Tournée dei quattro trampolini 2024/25: Germania e Austria accendono la sfida per l’aquila d’oro

Salto con gli sci: Stefan Kraft mette il sigillo a Lake Placid, ancora bene Insam e Bresadola
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Tournée dei quattro trampolini 2024/25: Germania e Austria accendono la sfida per l’aquila d’oro

L’attesa è tantissima e la sfida più accesa che mai: sì, perché le due nazioni ospitanti della Vierschanzentournée si presentano al via con i favori del pronostico e da padrone della Coppa del Mondo. I tedeschi si giocano le carte Paschke, leader della generale, e Wellinger, l’Austria ha tre assi: Tschofenig, Hoerl e Kraft, ma attenzione al jolly Ortner. Chi potrà inserirsi nella lotta tra i due paesi di lingua tedesca?

Da Oberstdorf in avanti si preannuncia il tutto esaurito in un clima che sarà infuocato, per l’edizione n°73 della Tournée dei quattro trampolini. Alla vigilia del grande appuntamento, Austria e Germania sembrano avere una marcia in più, soprattutto in termini di materiali, rispetto alle altre superpotenze del salto con gli sci, hanno dominato il primo scorcio di stagione vincendo tutte le gare in calendario e hanno lasciato le briciole agli avversari. La lotta per la vittoria finale dovrebbe essere un duello tra i paesi di lingua tedesca, una sfida tra i due paesi che organizzano questa competizione leggendaria dal 1952 e i più vincenti nell’albo d’oro insieme alla Finlandia.

Già così ci sarebbero tutti gli ingredienti per una Tournée da palati fini, ma se si aggiunge il fatto che non trionfano rispettivamente da dieci (Austria) e ventitré anni (Germania), ecco che la sfida si preannuncia più incandescente che mai.

L’ultimo trionfo austriaco risale al 2014/15, quando a vincere fu Stefan Kraft: dieci anni dopo il salisburghese si presenta con credenziali ma senza le pressioni degli ultimi anni, visto che in squadra ha due compagni che partono decisamente più avanti di lui nelle gerarchie. Stiamo parlando di Daniel Tschofenig e Jan Hoerl, che insieme a Kraft hanno confezionato la tripletta in Gara-2 ad Engelberg e vantano in stagione due vittorie a testa. I due sono i veri assi in casa Austria per riportare l’aquila d’oro in patria, ma i biancorossi potranno giocarsi anche il jolly Ortner, che parte chiaramente da outsider ma potrebbe far saltare il banco, a sorpresa, come spesso accaduto in passato.

In casa tedesca la riconquista del trofeo più ambito da tutti i saltatori sta diventando ormai un’ossessione. La Germania non trionfa infatti dal lontano 2001/2002, l’edizione storica del Grande Slam (vittoria in tutte e quattro le gare ndr.) di Sven Hannawald, ed è reduce dall’illusione della scorsa edizione, con Wellinger leader fino a Innsbruck, ma poi volato via da Ryoyu Kobayashi. Quest’anno Wellinger, così come Kraft, non avrà grosse pressioni, visto che queste saranno tutte su Pius Paschke, autore di una stagione fin qui incredibile con cinque vittorie e il primato nella classifica generale di CdM, ma che a Engelberg, in entrambe le gare, ha fatto vedere più di qualche crepa.

Il pronostico sembra chiuso a questi nomi, ma come spesso accaduto in passato la Tournée segue dinamiche a sé stanti rispetto alle classiche gare di CdM, regalando così sorprese e risultati inattesi. Alle spalle delle due nazioni ospitanti, la Norvegia sembra essere il team più attrezzato per insidiare i favoriti, in particolare con Sundal e Forfang, mentre Granerud, vincitore nel 2022/23, non sembra avere la forma dei giorni migliori. Un altro outsider batte bandiera Svizzera e sogna la prima vittoria in CdM, quest’anno già sfiorata più volte: Gregor Deschwanden, già tre volte sul podio nelle prime dieci gare stagionali. Il Giappone si affida senza dubbio a Ryoyu Kobayashi, che a Engelberg ha finalmente mostrato sprazzi del vero “concorde” e proverà a ripetersi dopo l’incredibile successo della passata edizione, vinta chiudendo in piazza d’onore tutte le gare.

Si prospetta una Tournée difficile per Polonia e Slovenia, anche se gli sloveni potrebbero raccogliere qualcosa in più grazie a Timi Zajc. I polacchi invece hanno due buoni saltatori in Wasek e Zniszczol, ma con Stoch assente e Kubacki in difficoltà, il vero punto di riferimento potrebbe essere l’intramontabile Piotr Zyla.  

L’Italia si presenta al via decisamente ridimensionata rispetto alla scorsa stagione: in attesa del rientro del faro Giovanni Bresadola; Francesco Cecon e Alex Insam proveranno a continuare nel loro percorso di crescita e conquistare i primi punti in CdM.

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