Massimo Ramella, responsabile prodotto Rossignol, ci illustra le novità presentate a ISPO 2017 dal marchio francese per quanto riguarda gli scarponi.
Sabato 1 Luglio 2017
Sulla scarpa Hero da gara c’è una novità assoluta nel modo di costruire lo scarpone: la coiniezione. Allo stesso tempo viene iniettato lo stesso tempo materiale contemporaneamente in due durezze diverse e si crea uno scafo con un sandwich dove nella parte esterna ci sono delle plastiche più dure e nella parte interna plastiche più morbide. Questa è una tecnologia importante e per la prima volta applicata alla costruzione di uno scarpone, e il suo reale vantaggio è quello di poter essere modulata a seconda della scarpa che si ha a disposizione, e soprattutto la risposta dinamica della scarpa è molto migliore rispetto al passato. Per fare un esempio funziona come una pallina da golf, la cui parte esterna ha plastica più rigida e quella interna materiale più morbido, il rigido trasmette tutta l’energia al morbido che di pari passo la rimanda per mandare la pallina più lontano; qua è la stessa cosa: la scarpa viene sollecitata con una pressione e ha poi lo stesso ritorno della pressione che è stata applicata. Tutta la linea Hero ha nuove grafiche, la 130 ha le due piante 97 e 100 così come la 110. Una particolarità della grafica è che sulla scarpa sinistra c’è scritto HERO s su quella destra Rossignol.
La nuova tecnologia si vede in particolare nello spaccato della scarpa. I due colori contraddistinguono i due materiali: il bianco è di materiale più rigido e il rosso più morbido. Nella coiniezione i materiali vengono iniettati in cinque punti quasi contemporaneamente creando il sandwich di cui si diceva prima. Naturalmente gli spessori e dove viene iniettato più o meno materiale sono già prestabiliti da ricerca e sviluppo in modo tale da avere la scarpa conforme alle normative. C’è maggior supporto nella parte posteriore del gambaletto e nella suola della scarpa che è quella che trasmette l’impulso, dove non serve la coiniezione c’è solamente il materiale morbido per l’entrata nella scarpa. Nella parte posteriore ci sono tre punti di iniezione e due nella suola. Questa tecnologia si abbina ad altre due cose molto importanti: la struttura della scarpa è nuova e diversa in modo tale da supportarla e la scarpa è molto più anatomica rispetto al passato tan’è che la scarpetta interna è già preformata, ha una forma anatomica soprattutto nella parte dei malleoli che non si modifica, si modifica tutto il resto della scarpa con la termoformazione, che si può fare con un normale fornelletto, e la scarpetta aderisce perfettamente alla nuova forma anatomica della scarpa.
Grossa novità anche per gli scarponi da donna Pure Pro Hit della linea Pure, che hanno la particolarità di avere la scarpetta con la termoregolazione: lo si può vedere dai due pulsanti + e + nella parte alta. Dopo un grande studio sui materiali che trattengono il calore è stato appurato la lana merinos è il miglior materiale da quel punto di vista ed è proprio la lana merinos che è presente all’interno della scarpetta soddisfacendo così l’esigenza della donna di avere il piede più caldo. Le batterie sono all’interno, non si possono togliere ma c’è la porta USB per la loro ricarica.
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