Milano-Cortina 2026: l'Oval di Torino rientra nei Giochi. Salta Baselga?

Milano - Cortina 2026: Oval di Torino rientra nei Giochi. Salta Baselga?
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Milano-Cortina 2026: l'Oval di Torino rientra nei Giochi. Salta Baselga?

Un lancio dell'agenzia AGI anticipa, da fonti autorevoli del mondo del pattinaggio velocità, che lunedì 9 gennaio il governatore trentino Maurizio Fugatti dovrebbe tenere una conferenza stampa per rinunciare ad ospitare a Baselga di Pinè le gare di speed skating delle Olimpiadi del 2026.

Che qualcosa bollisse in pentola lo si era potuto intuire quando, in occasione della conferenza di fine anno della Città Metropolitana di Torino, in modo inatteso il sindaco della città sabauda, Stefano Lo Russo, aveva fatto una apertura affrettata "gli impianti di Torino 2006 sono a vostra disposizione".

La vicenda del difficile rapporto tra Torino e i Giochi 2026 vive un nuovo momento; dopo l'iniziale progetto di casa CONI per una organizzazione Milano - Torino - Cortina rifiutata con sdegno dall'allora sindaco del Movimento Cinque Stelle Chiara Appendino che avrebbe voluto avere la titolarità unica della candidatura, si volta pagina. “Il nostro territorio si mette a disposizione del paese qualora, dovessero verificarsi ritardi e non fossero colmabili in altri termini. Io avrei tanto voluto che i giochi olimpici riguardassero anche Torino: sono eventi internazionali e tutto il sistema paese deve dare una mano”, sono le parole di Lo Russo che ha parlato dei trampolini di Cesana, ma nulla potrebbe impedire il previsto svolgimento a Predazzo, della pista da Bob di Cesana, che peraltro richiederebbe pesanti lavori, e dell'Oval di Torino che diciassette anni fa ha ospitato le gare di Pattinaggio Velocità ed è ora utilizzato come spazio espositivo in molte fiere. 

Sull'altro fronte, l'impianto designato per lo Speed Skating nella candidatura di Milano - Cortina è l'impianto all'aperto di Baselga di Pinè che è impianto iconico per la storia del movimento italiano. Le Olimpiadi però prevedono che lo stadio sia coperto e i lavori necessari alla realizzazione della copertura hanno già raggiunto una previsione di costi superiore ai 50 milioni e il progetto non è ancora più di una bozza preliminare quando i lavori dovrebbero necessariamente essere iniziati al più tardi in estate. 

A quanto riporta il quotidiano L'Adige nella sua edizione di ieri, nessuno nella provincia autonoma di Trento pare essersi strappato le vesti per difendere il progetto di fronte all'offerta proveniente da Torino anche perchè l'Oval del 2006 sarebbe l'unica alternativa percorribile. Alternativa disponibile, presumibilmente a costi limitati ma a tempo; come ricorda l'architetto Zoppini, progettista dell'impianto torinese e autore del progetto preliminare per Baselga, "Se si fa lì si ripara la pista, che dopo vent’anni di fiere è da rifare; si ristrutturano gli spogliatoi e l’impianto di illuminazione e il gioco è fatto. Poi si smantella tutto". 

Sarebbe l'ennesima occasione persa di sfruttare l'organizzazione olimpica per creare un centro nazionale per questa disciplina che, peraltro, dovrebbe essere stato pensato in una location centrale per poter anche accogliere i "transfughi" del pattinaggio inline che sono distribuiti sul territori. Ma questa era una scelta che avrebbe dovuto essere pianificata al momento della candidatura.

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