L'agricoltura e l'allevamento sono due leve importanti per mantenere la vita e le tradizioni degli ambienti montani. Risposte positive giungono sia dal forum europeo sull'agricoltura di montagna in corso a Bruxelles, sia dal ripristino di una iniziativa della Regione Piemonte per valorizzare i pascoli sorvegliati in montagna.
Sabato 11 Aprile 2009
"Penso che sia importante non perdere l'efficienza dell'agricoltura di montagna e vedo con preoccupazione l'avanzata delle foreste. Ecco perché sono disponibile a valutare proposte concretamente percorribili per il sostegno specifico di questo settore". E' quanto ha affermato il commissario europeo all'agricoltura, la danese Mariann Fischer Boel, a margine del forum sull'agricoltura di montagna in corso di svolgimento a Bruxelles. "Dobbiamo evitare che centinaia di migliaia di ettari perdano la loro connotazione di terreno produttivo - ha aggiunto Fischer Boel - non perchè le foreste siano di per sè un elemento negativo, ma perchè è importante rispettare il delicato equilibrio basato sulla diversificazione dello sfruttamento del territorio montano". Obiettivo del forum, al quale Trentino, Alto Adige, Tirolo, Baviera e Slovenia sono giunte dopo un lungo lavoro di confronto, è di indurre la Commissione UE e il Parlamento europeo ad adottare, in vista della nuova PAC (Politica Agricola Comune) dopo il 2013, una diversa politica per la montagna che preveda misure di sostegno effettive e finanziamenti speciali. Una richiesta alla quale il commissario Fischer Boel ha risposto positivamente, promettendo "azioni concrete". Ha però invitato ad essere realisti ("non si può avere tutto dalla vita"), richiamando la necessità che le tali politiche siano sostenute anche dal contributo della gente che in montagna vive.
Anche l'allevamento rappresenta una risorsa fondamentale per l'economia montana e per il mantenimento delle tradizioni storico culturali, e può diventare un importante strumento per la valorizzazione del territorio alpino. Il pascolo sorvegliato, la monticazione degli animali in alpeggio, che prevedono la consapevole gestione del bestiame da parte del conduttore, ossia la scelta delle aree di volta in volta adatte al pascolamento ed alla stabulazione notturna, è importantissima per il mantenimento dell'ambiente alpino. L'assenza di un metodo di conduzione che tenga conto dell'esigenza di conservazione di habitat e specie, ma anche della necessità di ottimizzare il pascolo, porta ad un degrado ambientale, territoriale (erosione del suolo), e anche di produttività.
Con queste premesse nel 2007 fu istituito dalla Regione Piemonte il "Premio di Pascolo Gestito", interrotto nel 2008, che per la stagione 2009 è stato ripristinato. L'esigenza di sviluppare migliori strategie di monticazione è enfatizzata dal ritorno del lupo sul territorio alpino che ha riportato alla luce le problematiche connesse all'attività di alpeggio, inducendo i pastori ad esercitare un intenso controllo del bestiame e ad utilizzare mezzi di prevenzione (recinzioni, cani) per difendere gli animali dalle possibilità di attacco del predatore. Il premio, di qualche migliaia id Euro, verrà conferito solo a chi raggiungerà un valore minimo di qualità degli alpeggi.
La stagione 2023/2024 è la stagione della consacrazione di Rossignol Forza e sulle piste da sci di tutte le Alpi la febbre del Carving è a livelli altissimi, coinvolgendo non solo gli atleti o i professionisti della neve, ma tutti gli sciatori! Ognuno con il suo livello, ognuno con la sua sciata ed ognuno con il suo angolo di piega!
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