati in diverse lunghezze per diverse caratteristiche di sciatore e pista. Una parola deve però essere spesa per il sistema Chip, perché molti ancora non lo conoscono. È un brevetto americano, nato da studi militari, si dice per stabilizzare le pale degli elicotteri, e in ambito sportivo viene utilizzato in alcuni ambiti e appunto dalla Head in ambito sciistico.

Il Chip non è altro che una serie di fibre pizoelettriche che vengono disposte su tutta la lunghezza dello sci e collegate a questo famoso Chip che "sente" le vibrazioni prodotte dalla sciata e fa irrigidire queste fibre.

La bellezza di questo sistema è quella di adattarsi ogni 30 millisecondi circa a quanto succede sotto i nostri piedi, senza farci accorgere di nulla. E non pensate ai chip del computer, tutto funziona senza batterie o processori: le fibre pizoelettriche percepiscono le vibrazioni e rispondono con una reazione tanto più forte quanto è la sollecitazione, così da rendere lo sci stabile e preciso.

Come raccontano i tecnici Head: "Trasforma l'energia meccanica prodotta in fase di sciata e la rilascia lungo tutta la lunghezza dello sci rendendolo molto stabileQundi più vai veloce più lo sci diventa stabile."

A questo punto sorge la domanda spontanea: ma non è una trovata pubblicitaria?
No, il Chip funziona eccome! Anzi, per alcuni tester funziona così tanto da dare quasi fastidio, impedendo un contatto diretto con le sensazioni che la neve offre, perché attutisce molto bene le vibrazioni e le insidie del terreno.
A parere di chi scrive invece il Chip è un'ottima trovata e permette di avere sci sempre stabili e che assorbono le vibrazioni come nessun altro.

La gamma di Chip
Come detto, da un solo modello originario ne sono discesi tre, che cambiano per le sciancrature e l'utilizzo.

Il "classico" è il Chip 66, per le piste battute: è il più corto e stretto al centro, con un raggio di circa 12-13 mm a seconda dell'altezza, paragonabile quindi a un raggio da slalom carver.

L'evoluzione è il Chip 72, leggermente più lungo ma soprattutto con un centro "moderno": largo e stabile e indicato più che altro per chi predilige curve larghe e veloci.

La novità (presente tuttavia già dallo scorso anno, nella gamma Monster) è il Chip 78, twin tip e dal centro largo, per fare sia fuoripista che grandi carvate in pista. Da quando è stato presentato raccoglie molti favori dei veri appassionati perché riesce ad avere quello spunto in più in pista, che nessuno sci largo e a doppie punte riesce ad avere attualmente sul mercato. In più, vibrando molto poco in fuoripista e in fresca, il Chip non interviene o interviene limitatamente e quindi si può andare con leggerezza anche in questi tratti.

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La fotogallery che spiega il funzionamento dell'Head Chip

7 foto, ultima del Giovedì 16 Dicembre 2010