Rossignol Hero Master M17 R22 WC

• Rispondenza profilo
  SI al 100 %
• Stabilità
• Comfort
• Maneggevolezza
• Conduzione
• Impulso
• Curve strette
• Curve medie
• Curve ampie
• Presa di spigolo

Il Rossignol Master è da anni in vetta alle classifiche di gradimento degli sciatori, e dopo essere stato più volte aggiornato e affinato ma mai stravolto, la stagione 2021 sarà quella del debutto del nuovissimo Rossignol Master: diverse lunghezze, diverse sciancrature e diversa struttura. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere ancora più sciabile e godibile un prodotto iconico. E non a caso, ancora una volta, è risultato essere il migliore sci da GS tra tutti quelli testati, vincendo una delle tre gold medal della stagione 2020/21.
I tecnici francesi sembrano aver colto nel segno, secondo Alex Favaro: “Ho ritrovato le ottime caratteristiche del modello precedente, ma sembra che viene tutto più facile, ci vuole meno forza per farlo girare ed è meno stancante fisicamente” racconta l’allenatore piemontese al termine del test.
Abbiamo provato il Master con lunghezza 173cm, creato con l’obiettivo di ottenere uno sci ottimo sulle curve larghe ma polivalente al massimo, un concetto più moderno del semplice GS. Il risultato è pienamente centrato, dato che ottiene il 100% di consensi nella voce risponde al profilo dichiarato dalla casa: è uno sci “stabile e intuitivo, facile nonostante l'alto livello” per Fabio Dellavedova, “stabile e con una bella risposta elastica equilibrata” racconta invece Isabel Anghilante, “anche ad alta velocità ti da sicurezza” chiude Stefano Belingheri.
L’ingresso curva, complice anche la lunghezza inferiore, è ancora più semplice con meno esitazioni del precedente modello, ma è la percorrenza di curva (giù al top nel modello precedente) che viene esaltata in questa nuova versione. Si sente lo sci sempre ben presente sotto il piede, meno rigido e più elastico e malleabile.
Filtra il terreno in modo ottimale e riesce a digerire meglio i terreni più accidentati: il risultato è “uno sci da gigante a tutti gli effetti ma che adesso si adatta meglio agli archi di curva” per dirla con le parole di Alex Favaro.
I difetti sono piccolissimi, lo sci rimane troppo impegnativo se paragonato ad un normale racecarver, “non ti permette di rilassarti” precisa Stefano Belingheri ed conserva una struttura pesante (Federico Casnati), sensazione aumentata dalla lunghezza ridotta.
Lo consigliamo come sempre ad ottimi sciatori ed ex atleti/garisti, ricordando di avere sotto i piedi una purosangue e non una granturismo: serve sempre manico, tecnica e allenamento per sfruttare al meglio lo sci.