Oslo, 1952. Zeno Colò campione di discesa

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Oslo, 1952. Zeno Colò campione di discesa

La sesta edizione delle Olimpiadi Invernali si tenne ad Oslo nel 1952 dal 14 al 25 febbraio. Parteciparono 732 atleti di cui 624 uomini e 108 donne in rappresentanza di 30 nazioni. Vi furono due nuovi ingressi: il Portogallo e la Nuova Zelanda. L’apertura dei Giochi fu proclamata dalla principessa Ragnhild.

Durante i dodici giorni della competizione, furono disputate 22 prove riguardanti 4 sport. In tutto furono assegnate 67 medaglie di fronte a una tribuna di 53.000 spettatori.  La Germania e il Giappone, dopo l’esclusione nelle precedenti Olimpiadi, tornarono a gareggiare.

I Norvegesi introdussero un nuovo sport dimostrativo, il cosiddetto bandy. Uno sport collettivo paragonabile all’hokey sul ghiaccio. Lo skeleton, invece, fu soppresso definitivamente.

Il norvegese Steisen Eriksen  vinse il primo slalom gigante della storia, mentre nello slalom speciale si classificò secondo dietro l’austriaco Othmar Schneider.

L’americano Richard Button conquistò per due volte consecutive le prove di pattinaggio artistico. L’argento andò all’austriaco Seibet, mentre il bronzo a Grogan. Dopo le Olimpiadi di Oslo, Button  definitivamente l’arena olimpica per diventare professionista rimanendo nella storia come uno dei più grandi pattinatori. Dal 1948 al 1952 fu 5 volte campione del mondo vincendo due medaglie d’oro consecutive alle Olimpiadi Invernali.

Ma l’exploit principale dei Giochi fu quello di un trentenne, Hjalmar Andersen, che ottenne 3 vittorie. L’atleta norvegese vinse i 1500 metri in 2’20” stabilendo un nuovo record olimpico davanti all’olandese Willem van der Vort e al norvegese Roald Aas. Nei 5000 metri, invece, Andersen concluse il percorso sui circuiti di velocità in 8’10”.

Il campione vinse anche la gara dei 10.000 metri superando la linea d’arrivo con più di 25 secondi di vantaggio sull’olandese e di 41 secondi sullo svedese Asplund.

Alle Olimpiadi del 1952, il CIO aveva creato una nuova prova maschile e femminile: slalom, discesa e slalom gigante. Il 14 febbraio l’americana Andrea Mead-Lawrence vinse la sua prima medaglia d’oro con 2 secondi di vantaggio sull’austriaca Dagmar. L’americana diventò cosi la prima donna dello storia dello sci alpino a vincere lo slalom gigante nelle Olimpiadi Invernali. Sei giorni dopo vinse la seconda medaglia d’oro nello slalom speciale. Lo stesso anno divenne campionessa del mondo di slalom speciale e di slalom gigante.

La Norvegia dominò per la quinta volta la classifica ufficiale per nazioni con 16 medaglie di cui 7 d’oro, 3  d’argento e 6 di bronzo seguita dagli Stati Uniti (11 medaglie) e dalla Finlandia (9 medaglie). Come al solito, il Canada vinse il torneo di hokey sul ghiaccio ed il suo quinto titolo in sei Olimpiadi.

Ma la sorpresa di quell’anno fu il nostro connazionale Zeno Colò che conquistò il titolo di campione olimpionico di discesa. L’atleta arrivò quarto nelle due prove di slalom e diventò per tre volte campione del mondo di discesa e di slalom gigante.

L’italiana Giulia Minuzzo riuscì invece a conquistare la medaglia di bronzo nella disciplina della discesa libera.

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